La nuova avventura di Autoappassionati.it comincia da Cuneo. Siamo partiti di prima mattina dalla nostra Redazione di Torino alla volta dello stabilimento Michelin di Cuneo, uno dei 4 siti presenti in Piemonte destinato alla produzione di pneumatici e mescole turismo per vetture e trasporto leggero.
Percorsi i primi 100 chilometri – dei 2200 circa che affronteremo da qui alla fine del viaggio – a bordo della Peugeot 208 GTi equipaggiata con le coperture Pilot Exalto della Casa francese, abbiamo trovato ad accoglierci Mauro Giulietti, Responsabile Comunicazione del complesso e nostro riferimento durante la visita guidata.
Lo stabilimento cuneese, fiore all’occhiello di Michelin in Italia per flessibilità tecnologica e know how del personale, ha festeggiato nel 2013 i 50 anni di attività, durante i quali ha visto crescere progressivamente la propria capacità produttiva, oggi pari a circa 14 milioni di pneumatici l’anno.
La struttura, che ospita ben 2000 persone, è operativa 7 giorni su 7, 24 ore su 24: la produzione è organizzata sulla base di 3 turni da 8 ore ciascuno e improntata su una forte responsabilizzazione del lavoratore, con presenza di un coordinatore che verifica la correttezza dei processi produttivi.
La nostra visita alla linea di produzione è partita dal reparto CXF – solo una delle tantissime sigle che caratterizzano i vari settori – che ha ospitato durante il nostro percorso la produzione della gamma Energy Saver, Alpin e Primacy.
Siamo partiti dalla fase di confezione, che prevede l’assemblaggio dei semilavorati mediante l’utilizzo di macchinari semiautomatici che depositano sui tamburi le varie parti in precedenza tagliate. Nel primo stadio si dispongono il foglio di gomma impermeabile che funge da camera d’aria nelle coperture tubeless, i cerchietti metallici di rinforzo, ulteriori strati di gomma e i fianchi che fissano la carcassa. Al termine di quest’operazione si ottiene il cosiddetto crudo, pronto a passare alla fase di finizione, nella quale sarà unito al battistrada.
A questo punto il lavorato è pronto per la cottura per mezzo di una macchina che contiene lo stampo e la camera di vulcanizzazione. Tramite acqua e vapore in pressione lo pneumatico viene spinto contro lo stampo, così che prenda la sua forma e la durata del processo varia in funzione delle dimensioni della copertura. Una volta terminata la vulcanizzazione, le coperture vengono inviate al controllo finale, dove si verificano le eventuali imperfezioni di fabbricazione prima di inviarle al centro di stoccaggio.
Terminata la visita allo stabilimento, siamo tornati al volante della nostra 208 GTi per spostarci verso il “cuore pulsante” di Michelin, il centro tecnologico situato a Clermont-Ferrand. Non perdetevi la prossima tappa!
di Vincenzo Attamante e Guido Casetta