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Test – Nuova Mercedes-Benz Classe E

Tempo di lettura: 6 minuti

La Mercedes-Benz Classe E è nell’immaginario collettivo ‘La Mercedes’ con la M maiuscola, il modello cui tutti fanno riferimento quando si parla di Stella sul cofano.

È stata venduta nel mondo in oltre 13 milioni di esemplari creandosi la fama di vettura di classe e confortevole, perfetta per chi cerca il massimo in materia di tecnologia e sicurezza. Ma anche e soprattutto per quel tipo di clientela business – dai dirigenti d’azienda, ai proprietari di vetture a noleggio con conducente (NCC) – che utilizza la Classe E come vero e proprio strumento professionale ed ha un fondamentale comune denominatore: la necessità di macinare decine e decine di migliaia di chilometri all’anno potendo contare sulla massima affidabilità e, di conseguenza, sulla prevedibilità dei costi di gestione.

Estetica. Due frontali e nuovi proiettori a LED

Se fino ad oggi i principali elementi identificativi della Classe E sono stati l’immagine premium, il comfort, l’eleganza e la solidità, con questa nuova versione che arriverà nelle concessionarie italiane Mercedes-Benz il 13 e 14 aprile prossimi (insieme alla ‘sorellina’ CLA, peraltro) la Casa che ha inventato l’automobile punta anche ad emozionare, a partire dalla proposta di due diversi frontali tra cui poter scegliere: uno con la tradizionale calandra a tre lamelle e Stella Mercedes sul cofano motore, l’altro più sportivo con Stella al centro della griglia anteriore.

Le proporzioni globali preferiscono ai tagli netti e geometrici della versione precedente forme più dolci e curvilinee, ispirate a Classe A, B e CLA, primi frutti del nuovo corso stilistico Mercedes-Benz. I fari anteriori abbandonano i due elementi separati per riunire tutti i componenti funzionali sotto un unico vetro, ma non dimenticano la tradizionale grafica a quattro luci, che rimane inalterata grazie agli elementi luminosi simili a lame sospese nei proiettori. Questi ultimi sono dotati di tecnologia LED per anabbaglianti e luci diurne sin dalla versione d’ingresso, denominata Executive, mentre l’allestimento ‘top’ Premium monta i fari ILS full LED. Molto interessante, a proposito di illuminazione, il sistema di assistenza abbaglianti adattivi Plus che, attraverso la telecamera stereoscopica posta dietro allo specchietto retrovisore interno, riconosce la presenza di veicoli antistanti o provenienti in senso contrario e adatta la ripartizione della luce in base alla situazione del traffico, in modo da avere sempre la massima illuminazione possibile senza accecare chi ci incrocia.

Sono ben 11 i sistemi di assistenza alla guida denominati ‘Intelligent Drive’ che possono essere montati su questa Classe E. Così tanti che abbiamo dedicato loro un articolo a parte, per provare a capire quali sono il futuro e le prospettive della sicurezza su strada.

Alla guida. La prova della E 300 Bluetec Hybrid SW

Tra i tanti propulsori disponibili al lancio internazionale, la scelta è caduta sull’ibrido diesel-elettrico in versione station wagon. In Italia il best seller sarà la motorizzazione 220 CDI da 177 CV, ma vista la differenza pari a € 2.500 tra la 250 CDI e la Hybrid, quest’ultima sembra un’ottima opzione per coloro che cercano un po’ di verve e spinta in più, senza rinunciare a consumi e costi contenuti. La E 300 Bluetec Hybrid infatti accoppia al 2.143 cm3 biturbo diesel da 204 CV e 500 Nm un’unità elettrica da 27 CV e 250 Nm, che aiuta a ridurre consumi ed emissioni, i quali si attestano rispettivamente a 4,1 l/100 km dichiarati nel ciclo combinato e 107 g/km di CO2. Insomma, le prestazioni sono equivalenti a quelle di un V6, con due plus non indifferenti: la possibilità di poter aggirare blocchi e zone a traffico limitato nelle grandi città, e il risparmio dei consumi da utilitaria. Nel corso della nostra prova, infatti, abbiamo percorso strade di ogni genere ed il risultato di una guida dal piede destro ‘consistente’ è stato pari a 6,6 l/100 km, oltre 15 km/l. A bordo di una station wagon dal peso a vuoto di 1.955 kg, che quindi in ordine di marcia supera senza imbarazzi le 2 tonnellate, sono risultati di tutto rispetto.

In marcia la E 300 Hybrid fa quel che promette e per cui è stata pensata, quindi si distingue più per il comfort assoluto, che per il piacere di guida. Lo sterzo elettromeccanico ha una sensibilità turistica, consistente ma non certo tattile, il cambio automatico 7G-Tronic Plus è impeccabilmente morbido e puntuale, mentre l’assorbimento delle asperità è ottimo sia con le sospensioni standard Direct Control, che con quelle pneumatiche Airmatic. Queste ultime in particolare trasformano la E in un tappeto volante, che filtra ogni genere di imperfezione coccolando i passeggeri. L’unica nota parzialmente stonata – ma è come cercare il pelo nell’uovo – è una questione percettiva: in accelerazione il quattro cilindri diesel, per ovvi motivi, non ha il rombo sommesso del V6 da tre litri della E 350. Ma questo è l’unico appunto che può essere sollevato ad un’automobile per il resto molto ben rifinita e silenziosa.

Ciò che però rende l’esperienza di guida davvero straordinaria e premium è l’insieme di dispositivi di sicurezza denominati ‘Intelligent Drive’. La sensazione di avere il massimo della tecnologia disponibile in commercio vale molto più di un interno in pelle o di un bel cerchio in lega.

Pratica e tecnologica dentro

La praticità degli interni non si discute, lo spazio abbonda in ogni direzione e il volume del bagagliaio della versione station wagon (o T-Modell, come la chiamano in casa Mercedes) è quello di un monolocale, sono infatti 695 i litri in configurazione 5 posti, che diventano addirittura 1.950 con la seconda fila abbattuta. I numeri sono da leader incontrastata della categoria, per chi ha bisogno di trasportare questa Mercedes non ha eguali. Ma visto che la maggior parte delle Classe E da noi sono in variante berlina, va segnalato che anche il bagagliaio di quest’ultima non sfigura: 540 litri sono davvero tanti, pari al volume del vano di una capiente wagon di categoria media, per intenderci.

Le possibilità di personalizzazione interna poi sono pressoché infinite, dalle finiture dei sedili alle modanature del cruscotto, tutto può essere scelto sia nel materiale, che nel colore. I sedili possono essere elettrici, con memoria, riscaldati, climatizzati e massaggianti. La pelle Nappa, le modanature di legno, l’alluminio, ogni materiale di qualità è a disposizione. L’infotainment di bordo si declina in vari livelli, al cui apice troviamo l’impianto hi-fi Bang&Olufsen e lo schermo Splitview, che permette a guidatore e passeggero di guardare contemporaneamente due contenuti diversi. La navigazione di base è rappresentata dal sistema Becker Map Pilot, mentre al top sta il Command Online, ora dotato di connessione Internet e applicazioni dedicate.

La gamma: cinque diesel, tre benzina, due cambi, due trazioni, tre allestimenti, due carrozzerie

Questa nuova Classe E punta a mantenere l’egemonia indiscussa nel segmento business, è per questo che la E 200 CDI – modello d’ingresso dotato di cambio manuale a 6 rapporti, trazione posteriore e motore turbodiesel 2.143 cm3 da 136 CV e 360 Nm – è offerta a partire da € 39.980. La cifra, oltre ad essere inferiore alla soglia psicologica dei quarantamila, permette un risparmio nell’ordine dei cinquemila euro rispetto alle principali concorrenti due litri a gasolio, che sono la Audi A6 2.0 TDI e la BMW 520d.

Gli allestimenti sono tre, rispettivamente Executive, Sport e Premium. Il primo si caratterizza per la griglia anteriore tradizionale con Stella sul cofano e ha una dotazione che punta alla sostanza e alla sicurezza, cui va aggiunto il navigatore satellitare. L’allestimento Sport con un sovrapprezzo di € 2.700 porta con sé cerchi in lega da 17″, navigatore Becker, volante sportivo, doppio scarico, Chrome Pack e il volto con la stella al centro della calandra. La Classe E Premium invece punta ad essere una ‘Baby Classe S’ e con € 6.960 in più rispetto alla entry level propone – tra le altre cose – finiture interne esclusive, cerchi in lega da 18″, sistema Comand Online e fari Full LED.

Ampia la scelta di motorizzazioni, la gamma diesel – oltre al 200 CDI e al 300 Bluetec Hybrid da noi testato – propone il 220 CDI da 170 CV e 400 Nm sia con cambio manuale che automatico, il 250 CDI automatico da 204 CV e 500 Nm sia a trazione posteriore che integrale 4Matic e al vertice il 350 Bluetec automatico da 252 CV e 620 Nm, anch’esso con la possibilità di scegliere tra le due trazioni. La gamma benzina invece, insieme ai poderosi E 350 da 306 CV e E 500 da 408 CV, offre un’interessante scelta compatta. Il quattro cilindri sovralimentato da 1.991 cm3 denominato E 200 è infatti capace di erogare 184 CV e 270 Nm, a fronte di consumi ed emissioni davvero contenuti. Il valore dichiarato nel ciclo combinato infatti è pari a 5,8 l/100 km, mentre le emissioni di CO2 si fermano a 142 g/km, con omologazione antinquinamento già in regola con le normative Euro6. Il suo prezzo di listino rispettivamente tre e ottomila euro inferiore rispetto a quello della E 220 CDI e 250 CDI possono renderlo una valida alternativa al diesel, per chi fa meno di 20-25.000 chilometri l’anno.

Il giudizio finale

La BMW Serie 5 potrà essere più improntata alla sportività, la Audi A6 apparire più contemporanea, ma la tecnologia messa a disposizione dalla Classe E è un prestigio che non sta nell’apparenza, ma nella sostanza. Il vero lusso qui è prevenire incidenti, salvare vite umane grazie ai dispositivi più all’avanguardia attualmente sul mercato. Se a questo si unisce un comfort di primo livello, un look che ringiovanisce il modello e gli dona un nuovo fascino, la tradizionale affidabilità e una monumentale lista di optional e personalizzazioni il gioco è fatto: a voi un’auto efficiente, intelligente e emozionante.

Redazione Autoappassionati.it

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