Bosch spinge sull’intelligenza artificiale: oltre 2,5 miliardi di euro entro il 2027 per guidare la rivoluzione tecnologica

Tecnologia
26 giugno 2025, 10.40
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Tecnologia agentica, guida autonoma, industria 4.0 e soluzioni smart: l’AI è già ovunque nel mondo Bosch
Bosch rafforza il suo ruolo di leader globale nell’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) con un investimento strategico di oltre 2,5 miliardi di euro entro il 2027, destinato a sviluppare soluzioni che spaziano dalla guida autonoma alla produzione industriale, fino ai prodotti per la casa connessa. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’innovazione in business, consolidando un vantaggio competitivo costruito su anni di ricerca e applicazioni reali.
Con l’AI che entra sistematicamente in tutti i settori aziendali, Bosch stima di generare oltre 10 miliardi di euro di fatturato annuo entro il 2035 solo attraverso soluzioni AI per la guida assistita e autonoma.

L’intelligenza artificiale è ovunque: il piano di Bosch

Bosch ha intuito precocemente il potenziale rivoluzionario dell’intelligenza artificiale. Già dal 2023, tutti i prodotti Bosch contengono o sono stati realizzati utilizzando tecnologie AI, con due anni di anticipo rispetto agli obiettivi iniziali. L’azienda, leader in Europa per domande di brevetto AI, ha depositato oltre 1.500 brevetti negli ultimi cinque anni, dimostrando la volontà di guidare anche sul piano dell’innovazione formale.
«Le innovazioni nell’AI consentono di accelerare lo sviluppo e trasformare la tecnologia in valore concreto», afferma Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch. Il gruppo tedesco ha sviluppato un modello di integrazione orizzontale dell’AI: non solo ricerca, ma diffusione capillare di applicazioni intelligenti, dalla mobilità al manufacturing, dalla domotica al bricolage.

Guida autonoma: una roadmap che guarda al 2035

Uno dei fronti più strategici è quello della guida assistita e autonoma, dove l’AI consente di elaborare scenari di traffico complessi, prevedere comportamenti e pianificare manovre in tempo reale. Bosch impiega l’AI per visualizzare l’ambiente circostante del veicolo, prevedere le azioni di altri utenti della strada e ottimizzare i percorsi, aumentando la sicurezza e riducendo i tempi di sviluppo.
Secondo le stime dell’azienda, il giro d’affari legato a software, sensori, high-performance computer e componenti di rete raddoppierà entro il 2030, superando i 10 miliardi di euro. Il tutto poggia su una base solida di dati raccolti dai veicoli e impiegati per addestrare gli algoritmi, riducendo i tempi di validazione delle tecnologie e incrementandone l’affidabilità.

Produzione intelligente: l’era dell’AI agentica

Nel comparto industriale, Bosch sta già sperimentando la prossima frontiera dell’AI: quella agentica. Si tratta di sistemi in grado di prendere decisioni e agire in autonomia, replicando strutture organizzative “umane” su scala software. Con l’introduzione di sistemi multi-agente, l’azienda ha aumentato la produttività e ridotto i fermi macchina non pianificati in molti dei suoi stabilimenti.
Una piattaforma AI agentica sarà messa a disposizione di altre aziende a partire dall’autunno 2025, permettendo anche a chi ha poca esperienza di programmazione di creare ambienti produttivi smart, flessibili e reattivi. Si punta a un risparmio di diversi milioni di euro, grazie all’ottimizzazione dei processi e alla manutenzione predittiva.

Bosch AI: esempi concreti che parlano di vita quotidiana

La forza dell’approccio Bosch sta nella trasversalità dell’AI, che trova applicazione in tutti gli ambiti, non solo quelli industriali. Ecco alcune delle soluzioni presentate al Bosch Tech Day 2025:
  • Forno Serie 8 con AI integrata: riconosce fino a 80 piatti e imposta automaticamente cottura e doratura ottimale.
  • Range Control per eBike: regola l’assistenza al ciclista in base a batteria, percorso e stile di guida, eliminando l’ansia da autonomia.
  • Revol, la culla intelligente: monitora frequenza cardiaca, respirazione e segnala eventuali pericoli, cullando il bambino se necessario.
  • Rilevatori per pareti con AI radar: riconoscono con precisione oggetti nascosti nei muri (cavi, tubi, vuoti) grazie a reti neurali evolute.
  • Sensori fitness AI-powered: i dispositivi indossabili Bosch rilevano e analizzano con precisione gli allenamenti intensi, grazie a un’unità IMU programmabile e software autoapprendente.
  • Rilevamento incendi boschivi: sensori Bosch identificano precocemente focolai nei boschi analizzando gas e immagini, supportati da droni e cloud AI.

Formazione diffusa: l’AI Academy interna

L’intelligenza artificiale non è solo una questione tecnologica: serve cultura, visione e competenze. Per questo, Bosch ha istituito fin dal 2019 una AI Academy interna, che ha già formato oltre 65.000 collaboratori. Oggi, circa 5.000 specialisti AI lavorano in Bosch, contribuendo allo sviluppo di nuove soluzioni e alla diffusione delle best practice tra i team.
Secondo il Bosch Tech Compass, 4 persone su 5 nel mondo desiderano formarsi sull’AI e oltre il 60% ritiene che questa tecnologia dovrebbe essere insegnata a scuola. In Germania, il 72% degli intervistati considera l’AI la tecnologia dominante del prossimo decennio.

AI per la sostenibilità, la sicurezza e la qualità della vita

Bosch sintetizza la propria mission con il motto "Tecnologia per la vita". E non è solo un payoff pubblicitario: le applicazioni AI sviluppate dall’azienda puntano a migliorare concretamente la vita delle persone, ridurre gli sprechi, aumentare l’efficienza energetica e supportare ambienti di lavoro più sicuri e inclusivi.
Dalla produzione di batterie ottimizzata con laser AI, alla manutenzione predittiva degli impianti, fino al supporto alle decisioni nella configurazione dei turni grazie agli agenti software prefabbricati, Bosch ridefinisce i processi con un approccio sistemico e scalabile.
Bosch al centro della trasformazione AI-first
L’intelligenza artificiale per Bosch non è un progetto futuro, ma una realtà già integrata nei prodotti, nei servizi e nella cultura aziendale. Con investimenti ingenti, competenze interne e un portafoglio brevettuale solido, l’azienda tedesca si posiziona come uno dei protagonisti della transizione AI in Europa e nel mondo.
Nel prossimo decennio, l’AI non sarà più solo un vantaggio competitivo: diventerà un prerequisito per esistere sul mercato. Bosch ha scelto di muoversi con largo anticipo. E oggi raccoglie i frutti di una visione chiara e di un ecosistema tecnologico coerente.
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