Due tra i più grandi capi dell’industria automobilistica come Tavares e De Meo hanno rilasciato dichiarazioni sul legame tra le auto e gli automobilisti francesi. Alla vigilia del Salone di Parigi, i due amministratori delegati si sono concessi qualche riflessione forte definendo la Francia come “autofoba”.
Tavares e De Meo: “La Francia è autofoba”
Tavares, numero uno di Stellantis e De Meo, CEO di Renault, nella kermesse “casalinga” del Salone di Parigi hanno espresso pensieri abbastanza critici verso gli automobilisti transalpini, definendoli come “autofobi”. Alla base ci sarebbe il processo di transizione all’elettrico, con il termine europeo 2035. Tavares ne ha parlato dicendo:
“È un peccato aver affrontato l’argomento al contrario, partendo dalla produzione di auto e tralasciando la questione dell’energia e delle infrastrutture. Se le auto elettriche costano tanto, saranno elitarie, la classe media non potrà accedervi ed avremo un problema di stabilità. Se non vendiamo quote sufficienti, non avremo impatto sul pianeta”.
Ma ciò che preoccupa sono anche le infrastrutture, poiché le città che dovranno accogliere le BEV ma non sono pronte. In questo caso è Parigi ad aver fatto scattare la rincorsa al titolo, avendo i due AD rilevato una certa antipatia crescente per le auto, causa lo stress che vivono gli automobilisti in città. A tal proposito, Tavares ha detto:
“Perché ci sono così tanti francesi che amano le loro auto in un Paese che è fondamentalmente autofobico? Dobbiamo proporre soluzioni, a condizione che la società accetti che la libertà di movimento rimanga un asse fondamentale del nostro stile di vita. Creeremo un forum per la libertà di movimento”.
Su questo punto De Meo ha confermato paragonando la questione alla Germania:
“Ho lavorato alla Volkswagen ed all’Audi. Lì c’è un orgoglio per l’industria automobilistica che non esiste in Francia. Alcune persone hanno iniziato a provare antipatia per le auto”.
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