Citroen XM: la francese “spigolosa”

Storiche
28 marzo 2019, 14.47
citroen xm 11
La Citroen XM è una berlina di lusso prodotta dalla casa automobilistica
francese Citroën tra il 1989 e il 2000. Citroen
ha venduto 333.775 XM
durante gli 11 anni di produzione del modello. Circa
sei mesi dopo il suo lancio, la XM ha vinto il prestigioso premio europeo Car
of the Year 1990 oltre ad altri 14 premi importanti.

Uno stile
italiano

Alla fine del 1984 in
Citroen prese il via il progetto Y30, finalizzato alla realizzazione
dell'erede della CX, berlina dalle linee innovative, ma in
commercio oramai da 10 anni e quindi non più freschissima. 
Lanciata il 23 maggio 1989, la XM
era la moderna idea di Citroen per un’ammiraglia, ma in questo caso si preferì
lasciare ampia libertà di movimento agli stilisti. A tale proposito, non
venne chiamata in causa solo l'équipe del Centro
Stile Citroën di Vélizy
, ma anche altri tre esponenti
del design automobilistico: lo Studio Innovazioni di Carrières-sous-Poissy, la carrozzeria Bertone di Grugliasco (TO) e Marcello Gandini.
Per quanto riguardava
l'abitacolo, l'incarico fu assegnato a
Bob Matthews
, il cui progetto fu preferito ad altre tre proposte per la
pulizia delle sue linee ed il fatto che si sia pensato in maniera particolare
anche al comfort dei passeggeri posteriori, per i quali Matthews scelse di
rialzare leggermente il divano posteriore in modo da permettere una miglior
visuale anche a chi avrebbe preso posto in questa zona.
Le radici sono comuni con la
Peugeot 605 e la Citroen XM può essere considerata un oggetto da collezione,
come hanno fatto sia la DS che la CX. La
particolarità della sua linea era la completa assenza di curve e l'utilizzo a
profusione di spigoli che la rendevano più anticonformista rispetto alla 605.  La
vetratura fasciava completamente la vettura, tanto che la XM possedeva ben 13 vetri, uno dei quali, interno, proteggeva i
passeggeri dal freddo durante l'apertura del portellone.

Rimediare agli errori del passato

Ci sono stati molti progressi sul
lato della progettazione, molto probabilmente pensati per contrastare le
principali critiche della sua antenata CX. Per migliorare l’assetto la Citroen XM
dispone quindi di una gestione
elettronica attiva della sospensione
; poi mentre la CX arrugginiva, la XM
aveva una scocca parzialmente zincata. Inoltre, la CX aveva motori
sottodimensionati, la XM, invece, offrì l'opzione di un motore V6 da 3 litri, il primo V6 in una Citroen da quando la SM (con
motore Maserati) cessò la produzione a metà degli anni '70.
La XM si trovava quindi ad armi
pari con quasi tutte le concorrenti europee di dimensioni simili: progettata
per competere contro veicoli come l’Audi 100 e le BMW 5 Series, che
rappresentavano il 14,2% del mercato europeo. Senza dimenticare la Ford Scorpio
e l’Opel Omega.
La ripartizione degli spazi era
marcatamente più efficace nella Citroen XM rispetto al passato, sia in
larghezza che in altezza e per spazio delle gambe. La lunghezza è di 4.709 mm, mentre la larghezza e altezza sono 1.793
mm e 1.392 mm. Il passo è, anch’esso, parecchio lungo: 2.850 mm.
L'architettura
meccanica della Citroen XM prevedeva la classica accoppiata costituita dal motore anteriore trasversale e dalla trazione
anteriore
. Al suo debutto, la XM era prevista in cinque varianti
motoristiche:
  • XM 2.0: equipaggiata con un motore XU10 da
    1998 cm³ alimentato a carburatore ed in grado
    di erogare fino a 114 CV di potenza massima;
  • XM 2.0 cat.: variante catalizzata della prima,
    dalla potenza ridotta a 107 CV;
  • XM 2.0i: in questo caso alimentato ad iniezione elettronica, e con potenza
    massima di 128 CV;
  • XM 2.0i cat.: variante catalizzata della
    versione precedente, con potenza ridotta a 121 CV;
  • XM 3.0 V6: V6 PRV da
    2975 cm³ ad iniezione elettronica, già provvisto di catalizzatore ed in
    grado di erogare fino a 167 CV di potenza massima.
La vettura era fornita con cambio manuale a 5 marce, ma a richiesta
era possibile avere un cambio
automatico
 a 4 rapporti.
Citroen XM

Sospensioni idropneumatiche e DIRAVI

Le sospensioni autolivellanti idropneumatiche sono le caratteristiche
peculiari di questa particolare auto. Questo sistema utilizza sensori nello
sterzo, freni, sospensioni, pedale dell'acceleratore e trasmissione per capire
le condizioni della strada e della guida.
Il sistema Hydractive è sì capace
di adattarsi al fondo stradale e al tipo di guida, ma risulta spesso
inaffidabile. Molti problemi sono causati dalla scarsa qualità dei blocchi di
messa a terra. Questi si corrodono (specialmente nel vano motore), causando
tutti i tipi di guasti intermittenti che sono difficili da diagnosticare.
Quando il sistema Hydractive
funziona, il risultato è una corsa sul "tappeto magico" e una
migliore maneggevolezza rispetto alle classiche molte elicoidali delle auto
sportive più piccole e leggere. Quando non funziona l’assetto diventa duro e
irregolare, sebbene non peggio di qualsiasi altra berlina sportiva ad elevate
prestazioni. Alcuni modelli di produzione della Citroen XM non erano dotati del
sistema Hydractive, ma avevano una sospensione convenzionale.
Una funzione singolare presente
su alcune versioni era il "DIRAVI",
“Direction à rappel asservi"
che significa letteralmente "sterzo
con ritorno controllato", precedentemente presente sulla SM e sulla
CX. Questa opzione era disponibile solo per il mercato di esportazione francese
e solo per i modelli 3.0 V6. Un’utile funzione del DIRAVI è la sua capacità di
far ritornare il volante in posizione centrale, anche quando l'auto è ferma.
Ciò è particolarmente utile quando si parcheggia, inoltre questa funzione aiuta
anche quando guida in linea retta sulle autostrade. Non ci è un vero
collegamento meccanico tra ruote e volante e il feedback è artificiale, con una
strana sensazione. La maggior parte degli estimatori Citroen si abitua comunque
al DIRAVI in pochissimo tempo.

Dotazioni complete, ma successo comunque limitato

Come abbiamo detto l’XM condivide
il pianale con la Peugeot 605, ma a differenza di questa, la XM aveva un terzo volume più allungato, pensata per essere
desiderabile in alcuni mercati europei. E anche per questo motivo era
caratterizzata da un coefficiente di penetrazione
aerodinamica
 molto basso (Cx di 0,28) che favoriva le
prestazioni e contribuiva a ridurre i consumi.
Durante i primi due anni di
produzione e nonostante il suo prezzo di partenza fosse ben più alto della sua
progenitrice, la Citroen XM ottenne buoni risultati in termini di vendite; nei
primi due anni vennero immessi sul mercato oltre 130.000 esemplari, ma ben
presto il trend ebbe ad invertirsi bruscamente, a causa del manifestarsi di
precoci e gravi difetti, evidenziati dalla stampa automobilistica, che
gettarono molte ombre sull'immagine del modello.
A metà del 1994, la XM è stata
rivista al fine di migliorare la competitività, piuttosto scarsa prima di
allora. Anche il restyling però non ha avuto un impatto sostanziale sulle
vendite. La Citroen XM ha sofferto di un
basso valore di rivendita,
che ha influito sulle vendite di auto nuove. Verso
la metà degli anni '90, era evidente che l'immagine della francese era meno
desiderabile della BMW Serie 5.
Tutti i modelli ultimi sono stati
dotati di airbag (decretando la fine del classico volante a raggio singolo), di
pretensionatori delle cinture, vi è stata l'adozione di un sistema di sterzo
posteriore passivo simile a quello della Citroen Xantia.
Per mitigare le perdite nel 1991, al Salone di Francoforte, fu presentata anche
la XM Break, ossia la versione station wagon,
che grazie ai suoi quasi 5 metri di lunghezza divenne la più grande tra le
familiari in produzione in quel periodo. Le motorizzazioni previste per la
grossa giardinetta erano le stesse della berlina, con l'eccezione del 2.0 a
carburatore.
La mesta uscita di produzione venne decretata nel novembre del 2000,
dopo aver totalizzato poco più di 330.000 esemplari nel giro di ben undici
anni. Nel gennaio del 2001 venne messa in commercio la C5 che,
ponendosi per dimensioni tra la XM e la Xantia,
non poteva ricoprire appieno il ruolo di ammiraglia della Casa francese, riproposto
solo nel 2005 con l’uscita della C6.
Sebbene le vendite totali non
siano state molto entusiasmanti, oggi la
Citroen XM è oggetto delle attenzioni di molti appassionati
e un po'
dappertutto stanno sorgendo Club di modello che valorizzano una vettura ottima
e al contempo decisamente sfortunata.
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