Dopo le improvvise dimissioni di Carlos Tavares e le parole sulla buonuscita che hanno interessato le ultime settimane, ora il gruppo italo-francese guarda al futuro. In attesa di trovare un manager che guidi il gruppo nell’immediato futuro, il gruppo sta cercando di rassicurare i mercati e soprattutto anche attraverso il manager Imparato ha ribadito l’impegno del costruttore nei confronti dell’Italia.
Proprio il “Made in Italy” può essere la chiave di svolta per cercare di convincere molti consumatori ad acquistare un auto del gruppo. Quali sono le auto in arrivo negli stabilimenti italiani?
Dopo l’uscita di scena della 500 termica che ora viene prodotta e commercializzata in Algeria dopo l’interruzione della produzione in Polonia a partire dall’estate 2024, ora tutti i riflettori sono puntati sull’arrivo della nuova 500 ibrida che sarà prodotta a Mirafiori. Una boccata d’ossigeno per lo stabilimento torinese da tempo in difficoltà che dovrebbe garantire buoni volumi di vendita.
Ma la 500 ibrida non è l’unico asso nella manica di Stellantis: in arrivo vi sono anche l’Alfa Stelvio e la Jeep Compass. Vetture importantissime per il gruppo che deve assolutamente risollevarsi dopo i dati di vendita che sono al minimo storico. Al momento, infatti, l’unico stabilimento che seppure in calo presenta commesse è Pomigliano dove prende vita la FIAT Pandina.
Cassino al centro dei progetti di Stellantis
Uno degli stabilimenti al centro delle strategie del gruppo è quello di Cassino. Lo stabilimento, infatti, diventerà il cuore del segmento premium ospitando tra le proprie linee di montaggio le nuove generazioni di Stelvio e Giulia, due vetture che andranno a completare il rilancio del Biscione dopo il buon successo della prima fase di vendite della Junior.
Dopo l’uscita di scena di FIAT 500X e Jeep Renegade a Melfi, sarà il momento di Jeep Compass che nel 2025 ripopolerà le catene produttive dello stabilimento lucano. La piattaforma su cui si è sviluppata la vettura è la STLA Medium in grado di ospitare sia architetture MHEV che PHEV, la stessa su cui dovrebbe prendere vita Lancia Gamma che arriverà sul mercato nel 2026 con delle proporzioni da vera ammiraglia in stile fastback su cui potrebbe anche debuttare una versione integrale HF ed una lunghezza superiore ai 4,5 metri.
Infine, da segnalare è l’arrivo della nuova DS N. 8 sempre nello stabilimento lucano che è già realtà dopo la diffusione delle immagini ufficiali.
Maserati prova il rilancio anche se pesano i ritardi
Discorso a parte merita Maserati, brand che non necessita di presentazioni. I dati di vendita del 2024 parlano di una profonda crisi per il marchio di lusso con i modelli attualmente presenti come Ghibli e Levante, ormai superati. Anche le novità elettriche, però, della gamma Folgore, stentano a prendere piede. La Quattroporte attesa per il 2025, è stata rimandata a data da destinarsi, lasciando il brand senza una strategia chiara.
Le promesse non mantenute hanno alimentato le incertezze, spingendo Stellantis a convocare un tavolo con il Ministero del Made in Italy il 17 dicembre 2024, dove Jean Philippe Imparato discuterà col Ministro Urso il piano industriale riservato all’Italia, dove potenzialmente verrà citato anche il piano di rilancio di Maserati all’interno di Stellantis.
Il Tridente dovrà affrontare questioni come l’elettrificazione e la revisione della gamma, mantenendo però il legame con lo stile e l’artigianalità italiana. La MC20 Folgore rappresenta una prima risposta, ma occorreranno modelli più accessibili e strategie di marketing incisive per riconquistare il mercato. Riuscirà Stellantis nell’impresa?