La Smart elettrica, il cui nome ufficiale è Fortwo Electric Drive è l’emblema della cittadina per eccellenza: unisce la tipica agilità della compatta smart, con la guida a zero emissioni di una vettura elettrica.
Per i più esigenti la guida elettrica, è anche disponibile per il modello a quattro posti smart forfour o per la versione “aperta” smart cabrio.
Design: personalizzazioni a profusione
La Smart elettrica è ampiamente personalizzabile con colori in contrasto. Si va verso un design che può essere elegante o sportivo, in base ai gusti. Il vero salto generazionale si percepisce una volta saliti a bordo. Rispetto alla seconda generazione, la nuova Smart fortwo è dotata di qualità, dettagli e fascino che prima mancavano. Quella sensazione di auto spoglia ora non si percepisce più e ha lasciato il posto ad un ambiente curato, accogliente e molto giovanile. La plancia portastrumenti e il pannello centrale delle porte sono rivestiti in tessuto, molto piacevoli al tatto, ricordano gli inserti in “mesh” delle moderne calzature sportive da running.
All’interno, ormai assodato che la qualità delle finiture e i materiali usati sono maggiormente curati, l’abitacolo nel suo complesso è meno “giocoso”. Ben fatti ed ergonomici i sedili, in tessuto e pelle, con il volante piacevole da impugnare e ricco di comandi integrati. Mancano anche alcuni vani portaoggetti per riporre telefono e documenti.
Non male l’impianto audio della JBL (opt.) e lo smart Media-System con il suo display da 7″ chiaro e semplice, che mostra navigazione, radio e l’indicatore di guida ECO, funzione ereditata dalla “cugina” Renault Twingo. La nuova strumentazione con display TFT da 3,5″ fornisce tutti i dati importanti per il guidatore durante la marcia (consumi, stile di guida, guasti, velocità, ecc).
Le smart EQ si contraddistinguono dalla presenza dei badge di riconoscimento e dello strumento supplementare con indicazione della potenza e del livello di carica della batteria. A richiesta è disponibile il winter package con volante riscaldabile e accortezze per una migliore gestione del clima e delle batterie. Una programmazione dedicata del sistema di infotainment rende disponibile alcune informazioni di colonnine di ricarica e “zone di autonomia”.
La lunghezza e l’altezza restano invariate (2,69 metri e 1,55 metri rispettivamente), così come la larghezza tocca i 1,66 metri a tutto vantaggio dell’abitabilità interna, del comfort di guida e della stabilità di marcia. Il passo supermini è di soli 1.873mm. Due persone di media statura trovano comodamente posto sugli unici due sedili disponibili nell’abitacolo. Un abitacolo reso più luminoso grazie al tetto panoramico in vetro non apribile. Il volante ed il sedile del guidatore non sono sempre regolabili in altezza: per poter usufruire di questa regolazione si deve acquistare il pacchetto Comfort che consente inoltre di avere gli specchietti retrovisori esterni regolabili e sbrinabili elettricamente.
La capacità di carico è discreta con un volume di carico massimo da 260 a 190 litri, in base alla posizione dei sedili anteriori. E’ stato mantenuto il portellone posteriore sdoppiato con la ribaltina che può reggere fino a 100 kg di carico. Infine, lo schienale del sedile lato passeggero è completamente ribaltabile, consentendo di caricare senza problemi oggetti lunghi anche 1,55 m. Peccato per l’altezza da terra alta: circa 770mm.
Alla guida della Smart elettrica: abituiamoci all’elettrico Smart
Smart ha dichiarato che dal 2020 commercializzerà solo auto elettriche. Basta con modelli diesel e benzina. Certo il motore e le batterie non saranno quelle della Fortwo in prova, ma noi abbiamo comunque voluto saggiare uno sprazzo di futuro. Nella Smart elettrica, oggetto della prova, è alloggiato un motore elettrico da 81 cv che trasferisce la sua potenza alle ruote attraverso un rapporto di trasmissione costante. Non è più necessario cambiare marcia: un vantaggio non indifferente nel traffico urbano, dove le accelerazioni sono fluide e regolari. La smart fortwo così accelera da 0 a 100 in 11,5 secondi con una velocità massima di 130 km/h. A 0 giri abbiamo una coppia disponibile di ben 160 Nm e ciò rende lo sprint molto interessante, specie lo 0-50 km/h e le riprese.
Oltre al programma di marcia di base, il guidatore può selezionare la modalità ECO, concepita per uno stile di guida più efficiente. Essa prevede la limitazione della velocità massima, l’adattamento della curva caratteristica del pedale dell’acceleratore e la preselezione fissa del livello di recupero massimo. Viceversa il recupero dell’energia avviene con l’assistenza del radar: esso agisce in modo previdente, tramite un sensore anteriore, che monitora la circolazione stradale e seleziona il livello di recupero di energia più adatto alla situazione del traffico in quel momento.
Il diametro di sterzata è per ovvie ragioni insuperabile: 6,95 metri sono la metà di un utilitaria, questo le permette di muoversi agilmente alla ricerca di un parcheggio o nelle strade più strette. L’assetto, invece, è meno rigido di un tempo: i dossi e le buche cittadine creano qualche sconnessione in abitacolo, ma nessun problema per la guida.
La vettura ora assorbe meglio le sconnessioni dell’asfalto e assicura un comportamento migliorato ad alta velocità. Grazie ad una silenziosità curata e al’assenza di vibrazioni, i fruscii sono poco presenti. Potrebbe essere un po’ più silenziosa a 130 km/h, ma non è il suo terreno ideale, infatti qui lo sterzo e fin troppo sensibile. Inoltre qui i consumi di energia elettrica si impennano vorticosamente.
Qualche curva garibaldina è supportata da un telaio che garantisce un buon divertimento. Il rollio è presente, ma è una componente fondamentale del piacere di guida, poiché aiuta la smart a scomporsi quel tanto che basta per andare a giocare sulle masse, soprattutto in inserimento di curva. In uscita, invece, il controllo di trazione taglia molta potenza ed evita, però, di finire in testacoda ogni volta che si preme il gas troppo a fondo, vista la generosa coppia e il passo risicato che rende difficile la correzione tempestiva in controsterzo. Piace molto la sensazione in curva, dove l’auto si acquatta sulla ruota posteriore esterna per “uscire” più velocemente.
Autonomia e ricarica: i patemi dell’elettriche
Con una batteria agli ioni di litio da 17.6 kWh, l’autonomia dichiarata della Smart elettrica è di circa 160 km, nella vita reale siamo però prossimi ai 100-110km. Ma se nella giungla urbana si possono raggiungere i 120 km di autonomia, tra le tre corsie siamo ben sotto gli 80 km. Pertanto consigliamo l’uso moderato di tangenziali e raccordi autostradali. I consumi di energia si attestano intorno ai 13,1-12,9 kWh/100 km misurati in un ciclo combinato, ma noi siamo arrivati a 20.6. Ovviamente, dimenticando la funzionalità Eco e scattando da un semaforo all’altro (con un’accelerazione 0-60 km/h di soli 4,9 secondi), l’autonomia scende da 160 km a soli 60-70 km. Mantenendo una guida attenta, invece, sarà tranquillamente percorribile la tratta casa-lavoro-casa con una ricarica lenta durante la notte.
Per risparmiare energia e guadagnare autonomia, la smart electric drive dispone inoltre della funzione di pre-climatizzazione, che consente di impostare la temperatura desiderata nell’abitacolo quando la vettura è ancora collegata alla presa elettrica in carica, attraverso la comoda App.
Un fattore importante per chi guida una vettura elettrica è il tempo di ricarica. Grazie ad un caricabatterie rapido particolarmente potente da 22 kW (offerto in opzione), essa si può ricaricare in tempi nettamente più brevi: meno di 45 minuti (da 0 a 80% di carica) se, in base alle condizioni locali, è possibile una modalità di ricarica trifase. Altrimenti con il monofase 220V – 3kW, quello di casa per intenderci, siamo su tempi da 10-12ore. Non eccessivi, ma di certo non pochissimi in assoluto.
Capitolo a parte per quanto riguarda la sicurezza: i modelli smart electric drive presentano una dotazione di serie più ricca rispetto a quella delle sorelle a propulsione tradizionale. In linea con la filosofia Real Life Safety di Mercedes-Benz, la nuova smart è stata messa alla prova negli impatti frontali anche con vetture molto più grandi e pesanti come Classe S e Classe C. Colpiscono soprattutto gli innovativi sistemi Crosswind Assist, che assicura stabilità in caso di raffiche di vento laterali, Lane Keeping Assist che segnala i cambi involontari di corsia con segnalazioni ottiche e acustiche e Forward Collision Warning, che avvisa quando la distanza tra la vettura e il veicolo che la precede è inferiore al limite di sicurezza. Non manca inoltre il Brake Assist. Smart fortwo è infine equipaggiata di serie con airbag, kneebag, sidebag e con ABS, ASR ed ESP.
C’è da dire che la sicurezza passiva non è stata tralasciata grazie alla cellula in Tridion, che ottiene 4 stelle su 5 ai crash test EuroNCap. Nemmeno l’affidabilità è un aspetto secondario: le batterie sono garantite 8 anni e 100.000 km.
Prezzi e concorrenti
La Smart elettrica “base” Youngster parte dal prezzo di 23.497€, la Brabus Style costa 4.100€ in più, fino alla Nightsky Prime (oggetto della nostra prova) da oltre trentatremila euro. Non certo pochi per una cittadina da due posti, ma, secondo una statistica smart, il prezzo medio mensile per una fortwo con propulsore tradizionale da 90 cv si aggira intorno ai 575-669 € (in base alla città) mentre per una fortwo elettrica (nello stesso allestimento) il prezzo sarebbe di 439 € mensili (comprensivi di spese di consumo). Questo tenendo conto delle agevolazione che, per esempio, rendono gratuito il bollo (per 5 anni), la ZTL e il parcheggio nelle striscie blu.
Tra le concorrenti “elettriche” cittadine possiamo citare: la BMW i3, la Citroen C0 e sorelle Peugeot iON e Mitsubishi iMiEV la Renault Zoe e la VW e-Up. Tutte proposte ad un prezzo superiore e non tutte dotate dello stesso fascino, della qualità e della stessa “tascabilità” della piccola tedesca.
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