Migliaia di Tesla rintracciabili in tempo reale: scoperta una grave falla di sicurezza

Sicurezza
01 settembre 2025, 11.17
teslamate unsecured dashboards can leak vehicles location
Un ricercatore di sicurezza informatica ha scoperto oltre 1.300 dashboard TeslaMate accessibili pubblicamente, senza alcuna protezione con username o password, che permettono di localizzare in tempo reale migliaia di veicoli Tesla in tutto il mondo.

La scoperta

L’allarme è stato lanciato da Seyfullah Kiliç, fondatore della società di cybersecurity SwordSec, che ha individuato le istanze non protette semplicemente scansionando la rete con strumenti comuni. Questi server, configurati senza firewall o VPN, espongono una quantità preoccupante di dati sensibili:
  • posizione istantanea delle auto,
  • storico degli spostamenti,
  • sessioni di ricarica,
  • stato della batteria,
  • velocità e abitudini di guida.
Ma non solo: l’assenza di qualsiasi autenticazione permetterebbe a un malintenzionato di modificare da remoto le impostazioni di raccolta dati, esattamente come farebbe il proprietario del veicolo.

Cos’è TeslaMate

TeslaMate è un data logger open-source che consente agli utenti Tesla di monitorare in autonomia parametri come ricariche, temperature, salute della batteria e tracciamento GPS, tramite un server personale. Il software è molto apprezzato dagli appassionati perché gratuito e personalizzabile, ma se installato senza protezioni adeguate diventa un potenziale strumento di sorveglianza non autorizzata.

I rischi per i proprietari

“Per i normali possessori di Tesla che usano TeslaMate, questa situazione è pericolosa. State condividendo inconsapevolmente con il mondo intero i vostri spostamenti, le abitudini di ricarica e persino i periodi di vacanza”, ha avvertito Kiliç nel suo blog.
L’esperto ha anche pubblicato una mappa ottenuta incrociando le informazioni di geolocalizzazione delle istanze compromesse, dimostrando quanto sia semplice monitorare i movimenti delle auto non protette.

Le soluzioni possibili

Per evitare fughe di dati, Kiliç raccomanda di proteggere i server TeslaMate attraverso:
  • abilitazione di una semplice autenticazione con username e password,
  • limitazione degli accessi agli indirizzi IP fidati,
  • configurazione del servizio su localhost e apertura tramite VPN.
“Se usi TeslaMate, proteggilo oggi stesso”, conclude Kiliç. “E se sei uno sviluppatore che lavora su progetti simili, ricorda: autenticazione e controllo degli accessi non sono optional, ma fondamentali.”

Un problema in crescita

Il fenomeno non è nuovo: già nel 2022 un altro ricercatore aveva trovato alcune decine di dashboard TeslaMate pubbliche. Oggi, però, il numero è cresciuto esponenzialmente, arrivando a oltre 1.300 istanze esposte.
Una cifra che dimostra quanto la consapevolezza sulla sicurezza informatica, soprattutto nel mondo della mobilità connessa, sia ancora lontana dall’essere sufficiente.
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