Suzuki Ignis Hybrid 2020 | Prova su strada, interni, motore, listino prezzi

Prove su strada
10 giugno 2020, 18.31
suzuki ignis hybrid 2020 20
Nata nel 2016, a 4 dal lancio la Suzuki Ignis arriva al restyling
di metà carriera
, rafforzando le caratteristiche che l’hanno
contraddistinta fin dal lancio, come la tecnologia mild hybrid, la sua
compattezza e il suo design da SUV in miniatura. Scopriamo nel nostro primo contatto,
quindi, come cambia la nuova Suzuki Ignis Hybrid 2020, parlando di
esterni, interni, motore e listino prezzi.

Esterni e
dimensioni Suzuki Ignis Hybrid 2020

La nuova Suzuki Ignis Hybrid 2020 mantiene le stesse
dimensioni del modello precedente
, ma con un’impostazione da SUV leggermente
accentuata, che si traduce in una altezza complessa aumentata di 1 cm
(lunghezza 3,70 m, larghezza 1,69 m e altezza 1,61), mentre l’altezza da terra
rimane di 18 cm.
Per quanto riguarda il design esterno, la Ignis
Hybrid propone una nuova caratteristica griglia anteriore a 5 elementi
(in stile LJ degli anni ’70) e i paraurti anteriori e posteriori con skid plate
argentati
. Nel complesso lo stile richiama quello di molti modelli del passato,
portando un tocco di originalità rispetto alle concorrenti sul mercato.
Ai lati degli inserti in contrasto con la carrozzeria
spiccano, invece, i fari fendinebbia, che sono stati collocati in
posizione più rialzata rispetto al passato, leggermente incassati e, quindi,
meglio protetti in caso di piccoli urti. Bene i fari anteriori Full LED di
serie
, mentre i posteriori rimangono sempre un po’ più “old style”. I cerchi
da 16
”, anch’essi di serie, snelliscono la carrozzeria, ma la larghezza
delle gomme, che si ferma a 175, la rende alla vista posteriore più alta e meno
“muscolosa” di quello che è in realtà.
Per quanto riguarda i colori della Suzuki Ignis, con il
modello 2020 arrivano tre opzioni inedite: la prima è l’Avorio Nairobi
metallizzato, la seconda è il Giallo Nepal e terza è poi il Verde Dublino.

Interni
Suzuki Ignis Hybrid 2020

All’interno la nuova Suzuki Ignis Hybrid 2020 propone un abitacolo più maturo e meno giocoso rispetto al passato. Le superfici bianche che hanno contraddistinto la parte bassa della plancia della versione pre-restyling lasciano spazio al colore nero, come anche la cornice del tunnel centrale e le maniglie delle porte, in contrasto, possono essere personalizzate con tonalità meno impattanti. Più "serioso" anche il quadro strumenti.
Nel complesso gli interni della Ignis sono ben realizzati e
ben assemblati, anche se non vi sono plastiche morbide al tatto, neanche nella
parte superiore dell’abitacolo. Il display da 7” pollici, invece, ora
integra già di serie Apple CarPlay e Android Auto, per un’ottima fruibilità
dei sistemi di mirroring degli smartphone. Si conferma buono, infine, lo spazio,
sia per i passeggeri anteriori, sia per quelli posteriori, con una capienza
del bagagliaio che si attesta sui 260 – 514 litri
(204 – 490 litri sulla
4WD).

Motore
Ibrido Suzuki Ignis 2020: arriverà anche Hybrid GPL

Le novità dal punto di vista tecnico, riguardano il motore
della Ignis Hybrid 2020, che, inoltre, le permettono l’omologazione Euro 6D. Il
motore, infatti, è il K12D (prima era il K12C), un 1.2 benzina aspirato a quattro
cilindr
i dalla potenza massima di 83 CV, con una coppia di 107 Nm disponibile
già a 2.800 giri, contro i 4.400 giri della versione precedente.
Il propulsore è abbinato all’Integrated Starter Generator, che fa da alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico, cioè l’elemento che permette l’omologazione come vettura mild hybrid. La novità per il modello 2020 è che l'ISG a 12V è alimentato da un nuovo pacco batterie, senza variazioni di rilievo nelle dimensioni, ma con un amperaggio che passa da 3Ah a 10Ah, permettendo al sistema ibrido di intervenire in maniera più efficace a sostegno del motore termico. L’altra novità è l’arrivo del cambio automatico CVT con paddle al volante anche per la versione Hybrid a due ruote motrici.
Tutte le versioni saranno disponibili in after market anche con alimentazione GPL, il cui sistema, prodotto e collaudato da BRC, non fa decadere la garanzia originale della vettura.

Alla
guida della Suzuki Ignis Hybrid 2020: versatilità e libera scelta

Abbiamo saggiato le doti della Suzuki Ignis in tutte e tre
le versioni Hybrid: con il 2WD manuale, 2WD Automatico e 4WD manuale.
Partendo dal fattore che la rende a tutti gli effetti l’unico
mini SUV rimasto sul mercato, la tecnologia 4x4 AllGrip Auto propone uno schema
a giunto viscoso
, che trasferisce automaticamente coppia alle ruote
posteriori non appena quelle anteriori perdono aderenza, e si abbina anche all’Hill
Descent Control. In offroad il risultato è ottimale: la Ignis affronta con grande
leggerezza uno sterrato non troppo impegnativo, cavando d’impaccio la vettura
anche in situazioni mediamente difficili. L’altezza da terra non è esagerata, ma
il peso piuma dell’auto (non supera mai i 1.000 kg, conducente compreso)
aiuta non poco.
Il motore, invece, comune in tutte le versioni provate, convince
per uno spunto tutto sommato brillante, anche se non ci si possono
aspettare prestazioni da sportiva. La versatilità, sia per la due ruote
motrici, sia per la 4x4, è il vero punto di forza dell’auto, che può affrontare
tranquillamente anche un viaggio autostradale medio-lungo. La silenziosità,
infatti, è buona, grazie a un abitacolo abbastanza insonorizzato e comunque mai
troppo rumoroso. Nonostante le gomme strette, inoltre, la piccola crossover
giapponese offre una buona tenuta di strada.
La città, però, è il vero habitat della Suzuki Ignis
Hybrid
, dove anche il piccolo motorino elettrico riesce ad aiutare l’auto a
essere più efficiente. Le dimensioni compatte, unite alla retrocamera e a una
buona agilità, la rendono ideale per spostarsi nel traffico. Dove si
potrebbe migliorare è nella precisione dello sterzo, sempre un po’ troppo cittadino
e leggero.
Ben dimensionato l’impianto frenante e ben rapportato il
cambio manuale
. Lo stesso si può dire anche del cambio a Variazione
Continua CVT
, che, fino al momento in cui non gli si richiede tutta la potenza
è piacevole e intuitivo. Quando, invece, si affonda il piede sull’acceleratore
l’“effetto scooter” può essere mitigato solamente dal cambio di “marcia” con i paddle
al volante.
A livello tecnologico e di sicurezza, la Ignis
propone ADAS per la guida autonoma di secondo livello, che comprendono il Cruise
control e gli ormai famosi, “Attentofrena” (Frenata automatica
d‘emergenza), “Guidadritto” (Mantenimento corsia) e “Restasveglio” (Monitoraggio
colpi di sonno), di serie sulla Top e in optional sulla Cool.
Infine, per quanto riguarda i consumi, la Ignis
2020
è riuscita a dare un piccolo taglio anche qui. La Ignis Hybrid con
trazione anteriore e cambio manuale consuma 3,9 l/100 km
ed emette 89 g/km
di CO2, con un miglioramento del 9% rispetto alla precedente Ignis ibrida e del
17% rispetto alla precedente versione benzina. 4,2 l/100 km per la 4WD e 4,3
l/100 km per la automatica.

Listino
prezzi Suzuki Ignis Hybrid 2020

Proposta in due allestimenti, Cool e Top, la Ignis
Hybrid adotta la filosofia dei pochi (pochissimi) optional, per una dotazione
già ricca dalla versione “entry level”.
Per quanto riguarda i prezzi della Suzuki Ignis Hybrid
2020
, il listino parte da 16.500 euro per la Cool e sviluppa come segue:
  • IGNIS HYBRID 1.2 COOL Hybrid € 16.500,00
  • IGNIS HYBRID 1.2 TOP Hybrid € 17.750,00
  • IGNIS HYBRID 1.2 TOP 4WD ALLGRIP Hybrid € 19.250,00
  • IGNIS HYBRID 1.2 TOP AT Hybrid € 18.950,00
A tutte le versioni Suzuki applica per il lancio uno sconto immediato pari a 2.000 euro, che fa scendere il prezzo di attacco a 14.500 euro.
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