Prove libere del GP Austria che si chiudono in questo venerdì di caldo torrido, anche nel paese che ha dato i natali ad Arnold Schwarzenegger, nel segno degli incidenti e della Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco che ha fatto segnare il miglior tempo nella seconda sessione. Nella prima il più veloce è stato Lewis Hamilton, con tempi più veloci rispetto al pomeriggio.
In seconda posizione in questo venerdì pomeriggio un Valtteri Bottas che si è issato davanti al compagno, girando circa 5 decimi più lento del suo miglior crono del mattino, dopo la “lezione” rimendiata domenica scorsa al Paul Ricard, per poi finire rovinosamente contro le barriere e terminare così il suo venerdì austriaco.
Gli incidenti non si sono fermati qui, offrendo più spettacolo, fortunatamente senza gravi conseguenze per i piloti, rispetto a un’intera ora e mezza del GP di Francia, uno dei più noiosi di sempre.
A essere coinvolti in un impatto con le barriere anche Max Verstappen, vincitore sul suolo austriaco un anno fa, mentre Vettel è riuscito a evitare le barriere all’uscita della curva che immette sul traguardo, una piega a destra che ha creato non pochi problemi anche nelle scorse edizioni del GP d’Austria, tornato in calendario nel 2019.
Prove libere GP Austria: la sintesi del venerdì
Con la SF90 in attesa di corposi aggiornamenti, nonostante sia già stata provata una nuova ala anteriore dotata di nuovi supporti, Leclerc ha finito davanti a tutti nella seconda sessione ma è stato Vettel a girare più forte in mattinata, con un tempo di 1:04.982, a soli 0,144 millesimi da Hamilton.
I tempi si sono alzati tra le due sessioni sia per l’aumento della temperatura (51° sull’asfalto del Red Bull Ring) sia per il vento forte che ha creato qualche grattacapo ai piloti.
Infine, piccola incompresione tra il più veloce della seconda sessione e Antonio Giovinazzi, ancora alla ricerca dei primi punti stagionali dopo una bella prestazione in qualifica al Paul Ricard.