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Prova Cupra Formentor e-Hybrid 2025: con questo ibrido è ancora più completa

Tempo di lettura: 13 minuti

Fin dal lancio nel 2020, la Cupra Formentor è riuscita in un’impresa che poche volte abbiamo visto nel mondo dell’auto: superare i pregiudizi e la storia, e aiutare in maniera fondamentale a creare da zero un brand che oggi è riconosciuto e apprezzato in tutta Europa e non solo. Presente in diversi Continenti oltre all’Europa come Asia, Oceania e Sud America, Cupra è riuscita a passare da una vera e propria scommessa ad una temibile rivale non solo per i marchi generalisti come Ford o Toyota, ma anche come una mina vagante che attacca i brand premium come BMW, Mercedes e Alfa Romeo.

Gran parte di questo successo è da attribuire proprio alla Formentor, il modello giusto al momento giusto. Realizzata sulla duttile piattaforma MQB Evo, la Formentor è un SUV molto sportivo nello stile e nell’indole, con scelte stilistiche e progettuali coraggiose e una forte personalità. Dopo il successo della sua prima iterazione disegnata da Alejandro Mesonero-Romanos, nel 2024 Cupra ha rinfrescato la sua punta di diamante, introducendo uno stile rinnovato, più tecnologia e una serie di powertrain rinnovata.

Al fianco dei collaudati motori benzina e Diesel, con al top la sfiziosa versione VZ 4Drive da 333 CV (in attesa della già iconica VZ5 di seconda generazione con motore 2.5 TSI cinque cilindri di origine Audi da 390 CV), però, è arrivato quello che, secondo Cupra e l’intero Gruppo Volkswagen, potrebbe essere il punto di svolta per la transizione energetica: il sistema e-Hybrid di seconda generazione.

Dotato di una batteria molto più grande da quasi 20 kWh, di un nuovo motore 1.5 a ciclo Miller e, in definitiva, un sistema ibrido completamente rivisto per essere efficiente sia a batteria carica che, soprattutto, quando finisce la riserva di energia. Forte di una guidabilità da riferimento, di uno stile ancora più personale e di un’ottima dotazione, scopriamo come va la Cupra Formentor e-Hybrid 2025, nel test drive approfondito di questa motorizzazione già di grande successo.

Prezzi Cupra Formentor 2025

Uno degli aspetti più affascinanti dell’exploit di Cupra è il posizionamento che la giovane Casa di Martorell è riuscita a ritagliarsi. Nata come branca sportiva (e diciamolo, un po’ “tamarra”) di SEAT, un brand conosciuto, certo, ma pur sempre generalista, fin dal lancio della Formentor, il primo modello “mainstream” della Casa, è riuscita a posizionarsi a metà tra un classico brand generalista e le Case premium tedesche. Vista oggi, l’operazione è davvero sorprendente, in quanto la Formentor non è mai stata un’auto economica, anzi, e il posizionamento medio-alto continua ancora oggi con i prezzi della Cupra Formentor 2025. Prima di analizzare meglio il SUV spagnolo, vediamo insieme i prezzi della Cupra Formentor 2025:

  • Formentor 1.5 TSI, 37.200 euro
  • Formentor 1.5 Hybrid DSG, 40.850 euro
  • Formentor 2.0 TSI 4Drive DSG, 44.050 euro
  • Formentor 2.0 TSI VZ DSG, 52.100 euro
  • Formentor 2.0 TSI VZ Extreme DSG, 58.100 euro
  • Formentor 2.0 TSI VZ 4Drive DSG, 56.800 euro
  • Formentor 2.0 TSI VZ Extreme DSG, 62.800 euro
  • Formentor 2.0 TDI DSG, 41.750 euro
  • Formentor 1.5 e-Hybrid DSG, 46.500 euro
  • Formentor 1.5 e-Hybrid VZ DSG, 55.650 euro
  • Formentor 1.5 e-Hybrid VZ Extreme DSG, 61.650 euro

Messa a confronto con un SUV medio generalista come, ad esempio, una Hyundai Tucson, questa parte da 33.600 euro, mentre i modelli premium come la recentemente rinnovata BMW X1 hanno ben altri prezzi, partendo da oltre 42.000 euro per la versione d’accesso con 136 CV. La Formentor, quindi, si posiziona in maniera estremamente intelligente, proprio a metà della “barricata” offrendo però un marchio che in un lustro di storia è già noto e ricercato.

Grazie all’unione di Cupra con personaggi famosi “giusti” e con uno sport in costante e vertiginosa ascesa come il padel, fino alla creazione dei Garage, veri e propri punti di aggregazione nelle grandi città come Milano e non solo classici showroom, Cupra è riuscita a farsi spazio come un brand modaiolo, al passo coi tempi e moderno.

Tornando all’auto, la Formentor ha una gamma molto interessante in quanto, di default, non ci sono degli allestimenti, ma solo motorizzazioni crescenti, e tutte hanno una dotazione di serie molto completa. Per tutte le Formentor è standard il clima trizona, i fari full LED, la guida autonoma di Livello 2, la retrocamera con sensori di parcheggio anteriori e posteriori, i cerchi in lega e l’infotainment con Apple CarPlay e Android Auto.

Le VZ, più potenti, sono anche più ricche (aggiungono il portellone motorizzato, i sedili anteriori riscaldabili e il sistema di ammortizzatori a controllo elettronico DCC), mentre le VZ Extreme top di gamma portano in dote anche telecamere a 360 gradi, navigatore, sensore per l’angolo cieco e fari Matrix LED. La Formentor e-Hybrid che ho provato, però, è una delle poche versioni speciali, chiamata Dark Stone, affiancata alla Dark Night e specifica per il mercato italiano. Le due versioni differiscono per il colore: nero metallizzato per la Dark Night, grigio opaco (il nome ufficiale è Magnetic Tech Matt) per la Dark Stone.

Rispetto alle altre varianti, la Dark Stone non aggiunge solo il colore, ma di serie offre anche i cerchi in lega nero opaco, i fari Matrix LED, gli ammortizzatori a controllo elettronico DCC, i sedili sportivi in scamosciato Dinamica con dettagli in similpelle, ambient lighting, portellone elettrico e retrocamera. Il prezzo della Dark Stone in accoppiata al motore 1.5 e-Hybrid della mia prova è di 4.000 euro superiore alla Plug-In Hybrid standard, arrivando a 50.500 euro.

Esterni e interni Cupra Formentor 2025

Nuovo frontale, nuova firma luminosa, e resta un SUV sportivo “atipico”

Questa verniciatura Magnetic Tech Matt dona parecchio alle linee della Cupra Formentor, che è cambiata parecchio con il restyling del 2024. Se, infatti, prima era ancora visibile la parentela con il mondo SEAT, a partire dalla calandra anteriore esagonale fino alla firma luminosa a tutta larghezza ripresa dalla Leon IV, adesso è dotata di quel family feeling Cupra che stiamo imparando a conoscere. Il frontale, ad esempio, ora è apparentemente carenato, con un “becco” anteriore interamente verniciato e le prese d’aria posizionate molto in basso.

Questo le dona un frontale piuttosto particolare a prima vista, che subito può non convincere tutti, ma che a quasi due anni dal lancio del restyling è ora decisamente proporzionato, e forse proprio la Formentor è l’auto su cui funziona meglio. Molto aggressivi e a fuoco i fari Matrix LED, dotati di una firma luminosa con tre triangoli molto personale, che si fa notare sia quando si sblocca l’auto di notte in parcheggio che su strada. La vista laterale, invece, è rimasta quasi invariata, con il cofano lungo e le proporzioni più da hatchback sportiva che da SUV. Questa caratteristica è rimasta invariata: la Formentor è il SUV meno “suvveggiante” sul mercato, e sembra una semplice compatta sportiva rialzata, rendendola davvero accattivante.

Ad aiutare ci pensano anche i passaruota bombati anteriori e posteriori, mentre sul parafiamma trova posto lo sportello per la ricarica, che una volta aperto mostra anche la presenza di un connettore CCS Combo per la ricarica in corrente continua fino a 50 kW, una delle grandi novità di questo nuovo Plug-In del Gruppo Volkswagen. La coda appare quasi invariata ad un primo sguardo, con il lunotto molto alto e inclinato, un grande spoiler posteriore e un paraurti ridisegnato, più cattivo e minaccioso.

La novità principale è però nella firma luminosa, che ora integra il logo Cupra che è parte integrante dell’illuminazione della Formentor, includendo nei gruppi ottici anche la firma a 3 triangoli sovrapposti vista all’anteriore. Come da tradizione, poi, il nome Formentor è presente in un unico posto ben nascosto, anzi due, ovvero all’interno dei fari posteriori. Aprendo il portellone posteriore, infine, si scopre un bagagliaio che, sulla e-Hybrid, è limitato a 345 litri di capacità. Non pochissimi, va detto, ma la soglia di carico è piuttosto alta.

L’infotainment è migliorato, l’ergonomia è ancora “bene non benissimo”

Salendo a bordo, la Cupra Formentor 2025 appare quasi invariata rispetto alla precedente, non fosse per l’enorme display da 12,9 pollici del sistema di infotainment Cupra Connect, rivisto rispetto al passato nell’hardware, ora più potente, e nel sistema operativo, ora più rapido e meno complesso. Grazie anche ai comandi a sfioramento retroilluminati, sempre scomodi, ma almeno visibili di notte, il sistema è migliorato parecchio, con una maggiore usabilità, molti meno rallentamenti e un’interfaccia un po’ più pulita e razionale. Invariato, invece, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, che nonostante gli anni sulle spalle è ancora uno dei migliori in circolazione (nonché migliore, va detto, degli ultimi sistemi del Gruppo Volkswagen) per qualità del pannello, capacità di personalizzazione e chiarezza di informazioni.

Solo il livello del carburante e della batteria, unita all’autonomia residua di entrambe le alimentazioni, e l’indicazione della velocità selezionata con il Cruise Control, sono un po’ piccole e difficili da leggere. La qualità costruttiva è molto buona, e il layout della plancia è lo stesso della cugina Leon, con il medesimo volante sportivo con comandi fisici sulle razze, palette dietro il volante e i due tasti-satelliti per selettore delle modalità di guida a sinistra e accensione a destra (quest’ultimo, però, non è proprio robustissimo al tatto).

Lo spazio è ottimo davanti e leggermente inferiore alle aspettative dietro, con i passeggeri che devono fare i conti con il lunotto inclinato e la linea discendente del tetto. La Leon, realizzata sulla stessa piattaforma, in questo caso fa meglio, e anche i finestrini piuttosto sottili e ascendenti al posteriore rendono l’abitacolo un po’ cupo. Se, poi, ci sono alcuni comandi posizionati bene, come i tasti per freno a mano elettronico, Auto Hold e chiusura centralizzata, l’ergonomia di alcuni comandi troppo a sfioramento è ancora da rivedere.

Non è intuitivo né particolarmente appagante da usare la plancetta per gestire le luci dell’auto, con uno scarso feedback fisico, mentre se l’infotainment è migliorato, aver concentrato tutte le informazioni in comandi accessibili solo tramite touch non è sempre così comodo e intuitivo. Il volume, ad esempio, è piuttosto complicato da gestire tramite la gesture sulla base del display, con aumenti o riduzioni del volume incontrollate e, a volte, tocchi involontari sul display che fanno partire lo sbrinamento del parabrezza. Appagante e ben fatta l’illuminazione lounge dell’abitacolo, mentre è ben fatto il sistema Hi-Fi Sennheiser da 390 W, optional (non presente sulla Formentor ma che ho provato sulla cugina Terramar) da “soli” 600 euro.

Meccanica Cupra Formentor e-Hybrid 2025

A livello meccanico, la Cupra Formentor 2025 non è cambiata molto rispetto alla già ottima versione pre-restyling. Realizzata sulla piattaforma MQB Evo del Gruppo Volkswagen, nel 2020 è stato il primo modello della Casa sviluppato in maniera completamente indipendente, non derivando quindi da uno dei modelli di casa SEAT come, invece, era successo per le precedenti Leon e Ateca (entrambe ancora in listino). Dotata di una piattaforma modulare che, sulle versioni più potenti, accoppia alle sospensioni anteriori McPherson un più raffinato Multilink a ruote indipendenti al posteriore (le versioni meno potenti hanno una più semplice barra di torsione a ruote interconnesse).

Con l’arrivo della nuova Formentor a metà 2024, però, sono cambiate alcune motorizzazioni, con il debutto di powertrain rinnovati o completamente nuovi. Alla base dell’offerta c’è la 1.5 TSI, dotata di un quattro cilindri da 150 CV accoppiata al cambio manuale (l’unica a non avere di serie il cambio automatico), alla quale è affiancata la 1.5 Hybrid, la versione Mild Hybrid con cambio automatico DSG. C’è anche il parco ed efficiente 2.0 TDI, il turbodiesel da 150 CV, mentre per la gamma a benzina ci sono tre declinazioni del noto 2.0 TSI.

Il quattro cilindri turbobenzina EA888 è disponibile in versione 4Drive con 204 CV e trazione integrale, VZ a trazione anteriore con potenza di 265 CV e, al top della gamma, c’è la VZ 4Drive, che porta la potenza a 333 CV e offre anche la trazione integrale con modalità Drift. Nel 2026, infine, arriverà anche la VZ5, che segnerà il ritorno del leggendario 5 cilindri di origine Audi da 390 CV anche sotto il cofano del SUV spagnolo. La motorizzazione più interessante è, però, la e-Hybrid, che ha fatto il suo debutto proprio sulla Formentor con il restyling del 2025.

Si tratta di un’evoluzione del sistema ibrido Plug-In del Gruppo Volkswagen, che mantiene il layout visto già nel 2015 con il debutto di questo sistema, ma ne migliora praticamente ogni componente. Sotto il cofano, infatti, arriva il 1.5 TSI a ciclo Miller da 150 o 177 CV a seconda della configurazione, affiancato ad un motore elettrico da 115 CV inserito tra motore e cambio automatico DSG, che mantiene le 6 marce essendo dedicato a questo powertrain. La rivoluzione è a livello della batteria, che passa dai circa 13 kWh di prima ad una capacità decisamente più ampia di 19,7 kWh, ai vertici della categoria.

In più, è cambiata anche la logica di funzionamento del sistema, che non predilige più la marcia “cieca” in elettrico, ma preferisce gestire al meglio l’accoppiata motore termico-elettrico per garantire consumi davvero contenuti anche nelle lunghe tratte autostradali. La versione che ho provato è la 1.5 e-Hybrid “liscia”, con motore 1.5 da 150 CV e 204 CV complessivi, con una coppia totale di 350 Nm. Riguardo all’autonomia, poi, nell’allestimento di prova è omologata per una percorrenza nel ciclo WLTP di 125 km in full electric con una sola ricarica. Le prestazioni, poi, sono decisamente vivaci. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 7,9 secondi, mentre la velocità massima è di 210 km/h (autolimitati).

Prova su strada Cupra Formentor e-Hybrid 2025

Come si guida, quindi, la Cupra Formentor e-Hybrid 2025? Abbiamo già provato questa motorizzazione da 204 CV sulla nuova Volkswagen Golf e-Hybrid e quella da 272 CV sulla stessa Formentor qualche mese fa, ma in questo caso vi do la mia interpretazione di questo sistema davvero riuscito, sviluppata in quasi 2.000 km di test. Questo sistema ibrido spicca fin dai primi km di conoscenza per la collaborazione strettissima che va in atto tra il motore termico e quello elettrico, che più che su altre Plug-In lavorano all’unisono per garantire il massimo in termini di prestazioni o di efficienza a seconda dell’input sul pedale dell’acceleratore.

In città, ad esempio, sia che si utilizzi la modalità Electric del sistema PHEV o si scelga la modalità Ibrida, infatti, la Formentor si sposta principalmente con il motore elettrico, accendendo quello termico solo in caso di richiesta della massima potenza. Anche in questo caso, però, ad eccezione della prima accensione a freddo, appena è finita la richiesta il motore si ammutolisce, lasciando spazio al propulsore elettrico. In ambito urbano, poi, si fa apprezzare lo sterzo, piuttosto leggero nelle modalità più tranquille, mentre la frenata è piuttosto pronta e ben tarata, al contrario di altre applicazioni di questo sistema. Il cambio DSG è molto fluido e ben accoppiato al motore elettrico, mentre le sospensioni sono sempre piuttosto rigide, indipendentemente dal settaggio scelto.

Come su altre VAG, infatti, anche qui ci sono le 15 regolazioni degli ammortizzatori (a mio avviso, un po’ troppe: che differenza c’è tra la posizione 6 e la 7?), e scegliendo il livello più “scarico” il SUV spagnolo è notabilmente più morbido sulle buche, mentre in modalità Cupra o con il valore 15, il più duro, degli ammortizzatori, l’auto saltella tanto anche in autostrada. Fuori città, invece, quando la batteria è carica, l’auto predilige nell’80% delle situazioni il motore elettrico, con la possibilità di selezionare una percentuale minima di batteria da preservare, arrivata la quale l’auto comincia a fare più affidamento sul 1.5 turbo, che nel frattempo si occupa anche di mantenere la carica impostata della batteria.

In autostrada, invece, è dove questo sistema mi ha più stupito. Di solito, infatti, tutte le ibride Plug-In puntano tutto sull’utilizzo indiscriminato della carica della batteria, ottenendo consumi miracolosi che, una volta terminata l’autonomia elettrica, si trasformano in numeri da incubo. In questo caso, invece, anche senza impostare una destinazione sul navigatore il sistema ibrido utilizza la carica della batteria in modo molto differente. Il motore elettrico, infatti, è di continuo supporto a quello termico, e questo aiuto è visibile nel contagiri, con una barra blu che indica la potenza del motore sempre impostata al minimo per supportare il 1.5 TSI. Questo si tramuta in una marcia molto fluida e rilassante, che nonostante le “sole” 6 marce del cambio mantiene bassi i giri motore e quindi la rumorosità, ma ottenendo consumi che, come vedremo tra poco, sono eccezionali.

Una volta scaricata la batteria, l’auto mantiene una piccola parte di batteria per garantire il boost di potenza attivabile schiacciando fino in fondo il pedale dell’acceleratore superando il tasto di kickdown, che dona per qualche secondo tutti i 204 CV di potenza, con l’auto che, sulle lunghe percorrenze autostradali, carica la batteria per mantenere quel “cuscinetto” utile per mantenere la modalità ibrida. In autostrada, ancora, la Formentor è silenziosa e precisa, con solo un po’ di rumore di rotolamento che si fa sentire alle alte velocità, mentre freni, sterzo e comfort sono ottimi. La posizione di guida è alta, è vero, ma è anche piuttosto distesa e sportiva, e fa venire voglia di fare qualche curva a passo spedito.

Una volta arrivati nel misto, la Formentor 2025 ha un rollio davvero contenuto, uno sterzo preciso, diretto e piacevolmente pesante nelle modalità di guida più sportive (anche se, essendo uno sterzo elettrico moderno, non ha tonnellate di feedback da restituire a chi guida) e un motore che, nonostante sia il powertrain ricaricabile meno potente, non fa rimpiangere la versione da 272 CV. La Formentor si muove agile e precisa, con un avantreno che inserisce bene in curva e un posteriore che non si muove, complice anche il peso della batteria da 19,7 kWh proprio appoggiata sull’assale posteriore. Il peso non è così contenuto (siamo a 1.642 kg), ma il sistema frenante combinato tra frenata rigenerativa e quella meccanica dei freni si fa rispettare, anche se quando si spinge il feedback del pedale è un po’ strano.

La componente che, quando si alza il ritmo, rimane indietro è il cambio. Se infatti è piuttosto rapido in salita di marcia, in scalata, quando si frena, il sistema spegne immediatamente il motore elettrico. Utilizzando la modalità S, sebbene manchi il rumore del 1.5 e l’effetto del freno motore, se si entra in sintonia con il sistema non è affatto male. Se si sceglie di utilizzare le palette e cambiare da sé, invece, la risposta cambia parecchio.

Questo sistema, infatti, spegne il motore termico anche se si ha inserita una marcia, facendo arrivare così l’auto in curva magari in seconda marcia ma senza freno motore e con il 1.5 spento. Quando poi si riaccelera, dopo l’abbrivio del motore elettrico si riaccende il motore termico ancora “bloccato” in seconda, che quindi passa da 0 a 4.000/4.500 giri in un attimo, con sensazioni e suoni poco convincenti. Peccato, perché è l’unico limite di un sistema che, per il resto, si sposa molto bene con l’anima sportiva ma versatile della Formentor.

Consumi e autonomia Cupra Formentor e-Hybrid 2025

L’unione tra la Cupra Formentor e il sistema e-Hybrid da i suoi frutti migliori una volta scoperti i consumi. Il numero omologato riguardante l’autonomia in elettrico è eccellente: 125 km WLTP con una ricarica nel ciclo misto. Nelle mie prove, ho sempre superato i 100 km, arrivando a 120 km in statale con limite a 70 km/h: un risultato eccellente per un’auto non proprio piccolissima (è lunga 4,45 metri), con un consumo medio in modalità elettrica pari a circa 17/18 kWh/100 km, che a 80 km/h si attesta su un ottimo valore di 10 km/kWh.

Se però sono capaci tutti ad offrire una grande autonomia con una batteria così grande, è molto più difficile accoppiarla bene al motore elettrico per ottenere dei consumi di carburante bassi in ogni condizione, e Cupra (insieme a VW) è riuscita in questa sfida con numeri davvero convincenti.

A batteria carica, anche in modalità ibrida l’auto predilige il motore elettrico, con consumi che, in un tragitto casa-lavoro, può superare facilmente i 50 km/l. Viaggiando a batteria scarica, invece sono riuscito a percorrere una media tra i 15 e i 18 km/l tra città, autostrada e statale, mentre nel mio classico tragitto di 60 km giornalieri casa-redazione (che, ricordo, è composto da 15% città e 85% statale), sono riuscito a raggiungere, a batteria scarica, oltre i 23/24 km/l. Quando, poi, l’accumulatore è vuoto, grazie alla ricarica rapida in DC a 50 kW è possibile ricaricarla in meno di un’ora dalle colonnine Fast, un bel vantaggio nella vita di tutti i giorni.

Dove mi ha convinto di più, infine, è in autostrada. Con la batteria carica, infatti, il motore termico e quello elettrico collaborano per centinaia di km, andando a scaricare in maniera costante e controllata la batteria e contenendo così i consumi in maniera sorprendente. In un viaggio da Padova a Torino di circa 400 km, ho percorso ben 150 km con meno di metà batteria con un consumo medio di 24 km/l a 130 km/h, consumo che poi è salito a 14 km/l nel restante viaggio, per una media alla fine della prova di 6,0 l/100 km, ovvero 16,7 km/l. Siamo ancora lontani dai 20 km/l a 130 all’ora di un Diesel, ma con un ibrido così si può viaggiare senza spendere tutto in benzina.

Nei miei quasi 1.900 km di prova, il consumo medio (spesso con batteria scarica) è stato di 5,9 l/100 km, ovvero 17 km/l, un ottimo risultato considerando le tante tratte autostradali a batteria scarica effettuate. Questa Cupra Formentor e-Hybrid è una delle ibride ricaricabili più a fuoco che abbia provato. Il sistema e-Hybrid è uno dei migliori sulla piazza, capace di offrire buone prestazioni, un’usabilità a 360 gradi, ottimi consumi e un’usabilità ora ottima anche a batteria scarica. L’auto su cui è montato, poi, è un ottimo prodotto.

La Formentor è un’auto che ora è ancora più matura e completa, capace di convincere alla vista, all’interno e alla guida, con una dinamica del veicolo più simile a quella di una compatta che a quella di un SUV. Il SUV più “hatchback” sul mercato continua a convincere e a farsi desiderare, e con questo ibrido così riuscito può tranquillamente diventare l’auto ricaricabile più ricercata non solo dalle flotte, ma anche dai clienti privati.

Pro e contro Cupra Formentor e-Hybrid 2025

PRO

  • Molto piacevole da guidare, anche tra le curve
  • Sistema ibrido equilibrato, convincente anche a batteria scarica
  • Consumi molto bassi a batteria carica, e contenuti anche allo 0%

CONTRO

  • Cambio automatico non pensato per la guida sportiva
  • Troppi comandi touch
  • Bagagliaio piccolo in versione Plug-In Hybrid

Scheda tecnica Cupra Formentor e-Hybrid 2025

  • Lunghezza 4,45 metri
  • Larghezza 1,84 metri
  • Altezza 1,52 metri
  • Passo 2,68 metri
  • Posti 5
  • Bagagliaio 345/1.400 litri
  • Motore 1.5 quattro cilindri turbobenzina + motore elettrico, Plug-In Hybrid
  • Potenza motore termico 150 CV a 5.000-6.000 giri
  • Coppia motore termico 250 Nm
  • Potenza motore elettrico 115 CV
  • Potenza combinata 204 CV
  • Coppia combinata 350 Nm a 1.500-4.000 giri
  • Cambio automatico doppia frizione a 6 marce
  • Trazione anteriore
  • Sospensioni anteriori McPherson a ruote indipendenti
  • Sospensioni posteriori Multilink a ruote indipendenti
  • Batteria agli ioni di litio da 19,7 kWh
  • Peso in ordine di marcia 1.642 kg
  • Pneumatici di serie Bridgestone Turanza T005 245/50 R19
  • Accelerazione 0-100 km/h in 7,9 secondi
  • Velocità massima 210 km/h
  • Consumo medio nel ciclo misto WLTP 250 km/l
  • Autonomia in modalità elettrica nel ciclo misto WLTP 125 km
  • Capacità del serbatoio 40 litri
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