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Prova BYD Seal U DM-i: ecco come va davvero la ibrida plug-in 4×4 

Tempo di lettura: 7 minuti

Abbiamo imparato a conoscerla già negli scorsi mesi la BYD Seal U DM-i, la variante ibrida plug-in del SUV prodotto dal colosso cinese Build Your Dreams. Protagonista di una vasta campagna pubblicitaria in queste settimane, difficilmente sarà questa la prima volta che la incontrate, la Seal U DM-i è un SUV da scoprire e da analizzare specie per quanto riguarda i suoi consumi.

La sigla “DM” significa “Dual Mode” e indica la combinazione tra alimentazione elettrica e motore termico, unendo trazione elettrica e tradizionale, ma non chiamatela propriamente Plug-in.

Vi raccontiamo quanto costa, com’è fatta e come va la Seal U DM-i in questa nuova prova su strada.

Prezzi e allestimenti BYD Seal U DM-i: si parte da 39.800 euro con super garanzia

byd seal u dm-i

Seal U DM-i è disponibile in cinque colori: Snow White (come l’esemplare della nostra prova), Delan Black, Time Grey, Tian Qing (Blue) e Boundless Cloud.

La Seal U DM-i offre una dotazione di serie particolarmente ricca e include airbag a tendina con possibilità di disattivazione per il passeggero, sistema antifurto e un sensore per il rilevamento della stanchezza del conducente. Non mancano le barre sul tetto, il sistema keyless per accesso e avvio senza chiave, e il climatizzatore automatico bizona. La guida è resa più sicura e confortevole grazie al cruise control adattivo, ai fari Full LED con abbaglianti automatici, alla frenata automatica d’emergenza e al monitoraggio degli angoli ciechi. La vettura offre anche un navigatore integrato, un portellone elettrico, e la radio digitale DAB.

A bordo troviamo sedili anteriori regolabili elettricamente (in altezza solo passeggero), ventilati e riscaldabili, con il sedile posteriore abbattibile in modo frazionato attraverso una cordicella. C’è anche la chicca del volante riscaldabile. Completano la dotazione i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il sistema di mantenimento della corsia, la telecamera a 360°, un generoso tetto panoramico apribile, la vernice metallizzata e i vetri posteriori oscurati. Per l’allestimento Design (del nostro test) ci sono le quattro ruote motrici e l’head-up display.

Il listino prezzi della BYD Seal U DM-i è molto semplice: 39.800 euro per la Seal U DM-i Boost e 47.800 euro per la Design AWD.

La BYD Seal U DM-i è offerta con una garanzia completa del costruttore di 6 anni/150.000 km, una garanzia di 8 anni/200.000 km sulla batteria (fino al 70% della capacità originale) e una garanzia di 8 anni/150.000 km sul motore elettrico.

La BYD Seal U DM-i vince a mani basse il confronto in termini di qualità/prezzo con le concorrenti. Servono infatti 57.200 euro per una Renault Rafale 4×4 plug-in da 300 CV, 59.100 euro per una Toyota Rav 4 AWD Phev da 306 CV e 63.035 euro per la Mazda CX-60 PHEV AWD da 327 CV.

Alla guida della BYD Seal U DM-i: tanto comfort e autonomia di oltre 1000 km grazie al sistema super-ibrido 

A prima vista la BYD potrebbe sembrare una classica plug-in hybrid, ma questa Seal U DM-i si distingue per alcune caratteristiche delle altre plug-in presenti sul mercato. Nella versione Design, quella da noi provata, il veicolo è dotato di due motori elettrici, uno sull’asse anteriore da 150 kW e uno su quello posteriore da 120 kW, che la rendono una vettura a trazione integrale, con modalità specifiche per neve, sabbia e fango.

A completare il sistema c’è un motore termico da 1.5 litri che eroga 128 CV. La batteria per la trazione elettrica è particolarmente generosa, con una capacità di 18,3 kWh, mediamente al di sopra della media delle plug-in tradizionali. Tuttavia, ciò che distingue la Seal U DM-i è la gestione della trazione: il sistema privilegia l’alimentazione elettrica, mentre il motore termico, pur potendo contribuire alla trazione in caso di necessità, opera principalmente come generatore (range extender) per ricaricare la batteria e alimentare i motori elettrici, soprattutto a velocità moderate. Sopra i 100 km/h, il motore termico si attiva maggiormente, rendendo l’auto una combinazione a tre motori con una potenza complessiva di 319 CV e una coppia di 550 Nm.

posteriore byd seal u dm-i

Quello che abbiamo apprezzato guidandola è che è possibile scegliere il livello minimo di carica della batteria tra il 25% e il 70%. Quando la carica scende sotto il livello selezionato, l’auto passa automaticamente alla modalità ibrida, utilizzando il motore termico per ricaricare la batteria. Questo approccio permette al motore a combustione di lavorare nel range di massima efficienza, mantenendo la batteria pronta all’uso e garantendo consumi ottimizzati.

I motori elettrici, invece, restano più efficaci nei percorsi urbani o a velocità contenute. L’autonomia in modalità puramente elettrica non si basa sull’intera capacità della batteria, ma sul livello minimo selezionato: con il 25% (default), l’autonomia dichiarata è di 70 km, valore che abbiamo verificato durante il nostro test andando anche oltre i 70 km dichiarati dalla casa restando in ambito urbano. Complessivamente, considerando anche il serbatoio di benzina, l’autonomia del veicolo supera i 1000 km, offrendo un’efficace combinazione tra i vantaggi del motore elettrico e quelli del termico.

Nonostante le sue qualità, emergono alcuni limiti che incidono sull’esperienza complessiva. Ad esempio, la frenata rigenerativa offre solo due livelli di intensità e, anche nel livello più elevato, risulta poco incisiva, non permettendo la guida in modalità “one pedal” e probabilmente penalizzando l’efficienza complessiva. BYD dichiara consumi di 23,5 kWh/100 km nel ciclo combinato e di 16,1 kWh/100 km in ambito urbano. Un altro aspetto migliorabile riguarda la modulazione del pedale del freno: la corsa è lunga e richiede una pressione maggiore di quanto ci si aspetterebbe, soprattutto nelle frenate improvvise. Anche lo sterzo, seppur leggero e pratico in manovra, è poco preciso e reattivo quando si affrontano le curve con maggiore decisione, rendendo la dinamica di guida meno coinvolgente.

cerchi byd seal u dm-i

Dettagli che fanno la differenza

Altro aspetto che denota la qualità del modello: la presenza dei prigionieri con dado al posto dei soliti bulloni per fissare gli pneumatici. Un dettaglio presente solo su modelli di alta fascia.

Sul fronte del comfort, il motore termico da 1.5 si integra con discrezione, risultando silenzioso anche ad alti regimi e riducendo il tipico “effetto scooter” delle trasmissioni CVT. Inoltre, le sospensioni, tarate in modo morbido, assorbono efficacemente buche e asperità del manto stradale, garantendo un’elevata comodità anche su fondi sconnessi. Tuttavia, questa morbidezza delle sospensioni penalizza la stabilità nelle curve, dove l’auto tende a oscillare leggermente, complice anche il peso di 1.940 kg a vuoto. Nonostante ciò, i 218 CV disponibili con batteria carica offrono una spinta soddisfacente, adeguata alla stazza del veicolo.

Sì, ma quanto consuma il super-ibrido BYD?

byd seal u dm-i

In autostrada, la Seal U DM-i si comporta bene: fino ai 130 km/h i fruscii aerodinamici sono contenuti. La guida semiautonoma di livello 2 funziona in modo convincente nella regolazione automatica della velocità in base al traffico, mentre il mantenimento di corsia potrebbe essere più fluido. Durante il nostro test su percorsi extraurbani e autostradali, senza ricaricare la batteria via cavo, abbiamo registrato un consumo di circa 15 km/l.

Infine un funzione simpatica è il Vehicle-to-Load, che permette di utilizzare la presa di ricarica del veicolo per alimentare dispositivi esterni, come sistemi audio, lampade o router, rendendo il veicolo utile per picnic o situazioni di emergenza.

In sintesi la BYD Seal U DM-i è tecnicamente una vettura Plug-in con un sistema molto evoluto ed efficiente. Per chi affronta quotidianamente un tragitto urbano ed ha la possibilità di ricaricare a casa potrà riscontrare un ampio beneficio in termini di risparmio economico, mentre chi fa più tratti autostradali rimarrà comunque soddisfatto dai consumi in linea con la media delle concorrenti. A bordo tanta tecnologia e comfort per tutti gli accupanti fanno dimenticare una dinamica di guida soft, ma d’altronde chi cerca questa tipologia di auto non è alla ricerca della performance assoluta. Mettendo sulla bilancia poi il prezzo dell’auto e la possibilità di avere anche le quattro ruote motrici la Seal U DM-i è una delle poche auto davvero interessanti e convenienti uscite nel 2024.

Dimensioni e interni BYD Seal U DM-i: look gradevole e tanto spazio a bordo

dimensioni byd seal u dm-i

Gli interni di questa BYD Seal ci sono piaciuti molto. Ben assemblati e molto rifiniti con plastiche morbide e pelle di alta qualità. La sensazione a bordo della vettura è premium, anzi più premium anche di alcuni interni di marchi che si definiscono premium level. Ci sono alcuni dettagli molto curati tra cui la leva del cambio rifinita come fosse un cristallo trasparente. Comodi i sedili riscaldati e ventilati di serie, manca la regolazione lombare.

Anche il volante è riscaldabile, ma se per i sedili è molto facile azionare il sistema attraverso un tasto posto sul monitor centrale, per il volante trovare il comando attraverso i menù è un pò più macchinoso.

Abbiamo particolarmente apprezzato alcuni dettagli tra cui le doppie guarnizioni alle portiere e dei gommini intorno alla base della cintura di sicurezza per evitare fastidiosi ticchettii interni durante la marcia.

interni byd seal u dm-i

Tra le caratteristiche principali spiccano la connettività e il sistema di infotainment di ultima generazione, accessibile anche da remoto grazie all’App BYD dedicata per smartphone. Il cuore tecnologico dell’abitacolo è l’Intelligent Cockpit System, dominato dell’ormai iconico schermo rotante BYD da 15,6 pollici, affiancato dal display digitale LCD da 12,3 pollici posizionato nel quadro strumenti per il conducente.

L’esperienza di bordo è personalizzabile grazie alla connessione 4G, alla navigazione integrata con Spotify e HERE Maps, alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, e al controllo vocale intelligente attivabile tramite il comando “Hi BYD”. Il sistema garantisce prestazioni sempre al passo coi tempi grazie agli aggiornamenti software Over The Air.

Importante scaricare l’app, vi aiuterà nella vita quotidiana

tasti volante byd seal u dm-i

La connettività della Seal U DM-i fa un ulteriore salto in avanti, permettendo il controllo remoto di numerose funzioni del veicolo tramite l’app BYD su smartphone o altri dispositivi mobili. L’app è facile ed intuitiva. Tra le operazioni gestibili a distanza ci sono il blocco e sblocco delle portiere, la chiusura dei finestrini, e l’attivazione di climatizzatore, riscaldamento e ventilazione dei sedili, luci e clacson. È inoltre possibile monitorare l’autonomia residua e programmare i tempi di ricarica. Grazie alla tecnologia NFC, lo smartphone può infine trasformarsi in una chiave digitale per aprire e avviare l’auto con un semplice tocco.

I passeggeri che siedono sul divano posteriore stanno davvero comodi e lo spazio non manca. Si sta comodi anche in 3 e ci sono due utili porte USB. L’inclinazione del divanetto (frazionato) è possibile attraverso un laccetto. In BYD hanno pensato al comfort di tutti gli occupanti, ma hanno sacrificato leggermente lo spazio del bagagliaio con solo 425 litri che diventano 1440 litri abbattendo i sedili. Per fare un confronto tra concorrenti, la Renault Rafale ha 44 litri in più e la Toyota RAV4 ben 95 litri in più. Se la panchetta posteriore fosse stata scorrevole sarebbe stato davvero un must, un consiglio per il prossimo restyling.

In compenso è ampia e comoda la bocca del bagagliaio, anche se la soglia di carico è un pò alta. 

Collaudatore

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Autore

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