Con la Terramar, presentata alla fine dell'estate 2024, Cupraha introdotto un SUV sportivo che, prima di tutto, non vuole rubare lo scettro di prima della classe alla Formentor, bensì affiancarla con la sua maggiore spaziosità e con il suo approccio, molto concreto, all'elettrificazione.
Progettata a Barcellona e prodotta nello stabilimento Audi di Györ, in Ungheria (dove nascerà anche la nuova Q3: qui le prime foto), la Terramar si inserisce nel segmento più dinamico del mercato europeo con una proposta che non passa inosservata. In particolare, la versione e-Hybrid promette emozioni da VZ senza sacrificare l’anima green. Il Diesel? Non segnalato, ma sono bastati pochi chilometri seduti al posto guida per capire come il caro e vecchio motore a gasolio, almeno in questo caso, non ci è mancato affatto.
Prima di entrare nel dettaglio delle nuove motorizzazioni, è interessante dare uno sguardo ai numeri del marchio spagnolo: a meno di sette anni dalla sua nascita, Cupra ha già superato le 800.000 auto vendute (60.100 solo in Italia), registrando un record di 248.100 unità nel 2024. Uno dei principali punti di forza del brand di Barcellona è senza dubbio l’età media della sua clientela, sensibilmente più giovane rispetto a quella di altri marchi: se nel segmento C-SUV si parla di circa 56 anni, l’acquirente tipo di una Cupra ne ha in media 41, che scendono a 33 per la Leon.
Ora, però, ci concentriamo sull'ultima arrivata, la Terramar, provata nell'interessante versione e-Hybrid che, come suggerito dal titolo, non fa affatto rimpiangere il Diesel specie quando si guarda ai consumi.
Prezzi Cupra Terramar e-Hybrid: differenze tra ibridi e turbo benzina
Il listino della Cupra Terramar, C-SUV che affianca ma non cannibalizza la Formentor nella gamma Cupra (oggi forte di 7 modelli, in arrivo l'ottavo con la piccola elettrica Raval) parte da 43.650 euro, cifra necessaria per portarsi a casa il motore d'ingresso in allestimento base che consiste nel 1.5 Hybrid DSG da 150 CV, già equipaggiato con la tecnologia Mild Hybrid. L'e-Hybrid, il motore ibrido plug-in oggetto di questo primo contatto, parte da 48.700 euro nella versione da 204 CV e arriva a 51.000 euro optando per il più ricco allestimento Impulse. Le VZ costano 56.250 euro (e-Hybrid 272 CV) e 54.700 euro (2.0 TSI 265 CV). Non fatevi impressionare dal prezzo, perché Cupra è molto aggressiva sulle promozioni: sul sito ufficiale trovate tutti i dettagli aggiornati.
Terramar è disponibile in tre allestimenti, che offrono livelli crescenti di dotazioni e personalizzazioni. Ecco una panoramica delle principali distinzioni tra l'entry-level (denominata semplicemente "Terramar"), la Impulse e la VZ:
La dotazione base della Terramar
Questo è l'allestimento di base, ma offre comunque una dotazione di serie già completa e orientata alla sportività e alla tecnologia, in linea con la filosofia CUPRA. Tra le caratteristiche standard si trovano:
Esterni: Cerchi in lega da 18" "Atomic", fari Full LED anteriori con firma luminosa triangolare, fari fendinebbia con funzione cornering, illuminazione posteriore Full LED con logo illuminato.
Interni: CUPRA Virtual Cockpit da 10,25", sistema di infotainment con display touch da 12,9" (include 6 altoparlanti e riconoscimento vocale), Full Link wireless (Apple CarPlay e Android Auto), 4 porte USB tipo C (2 anteriori, 2 posteriori solo per ricarica), climatronic (tri-zona per e-Hybrid), inserti decorativi Tech Copper, cielo abitacolo nero, pedaliera con inserti metallici, illuminazione interna.
Tecnologia e Sicurezza:Keyless Go (avviamento senza chiave), Drive Profile, freno di stazionamento elettrico, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, videocamera posteriore, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, Front Assist (sistema di frenata di emergenza con rilevamento pedoni e ciclisti), Traffic Sign Recognition (riconoscimento segnali stradali), sistema per la chiamata di emergenza e-Call, volante multifunzione racing in pelle con leve del cambio integrate e pulsanti di avviamento e selezione modalità di guida.
La dotazione della Terramar Impulse
L'allestimento Impulse è una versione speciale, pensata per il mercato italiano, che si posiziona al di sopra dell'entry-level aggiungendo dotazioni esclusive e solitamente disponibili a richiesta, offrendo un vantaggio cliente significativo. Le principali aggiunte rispetto alla Terramar di base includono:
Esterni:Cerchi in lega da 20" machined HADRON Sport (Black Matt/Silver), fari anteriori LED Matrix con "welcome ceremony" (animazione luminosa all'apertura), vetri posteriori oscurati, battitacco anteriori illuminati.
Interni:Illuminazione ambientale Smart Wraparound con funzione Smart Light su dashboard e pannelli porta, ambient light immersiva con pannelli porta illuminati, sedili anteriori avvolgenti in Dinamica Black Soul con dettagli in similpelle (regolabili elettricamente e riscaldabili, con funzione memoria su lato guida).
Tecnologia e Comfort: Keyless Advanced (sistema di accesso senza chiave), portellone elettrico con sistema "handsfree", funzione di riscaldamento del volante, Adaptive Cruise Control (ACC) con funzione predittiva.
La dotazione della Terramar VZ, la top di gamma
La versione VZ rappresenta il top di gamma, offrendo le massime prestazioni e una dotazione ancora più ricca, con un'attenzione particolare al dinamismo e alle finiture di lusso. Le aggiunte rispetto agli allestimenti precedenti includono:
Performance: Dynamic Chassis Control (DCC Sport) per una regolazione adattiva dell'assetto, garantendo prestazioni e dinamismo elevati (spesso abbinato a motorizzazioni più potenti, come l'e-Hybrid da 272 CV o il 2.0 TSI da 265 CV).
Esterni: Cerchi in lega da 20" specifici per la versione VZ (ad esempio, Hadron Copper o Vortex Sport Black).
Interni: Possibilità di interni "High Canyon" (disponibili a richiesta), in aggiunta alle dotazioni già presenti sull'allestimento Impulse.
Tecnologia: Include il sistema di navigazione e l'Head-up display con realtà aumentata.
Dimensioni e design: grinta da sportiva, non è tanto più grande di una Formentor
Con i suoi 4,52 metri di lunghezza, 1,86 metri di larghezza e 1,58 metri di altezza, la CUPRA Terramar si posiziona nella fascia media dei SUV, ma si distingue per un look deciso: il frontale “shark nose”, la firma luminosa a tre triangoli e l’estrattore posteriore le conferiscono una personalità distintiva. Disponibile anche in finiture opache come l’Enceladus Grey Matt, la Terramar sfoggia cerchi da 18" a 20", a seconda della motorizzazione.
Interni: sportività digitale, ma occhio al bagagliaio
L’abitacolo, fortemente driver-oriented, è dominato da un infotainment da 12,9”, un virtual cockpit da 10,25” e da sedili sportivi avvolgenti. La console centrale presenta una spina dorsale 3D scolpita, simbolo del linguaggio estetico Cupra. Il comfort è valorizzato da materiali sostenibili: tessuti Seaqual Yarn plastica marina riciclata, Dinamica con poliestere riciclato e pelli conciate con processi vegetali.
Ottima anche la praticità, con sedili posteriori scorrevoli e bagagliaio che, però, cambia a seconda della motorizzazione. Sì perchè la e-Hybrid, a causa del posizionamento della batteria sotto il divanetto e il doveroso spostamento del serbatoio (da 45 litri, contro i 60 litri del 2.0 TSI), ha comportato una riduzione notevole della capacità. Vediamo il confronto:
2.0 TSI: 540-642 litri
1.5 Hybrid (MHEV): 540-642 litri
1.5 e-Hybrid (PHEV): 400-490 litri
A diretto confronto con la Formentor, che è lunga 4,45 metri, la seconda fila non è scorrevole e dove è disponibile anche il motore 2.0 TDI, avviene esattamente la stessa cosa e proprio qui si apprezza lo spazio maggiore disponibile sulla Terramar, che è effettivamente più spaziosa sia nelle sedute sia nel vano posteriore. La Formentor e-Hybrid ha un bagagliaio relativamente piccolo, con "solo" 345 litri. Ecco i dati completi:
1.5 TSI (manuale): 450 litri
2.0 TSI 204 CV: 450 litri
2.0 TSI 265 CV: 450 litri
2.0 TSI 333 CV: 450 litri
2.0 TDI: 450 litri
1.5 Hybrid: 450 litri
1.5 e-Hybrid: 345 litri
Motori e prestazioni: doppia anima plug-in
Pierantonio Vianello, direttore di Cupra Italia, ci illustra le caratteristiche del nuovo sistema e-Hybrid
Il cuore della prova è il sistema e-Hybrid, disponibile in due configurazioni:
204 CV (150 kW)
272 CV (200 kW) nella versione VZ, per chi cerca il massimo delle performance
Entrambe le varianti combinano un 1.5 TSI turbo benzinaa ciclo Miller (150 o 177 CV) che sostituisce il vecchio 1.4 con un motore elettrico da 116 CV (prima erano 109) alimentato da una batteria da 19,7 kWh netti, che garantisce oltre 100 km in elettrico (fino a 121 km WLTP). Ciclo Miller significa essenzialmente rendimento più alto a tutti i regimi coadiuvato da una turbina a geometria variabile. Sulla batteria vale la pena spendere una parola in più perchè 125 km sono il frutto di un aumento considerevole della capacità, che sulla vecchia generazione degli ibridi plug-in del Gruppo Volkswagen contava su una capacità di soli 10,6 kWh.
La ricarica avviene in 2 ore e 30 minuti con wallbox da 11 kW oppure in 26 minuti (10-80%) con DC fino a 50 kW. Proprio questo è il dato che fa riflettere: pur non avendo avuto modo di caricare durante la presentazione, rispetto alla vecchia generazione di auto plug-in che imponevano soste estremamente lunghe, qui anche i viaggi su più tappe, perdendo meno tappe possibile e potendo viaggiare sempre al massimo dell'efficienza del sistema, non sono più un'utopia.
La versione da 272 CV accelera da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, mantenendo però una guida raffinata grazie a sospensioni sportive, DCC (controllo dinamico dell’assetto), freni Akebono optional e trazione integrale 4Drive per un grip distintivo.
Alla guida della Terramar e-Hybrid 272 CV: tanta grinta ma anche tanto confort. Peccato il sound artificiale, ma si può togliere
In un sistema ibrido come quello della nuova Cupra Terramar, la batteria gioca un ruolo cruciale. Rispetto alla generazione precedente, la capacità netta è cresciuta fino a 19,7 kWh, senza però aumentare peso e dimensioni: merito delle nuove celle, in grado di immagazzinare il 50% di energia in più. Questo si traduce in un’autonomia in modalità elettrica che, secondo il ciclo WLTP, può arrivare fino a 125 km. A contribuire è anche il sistema di recupero dell’energia, derivato dai modelli elettrici del gruppo, che gestisce tutte le decelerazioni leggere senza ricorrere all’impianto frenante tradizionale. Acceso il quadro, a batteria non completamente piena, leggere comunque un confortante dato appena superiore ai 100 km già ti mette di buon umore prima ancora di iniziare il viaggio.
Le logiche di funzionamento del powertrain sono orientate a favorire sempre l’utilizzo della modalità elettrica, infatti l'auto si avvia sempre in elettrico e bisogna adoperarsi per spostare la modalità in ibrido, questione di poco. Scegliendo l'ibrido, si può anche scegliere di preservare la batteria ma non di caricarla come avviene in altri ibridi: a domanda diretta, ci è stato detto che solo attivando la navigazione proprietaria (quindi non con mirroring) il sistema è in grado di gestire autonomamente l'energia specie se considera l'arrivo in una città dove una scorta di batteria potrebbe davvero fare al caso utile.
In modalità EV, la Terramar può raggiungere i 140 km/h in modalità EV: se la batteria è sufficientemente carica, l’auto si comporta a tutti gli effetti come una full electric anche in autostrada, ma pur non avendola provata in queste condizioni è giusto pensare che l'autonomia si riduca parecchio. Anche la ricarica in corrente alternata è stata migliorata: il nuovo pacco batterie supporta fino a 11 kW, contro i 3,7 kW di prima, ma è soprattutto la possibilità di caricare fino a 50 kW in DC che è davvero la svolta: servirebbe un test drive più approfondito, magari con un viaggio a tappe, per capire come le plug-in con questa tecnologia, che avantaggia i marchi Volkswagen rispetto ai concorrenti, oggi stiano diventando le auto giuste per questa fase di transizione.
Anche una volta esaurita la carica elettrica, la Terramar continua a offrire ottime prestazioni in termini di efficienza, con consumi superiori ai 20 km/l, valori in linea con quelli delle migliori full hybrid. Dal punto di vista dinamico, la guida risulta piacevole grazie a un buon livello di insonorizzazione e a un comportamento stradale equilibrato. Tuttavia, i 1.900 kg di peso si fanno sentire nelle manovre più rapide.
L’assetto a regolazione elettronica contribuisce a migliorare la stabilità e il comfort, ma la vocazione del modello rimane turistica. In quest’ottica, l’abitacolo si dimostra spazioso per quattro adulti e comunque comodo per cinque, mentre evidenzio in chiusura che il bagagliaio perde tanto con 490 litri (facendo scorrere avanti la seconda fila) che diventano pochi se la famiglia è numerosa o se si caricano parecchie borse o valigie anche per una vacanza in coppia. Vero è che, abbattendo i sedili, lo spazio interno risolve la questione.