La 911 è l’icona di casa Porsche e dal 1963, anno in cui è nata, la vettura si è evoluta senza mai tradire forme e la caratteristica meccanica che la rende unica. Quest’ultima generazione di Porsche 911 effettua un passaggio epocale: il tradizionale boxer aspirato lascia spazio al propulsore sei cilindri turbo. Cambia tutto? Non è più la Porsche “di una volta”?
Noi abbiamo testato a fondo la vettura per scoprirlo e per mettere a nudo tutti i cambiamenti del nuovo modello. Ecco la nostra prova su strada della Porsche 911 Carrera 4S.
Silhouette inconfondibile dal 1963
Nessuno stravolgimento estetico ha coinvolto i tratti della nuova Porsche 911, bensì diverse piccole modifiche hanno “rinfrescato” la vettura, sia dal punto di vista tecnologico sia estetico. Il muso più appuntito accentua ulteriormente la dinamica tipica di Porsche della parte anteriore. Ispirato all’ala di un aereo, il profilo dello spoiler anteriore si estende per tutta la larghezza della vettura. I marcati profili luminosi mettono in risalto le nuove alette nelle prese d’aria; la 911 Carrera è la prima Porsche dopo la 918 Spyder a disporre di queste componenti di aerodinamica adattiva. I fari ulteriormente sviluppati attirano maggiormente l’attenzione sulla 911 Carrera. Il nostro esemplare era dotato di fari full LED, incluso il Porsche Dynamic Light System Plus (optional da 2.659) che offre 2 funzioni supplementari: le luci abbaglianti dinamiche, attive a partire da 65 km/h, e il riconoscimento dei veicoli provenienti dalla direzione opposta e di quelli che vi precedono.
Il look della nostra Porsche 911 è impreziosito dal colore Blu graffite metallizzato (optional da 1.207 euro), con la novità più evidente nella vista laterale: la portiera senza maniglie che Porsche ha appositamente sviluppato, dotando quest’ultima di un’impugnatura integrata. Infine, la sottile striscia LED che congiunge i proiettori posteriori, esclusiva delle versioni 4S, mette in evidenza l’ampio posteriore della 911 creando allo stesso tempo una firma luminosa che già da lontano è immediatamente riconoscibile. Completano elegantemente la vettura i cerchi da 20″ Carrera Classic (optional da 1.464 euro).
All’interno, le pelli e gli assemblaggi confermano la tradizione di alta qualità della casa di Zuffenhausen e, unitamente al pacchetto opzionale Sport Chrono (2.135 euro), la 911 Carrera dispone per la prima volta di un interruttore di modalità integrato nel volante, un discendente dell’interruttore di modalità ibrida della 918 Spyder, che ha permesso di rendere la consolle centrale meno affollata di pulsanti. L’interruttore di modalità è composto da un anello girevole su quattro posizioni per i programmi di guida “Normale”, “Sport”, “Sport Plus” e “Individual”. Altra novità degli interni è rappresentata dal nuovo Porsche Communication Management (PCM) con touchscreen di ultima generazione, semplice da usare come uno smartphone e capace di offrire nuove funzioni di Porsche Car Connect: fra l’altro informazioni sul traffico in tempo reale, Google Earth e Google Street View. Il sistema è completato da app dedicate ed offre anche la possibilità di collegare altri dispositivi attraverso la rete wireless. Per quanto riguarda l’abitabilità, i sedili posteriori sono piuttosto risicati, utili principalmente per il trasporto di bambini.
Alla guida: cambia il propulsore, ma la grinta è quella di sempre
Il cuore pulsante della nostra 911 Carrera è il nuovo 3.0 biTurbo da 420 CV trattandosi della versione S in grado di un’accelerazione 0-100 km/h in 4.2 secondi (4.0 s in modalità Sport Plus) e di una velocità massima 301 km/h. Completano il quadro, la trazione integrale permanente ora a comando elettro-idraulico e il cambio PDK (3.599 euro) che dispone ora di un volano a doppia massa con pendolo a forza centrifuga, un disinserimento intelligente della spinta e marce virtuali. Il nuovo PDK è così ancora più sportivo ed efficiente.
Seduti al posto di guida è molto semplice sentirsi a proprio agio ed ogni comando è ben posizionato e facilmente raggiungibile. La seduta è molto bassa con il volante – dal diametro ridotto – posizionato quasi in verticale trasmettendo immediatamente l’impostazione racing della vettura, alimentata anche dal fatto che il pedale dell’acceleratore è incernierato in basso.
Girata la chiave non restiamo delusi dal rombo del propulsore che resta sempre fedele alla timbrica Porsche. Tanta la coppia che regala questo sei cilindri con ben 500 Nm; la spinta è potente e il classico soffio dei motori turbo non si percepisce quasi se non ad andature modeste. Il nuovo boxer turbo è in grado di spingere davvero forte essendo allo stesso tempo elastico e grintoso ad ogni regime. Inoltre, è disponibile per la prima volta a richiesta (2.305 euro) lo sterzo attivo sull’asse posteriore. A velocità superiori a 80 km/h la 911 grazie alla sterzata nella stessa direzione delle ruote anteriori e posteriori acquista una sensibilità nettamente superiore, mentre a velocità inferiori a 50 km/h migliora l’agilità grazie alla sterzata in direzione opposta. Lo sterzo attivo sull’asse posteriore convince anche nel traffico cittadino, grazie a una maggiore maneggevolezza dovuta al raggio di curvatura ridotto di 0,4 m. Oltre alla grande capacità di adattamento lo sterzo risulta sempre preciso, progressivo e pronto, proprio come dovrebbe essere su vetture di questo calibro.
Veramente interessante la possibilità di premere il tasto centrale Sport Response del selettore di guida che permette alla 911 Carrera 4S di sprigionare tutta la sua potenza per 20 secondi, con una pressione di 1.1 bar, ottenuta dal blocco della wastegate. In Sport, invece, il sound è più esuberante che mai, grazie anche al cosiddetto backfire in rilascio e al massimo del “ruggito” in apertura.
Guidare in Sport Plus è un gran piacere, con le “antenne” della 911 che sono sempre sull’attenti. In questa modalità acceleratore, cambio e sterzo reagiscono al minimo input, mentre, tramite il PSM, regolabile in tre settaggi, garantisce una scelta utile per ogni situazione di guida. Il primo lascia corregge bene ogni errore del guidatore, il secondo lascia le briglie un po’ più sciolte e permette di divertirsi ai massimi livelli, mentre il terzo, con i controlli totalmente disinseriti è sconsigliato a chi non ha notevoli capacità di guida, poiché la trazione è sì immensa, ma quando l’aderenza vi lascia, lo fa in modo improvviso, proprio come in un’auto da corsa.
Nel complesso l’auto è veloce, può contare su infaticabili freni con spazi di arresto rilevanti e le quattro ruote sterzanti aumentano gli standard già alti di guida di questa Porsche 911 Carrera. A tutto questo si aggiunge anche che l’auto del nostro test è una cabriolet. Così la 911, attraverso la pressione di un tasto abbatte velocemente la capote in tela che viene sistemata dietro i sedili posteriori, è in grado di regalare anche il piacere della guida en plein air.
Prezzo e concorrenti
Il prezzo di accesso alla Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet è di 135.864 euro che nel caso del nostro esemplare con tutti gli optional presenti arriva a 164.76 euro. Tra gli optional più costosi: il cambio PDK, il rivestimento in pelle nera (3.464 euro), i Sedili sportivi adattivi plus (regolabili elettricamente a 18 vie) con pacchetto memory (3.355 euro), l’Adaptive cruise control con Porsche Active Safe (2.257 euro).
Le concorrenti sono la F-Type Convertible, la Maserati Gran Cabrio e L’Aston Martin V8 Vantage Roadster, la Mercedes-AMG GT, la Nissan GT-R; quest’ultime non dispongono della versione cabrio a listino.