Con la notorietà nazionale di “Fleximan”, uomo salito alle cronache per la sua personale crociata contro gli autovelox della provincia di Rovigo, “tagliando” con il flessibile i principali velox del Polesine, ci è venuta in mente una domanda: cosa succede se si distrugge un autovelox? A rispondere a questa nostra curiosità è stato Angelo Greco, “l’avvocato dei social”.
L’avvocato cosentino, diventato virale sui social dove conta 415.000 follower su Instagram e 935.000 su TikTok e divulgatore con il suo sito laleggepertutti.it, ha infatti pubblicato un video sulle sue piattaforme che risponde proprio a questa domanda, facendoci scoprire l’assurdo Paradosso dell’Autovelox. Ma è davvero così?
Cos’è il Paradosso dell’Autovelox e che cosa dice il Codice della Strada
Secondo Greco, infatti, conviene incredibilmente distruggere un autovelox piuttosto che pagare una multa per eccesso di velocità. A dirlo, ovviamente, non è l’avvocato e divulgatore calabrese, ma è il Codice della Strada, che dispone tutte le responsabilità legali e le contravvenzioni in caso di infrazioni.
Nello specifico, come spiega Greco nel suo video, come ben sappiamo essere beccati in eccesso di velocità da un autovelox ha un costo. Se si supera il limite di velocità di 10 km/h, la multa più lieve che si può ricevere ammonta a 169 euro, mentre se si esagera e l’infrazione è compresa tra i 40 e i 60 km/h la contravvenzione può andare dai 569 ai 2.127 euro, oltre alla conseguente sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Secondo invece qualcuno consapevole di aver preso una multa scendesse dalla sua auto o dalla sua moto, prendesse un corpo contundente e decidesse di distruggere la telecamera, la sanzione sarebbe decisamente più lieve. Greco cita una sentenza del 2006 del Tribunale di Firenze, che disponeva come distruggere un autovelox non è considerato un reato di danneggiamento.
Distruggere o rendere inutilizzabile un sistema di controllo della velocità è invero una violazione dell’Articolo 15 del Codice della Strada, che vieta, tra le altre cose, di “danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale ed ogni altro manufatto ad essa attinente”.
Tra i “manufatti”, seguendo questa sentenza del Tribunale, sono inclusi proprio gli autovelox. La multa? Decisamente inferiore a quella minima per il superamento del limite di massimo 10 km/h. Secondo l’Articolo 15, infatti, “Chiunque danneggia opere o piantagioni, sposta, rimuove o imbratta la segnaletica stradale, sparge fango o detriti sulla strada, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 169“, e non è prevista la decurtazione dei punti.
È davvero così? Quello che conta è la differenza tra danneggiamento volontario e involontario, e il costo del ripristino
Il contenuto creato da Greco è piacevole e convincente, ma è davvero così? In realtà, andando più a fondo dell’Articolo 15 del C.d.S., che chiarisce come “Si applica il presente articolo se derivante da comportamento colposo, come nel caso di incidente stradale, mentre se è di natura dolosa, cioè derivante da atto di vandalismo, si applica il codice penale.”. Quindi, il Paradosso dell’Autovelox è valido quando il danneggiamento tale da impedire la mancata funzionalità dell’oggetto è involontaria, causata da un incidente stradale o da una manovra sbagliata del conducente.
In poche parole, se si sbanda o si sbaglia una manovra di parcheggio si tratta effettivamente di danneggiamento, e si attiva l’Articolo 15 del Codice della Strada. Se invece il danneggiamento è doloso, ad attivarsi è l’Articolo 635 del Codice Penale. Nello specifico, questo articolo recita così: “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui con violenza alla persona o con minaccia ovvero in occasione del delitto previsto dall’articolo 331, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.”.
Diciamo, quindi, che il contenuto di Greco è forse più goliardico. Noi non vi consigliamo assolutamente di cominciare a guidare con una mazza da baseball nel bagagliaio e di distruggere tutti gli autovelox se siete nel dubbio di aver preso una multa. Anche perché, concludendo questa questione, ci si dimentica di un’ultima disposizione dell’Articolo 15 del Codice della Strada: “consegue la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo per l’autore della violazione stessa del ripristino dei luoghi a proprie spese.”.
Bisognerebbe quindi dire che, oltre i citati 41 euro nel video, chi ha danneggiato l’autovelox dovrà sobbarcarsi il prezzo di ripristino del macchinario, con costi ben più alti a carico del danneggiante.