All’anagrafe
Enzo
Anselmo Ferrari, nasce il 18 febbraio 1898 a Modena, ma la sua nascita
viene registrata solamente due giorni dopo (stando alle dichiarazioni dello
stesso Enzo), facendo risultare come data ufficiale il 20 febbraio. Cresciuto
in famiglia modesta, Enzo Ferrari si fece sopraffare dalla
passione per le corse già in adolescenza, mettendo a segno una
carriera da discreto pilota, terminata nel 1932, quando nacque lo sfortunato
figlio Dino, ma questa è un’altra storia.
Cinque anni dopo, nel 1937, fondò l’Auto Avio Costruzioni e il caso, anzi la guerra, volle che tutta la
produzione fosse trasferita a Maranello, più al riparo dai bombardamenti degli
alleati. Proprio lì, nel giro di pochi anni, ormai cinquantenne, tirò fuori il
coniglio dal cilindro. Mai nessuno avrebbe scommesso un centesimo su quello
che, 72 anni dopo, rappresenta il brand di auto più famoso e desiderato al
mondo.
“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e
chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”, diceva Enzo
Ferrari. La sua famosa citazione fa capire quanto l’ex pilota diventato
imprenditore credesse nella sua creatura
fondata nel 1947, e come gli si può dare torto. Nel 1950 nasceva il Campionato del Mondo di Formula 1 e il Drake
iscrisse le sue vetture perché le corse erano nel DNA della Ferrari, come lo
erano per la rivale Alfa Romeo che Ferrari considerava la sua “mamma”,
metaforicamente uccisa quando nel 1951 arrivò la prima vittoria di Gonzalez
proprio contro lo squadrone di Alfa 159.
Da allora sono arrivati 15
titoli piloti e 16 titoli costruttori, rispettivamente 9 e 8 con Enzo
Ferrari ancora in vita che potè così gioire delle vittorie della sua “creatura”
nata quando lui era già un cinquantenne con una carriera di pilota alle spalle.
Tra i piloti più amati in vecchiaia non si può non citare Niki Lauda e Gilles Villeneuve,
considerato alla stregua di un figlio. Alla sua morte, con Enzo Ferrari già in
là con gli anni, quasi in tono da padre che ha appena perso un figlio, o
nipote, prediletto, disse alla stampa:
“C’è chi valuta Gilles Villeneuve uno svitato, con il suo
ardimento, e con la capacità distruttiva che aveva nel pilotare auto macinando
semiassi, cambi e freni ci ha insegnato cosa fare. È stato campione di
combattività e ha regalato la notorietà alla Ferrari. Gli volevo bene”.
Un uomo rude all’apparenza, Enzo Ferrari era profondamente sensibile nel privato, specie dopo
la perdita del figlio Dino a causa della distrofia muscolare nel 1956.
A quasi 32 anni dalla sua morte e a oltre 120 dalla nascita, il ricordo della sua passione e dei suoi successi è più vivo che mai nel cuore di tutti i ferraristi e appassionati di auto di tutto il mondo. Buon compleanno Drake, che tu sia nato il 18 o il 20 febbraio di quel lontano 1898.
Ferrari ricorda così...Enzo Ferrari