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Nissan Pulsar 1.5 DCi | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Nissan torna in “Area C”. No, non la zona a traffico limitato di Milano, parliamo del segmento C, e parliamo della Pulsar, la nuova “stella” (da cui prende il nome) compatta lanciata nel 2014 per riprendersi piano piano quello spazio lasciato vuoto dalla Almera, uscita di scena nel 2006. Nel frattempo con il lancio del Qashqai, i giapponesi hanno conquistato una grossa fetta di mercato, ma la mancanza in questo settore si è fatta sentire.

Abbiamo provato la cinque porte compatta per scoprire se può competere con la vasta concorrenza del suo segmento e per scoprire quali sono i suoi pregi e quali i suoi difetti. Ecco com’è andata.

Design: sinuosa e funzionale

Tutto all’esterno fa pensare al marchio Nissan, dal design dei fari, molto simili a quelli del Qashqai, alla griglia anteriore “V Motion” in pieno stile giapponese. Il colore Grey del nostro modello non ne esalta le linee filanti, ma la sobrietà è una caratteristica molto apprezzata da una buona parte della clientela. Un po’ meno sobri, ma sempre nei canoni sono i cerchi in lega da 16 pollici con inserti nero lucido. L’allestimento Acenta del nostro modello prevede inoltre che i fari siano i classici alogeni, a richiesta, invece, è possibile ottenere i fari Xenon con LED diurni.

All’interno si rimane sobri e viene fuori tutta la razionalità di casa Nissan. I comandi sono ben posizionati, il volante hai il classico disegno con i comandi integrati e la plancia è attraversata da un bel fascione nero ricco di venature – unico tocco di stile in un abitacolo un po’ troppo anonimo.

Al centro della plancia svetta il display da 5,8 pollici, dal quale oltre alle funzioni di navigatore, radio CD/USB, si può vedere a 360°, grazie all’Around View Monitor. Sotto al comodo touchscreen, ci sono i comandi del climatizzatore automatico bi-zona, ben chiari e visibili.

Due note positive sono i comodissimi sedili in tessuto e lo spazio, vero e proprio punto forte della Pulsar, che sfrutta al meglio i 439 cm di lunghezza. I passeggeri posteriori godono di grande libertà di movimento sia in altezza sia in profondità, dove hanno a disposizione per le gambe anche mezzo metro. Il bagagliaio è un po’ infossato, ma ha una capienza di ben 385 litri che diventano addirittura 1395 coni sedili abbattuti.

Alla guida: 1.5 DCi, una garanzia

La Pulsar che abbiamo messo alla prova è equipaggiata con il motore 1.5 DCi da 110 cavalli, figlio dell’alleanza Renault-Nissan, che ha regalato principalmente grandi gioie ai suoi guidatori. Le prestazioni non sono sportive, ma comunque piuttosto brillanti, soprattutto in ripresa, dove i 260 Nm si fanno sentire tutti. Lo 0-100 km/h viene coperto in 11,5 secondi e la velocità massima è di 190 km/h.

La seduta è molto comoda e morbida, ma un po’ troppo rialzata, mentre lo sterzo è abbastanza preciso con la frizione e il cambio a 6 marce ben accoppiati. Un assetto piuttosto morbido assorbe bene tutte le asperità del terreno ma è comunque abbastanza rigido da tenervi ben saldi sull’asfalto durante le curve veloci.

Che tu sia in città o in strade extraurbane o ancora in autostrada, il motore abbinato alla Pulsar ti farà sentire sempre a tuo agio, con prestazioni dedicate e consumi irrisori. La Pulsar 1.5 DCi ha infatti un consumo misto dichiarato pari a 3,6 l/100 km e anche noi durante il nostro test drive siamo riusciti a tenerci attorno ai 4 litri, un risultato che lascia sempre il sorriso sulla bocca – e anche sul portafoglio.

Nel reparto sicurezza il Nissan Safety Shield è grande protagonista con l’AVM, il radar antitamponamento con frenata d’emergenza, l’Active Trace Control e il Blind spot assist. A completare il tutto, le cinque stelle Euro NCAP, garanzia di buona fattura.

Sempre pronta a essere “maltrattata”

La Pulsar 1.5 DCi è stata una fedelissima compagna di avventure, di commissioni e di viaggio. In tutte le situazioni è stata capace di sorprendermi e, soprattutto, di farmi sentire comodo, nonostante magari fossi imbottigliato nel traffico o fossi stanco dopo un lungo viaggio.

È stato impressionante come in modo uguale, dal primo all’ultimo giorno, la Pulsar mi abbia fatto sentire subito come il suo proprietario, con quel mix di affetto, abitudine e apprezzamento che si ha nei confronti di quella che è la propria auto da diverso tempo.

I difetti e i pregi si sono subito trasformati in abitudine e lo stress quotidiano che un guidatore urbano riserva alla propria auto, bloccata nel traffico, utilizzata per le commissioni più disparate e caricata di borse della spesa o di sacchi di ogni genere, è stato notevolmente ammortizzato. Tutto questo grazie alla capacità della Nissan Pulsar di mettere il guidatore a proprio agio con il proprio mondo, fatto di comandi, leve, sportelli e strumentazione.

Ci sono sicuramente difetti oggettivi e soggettivi, ma un pregio come questo è difficile da trovare. Complimenti a Nissan.

Prezzo e concorrenti

La Nissan Pulsar parte da 17.900 € nella motorizzazione a benzina e nell’allestimento base Visia. Con il 1.5 DCi parte da 19.900, mentre la versione Acenta – quella della nostra vettura in prova – costa 22.000 €.

L’allestimento top di gamma è il Tekna e tutti offrono di serie climatizzatore, display da 5” integrato nel quadro strumenti (Advanced Drive-Assist Display), alzacristalli elettrici per tutti i finestrini, monitoraggio della pressione degli pneumatici, sistema di controllo attivo della traiettoria, sei airbag, sistema Stop & Start, Cruise Control e limitatore di velocità.

La vettura in prova è stata equipaggiata praticamente di un unico optional fondamentale, il Pack Tech che, al costo di 1650 €, aggiunge L’Around View Monitor, il sistema di navigazione e retrocamera, Nissan Connect, il Safety Shield e gli specchietti ripiegabili elettricamente.

Siamo sulla strada giusta: comportamento lineare, tanti pregi e pochi difetti, se non quello di essere un po’ troppo sobria. La concorrenza, formata da VW Golf, Alfa Romeo Giulietta, Seat Leon, Ford Focus, Renault Megane e tantissime altre, rappresenta un vero e proprio osso duro, ma le qualità si vedono e lo spazio nel mercato è da ritagliare.

Forse è ancora presto per dirlo, ma potrebbe essere addirittura la Pulsar, in futuro, a spostare l’ago della bilancia delle vendite a favore di Nissan a discapito dell’acerrima nemica Toyota.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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