Nissan ha dichiarato lo stato di emergenza, annunciando tagli alla forza lavoro, riduzione della capacità produttiva e la vendita delle sue azioni in Mitsubishi. Renault, storico partner, sta riducendo la propria partecipazione, mentre Honda potrebbe diventare il nuovo investitore principale.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Nissan starebbe attraversando un momento delicato e sarebbe alla ricerca di un “anchor investor”, un investitore di riferimento, per affrontare un anno cruciale per il futuro dell’azienda. Un alto funzionario della Casa di Yokohama, citato dal quotidiano economico, avrebbe dichiarato: “Abbiamo 12 o 14 mesi per sopravvivere”. È importante sottolineare che queste affermazioni non rappresentano posizioni ufficiali dell’Azienda.
La crisi è evidenziata dai risultati finanziari deludenti e da prospettive incerte, nonostante le voci su innovazioni nel settore delle auto elettriche.
Nissan dichiara lo stato di emergenza
È uno dei momenti più difficili per Nissan Motor Corporation, che ha ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza. Per affrontare la crisi, l’azienda giapponese ha annunciato misure drastiche, tra cui il taglio di 9.000 posti di lavoro e la riduzione del 20% della capacità produttiva globale.
Inoltre, Nissan prevede di cedere le sue azioni in Mitsubishi, storico partner, per concentrare le risorse su una ristrutturazione interna. Secondo un funzionario citato dal Financial Times, la situazione è estremamente critica, con 12 o al massimo 14 mesi per sopravvivere.
Renault riduce la sua partecipazione
In questo contesto, anche Renault, partner di lunga data, sta riducendo il proprio coinvolgimento. La Casa francese, che possedeva il 46% delle azioni Nissan, è scesa sotto il 40% e potrebbe ulteriormente diminuire la sua quota.
Questo apre la strada a Honda come possibile nuovo investitore di riferimento. Le due aziende collaborano già nello sviluppo di auto elettriche, come suggerito dall’ex CEO Carlos Ghosn, che non esclude una possibile acquisizione mascherata da parte di Honda, la quale potrebbe assumere il controllo anche di Mitsubishi.
Risultati finanziari deludenti, futuro incerto e dubbi sull’innovazione
La crisi di Nissan è evidente nei risultati finanziari del primo semestre. Il fatturato è sceso di 79,1 miliardi di yen a 5.984 miliardi, mentre l’utile operativo si è ridotto drasticamente da 303,8 miliardi a 32,9 miliardi. Il margine operativo è crollato dallo 0,5%, e i profitti netti sono scesi a 19,2 miliardi di yen. A pesare è il calo delle vendite globali a 1,6 milioni di unità.
Nonostante le voci su una possibile batteria rivoluzionaria per le auto elettriche, Nissan deve affrontare una realtà ben più complessa. La società ha rivisto al ribasso le previsioni per l’esercizio fiscale, sospeso i dividendi e lanciato un ambizioso piano di ristrutturazione per garantirsi un futuro.