A oltre 60 anni dalla nascita della prima, iconica MINI del 1959 partorita dall’intuizione di Alec Issigonis e a più di venti dalla prima generazione dell’inglesina prodotta da BMW datata 2001, dal 2024 MINI Cooper cambia tutto, a cominciare dal nome. Sebbene infatti tutti la chiamino da anni “MINI Cooper”, il nome ufficiale e corretto della piccola compatta inglese è sempre stato semplicemente “MINI 3 Porte”, o MINI Hatch in inglese.

Con la quarta generazione, MINI ha deciso di abbandonare le versioni One e di concentrarsi solo su Cooper e sulle sue declinazioni più sportive, rinominando il modello come “MINI Cooper 3 Porte“, togliendo così confusione e rendendo più semplice e intuitivo approcciarsi a questo modello. Non è solo il nome a cambiare, in quanto per MINI Cooper 2024 è in atto una vera e propria rivoluzione.

Innanzitutto, ci saranno due versioni della MINI Cooper 2024, quella termica e quella elettrica. Queste non saranno più due declinazioni dello stesso modello, ma avranno differenze molto più ampie. MINI Cooper elettrica, la prima ad arrivare sul mercato, sarà infatti prodotta in Cina dalla Great Wall Motors, Casa con la quale MINI ha sviluppato anche piattaforma e meccanica inedite.

La versione termica, invece, sebbene condividerà estetica e dimensioni, sarà realizzata su una versione aggiornata della piattaforma attuale, la UKL, avrà motori a benzina e sarà ancora prodotta nella storica fabbrica di Oxford, dove dal 2001 tutte le MINI moderne prendono vita. Le differenze rispetto alla generazione precedente sono enormi anche a livello estetico, interno e meccanico, con due versioni elettriche e tante innovazioni.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della MINI Cooper 2024.

Listino prezzi MINI Cooper 2024

Da poco è stato ufficializzato il listino prezzi di MINI Cooper 2024 per il mercato italiano. Rispetto alle nostre previsioni, basate sul listino tedesco, ci avevano portato a pensare che il prezzo fosse simile ai 36.900 euro richiesti per una MINI Cooper E, non distanti dai 37.650 euro richiesti oggi per una Cooper SE.

Per portarsi a casa una MINI Cooper elettrica di quarta generazione serviranno almeno 32.500 euro. Questo il prezzo della Cooper E in allestimento Essential, mentre la più ricca Cooper E JCW arriva a 40.720 euro. Si parte, invece, da 36.500 euro (+ 4.000 euro tra E e SE) per la MINI Cooper SE Essential, fino al tetto massimo di 44.720 euro per la SE JCW da 218 CV.

Gli allestimenti di MINI Cooper 2024 saranno quattro: Essential, Classic, Favoured e lo sportivo JCW. A parte l’inedito Favoured, gli altri tre allestimenti li abbiamo già conosciuti negli scorsi anni, e rappresentano rispettivamente la versione d’accesso, quella più retrò e raffinata e la variante sportiva (esclusivamente a livello estetico, lo ricordiamo) della piccola inglesina.

La versione Essential, quella d’accesso, presenta interni più puliti e minimali. I sedili sportivi neri con tessuto multitone a motivi dedicati si combinano con la plancia in tessuto, mentre alcune parti all’interno e all’esterno sono evidenziate dal nuovo colore Vibrant Silver. All’esterno, ad esempio, il logo appare in nuovo colore, in netto contrasto con la griglia anteriore ottagonale nera. Sulla Classic, MINI utilizza per la prima volta un moderno tessuto 2D nell’abitacolo di una vettura di serie. Sul cruscotto e sulle maniglie delle porte, il tessuto nero bicolore crea un affascinante contrasto con i sedili in pelle sintetica di alta qualità. È disponibile in grigio e nero con un motivo traforato a pied-de-poule, mentre la parte laterale è in tessuto blu.

L’inedito allestimento Favoured, new-entry tra gli allestimenti classici di MINI, è l’opzione più espressiva, con un motivo pied-de-poule bicolore sul cruscotto in tessuto. Disponibili in due colori e con cuciture tradizionali, i sedili sportivi in pelle sintetica Vescin traforati completano questi interni stravaganti in tonalità scura e chiara. Gli esterni, con la griglia anteriore in Vibrant Silver, possono essere combinati  con il nuovissimo tetto Spray-Tech che presenta una combinazione di tre colori diversi, un po’ come il tetto Multi-Tone visto sulle ultime MINI F56.

Al top ci sarà, almeno per i primi mesi, la versione JCW, che offre l’interpretazione più sportiva del nuovo concetto dei materiali. In combinazione con tessuto multicolore e pelle sintetica nera con cuciture rosse, il sedile JCW con geometria sportiva riprende il concetto cromatico della plancia e dei rivestimenti delle portiere. Anche il design del frontale e del posteriore evidenzia il DNA racing dell’assetto esterno, con la griglia del veicolo e il logo in nero lucido che sottolineano l’impressione generale di potenza. Tra gli optional figurano il tetto Chili Red a contrasto e le strisce sul cofano motore rosse o nere specifiche per la JCW.

ModelloCilindrataPotenzaPrezzo
  • Cooper E Essential-184 CV32.500 euro
  • Cooper E Classic-184 CV36.710 euro
  • Cooper E Favoured-184 CV38.970 euro
  • Cooper E JCW-184 CV40.720 euro
  • Cooper SE Essential-218 CV36.500 euro
  • Cooper SE Classic-218 CV41.860 euro
  • Cooper SE Favoured-218 CV42.970 euro
  • Cooper SE JCW-218 CV44.720 euro

Motori MINI Cooper 2024

A livello di meccanica e motori, MINI Cooper 2024 sarà un’automobile a dir poco atipica. Sebbene infatti non abbiamo ancora visto la versione termica, secondo le dichiarazioni MINI le due versioni di MINI Cooper, termica ed elettrica, saranno pressoché identiche a livello stilistico, sebbene si tratti di due modelli, alla fine dei conti, completamente diversi. Questo è chiaro anche andando a vedere le sigle di progetto delle due vetture. La versione termica di MINI Cooper 2024 sarà, infatti, la F66, seguendo la precedente F56, mentre questa nuova MINI Cooper elettrica sarà nota come J01, una nomenclatura totalmente diversa per due auto molto differenti.

Come abbiamo accennato in precedenza, infatti, per quanto riguarda la meccanica della Cooper termica vedremo un aggiornamento delle caratteristiche della generazione uscente. La base meccanica sarà quindi la UKL che abbiamo imparato a conoscere, i motori saranno i due benzina 1.5 tre cilindri e 2.0 quattro cilindri turbo con cambio automatico doppia frizione a 7 marce o automatico a 8 rapporti, e potrebbe esserci spazio per motorizzazioni elettrificate come sulle “cugine” BMW Serie 2 Active Tourer e X1, realizzate sulla stessa meccanica. Per l’elettrica, invece, cambierà tutto. Questa sarà infatti la prima MINI costruita interamente in Cina. Pper questa nuova elettrica, MINI ha siglato un accordo con il colosso cinese Great Wall Motors. I due brand hanno creato una joint-venture per l’occasione, la Spotlight Automotive. Questa collaborazione porterà la nuova Cooper elettrica ad essere costruita in una fabbrica appositamente costruita in Cina, a Zhiangjiagang, nonché all’adozione di un’inedita piattaforma, la Spotlight EV.

Non sono ancora noti tutti i dettagli su questa piattaforma, come lo schema sospensivo e altri dati, anche se speriamo che MINI conservi il suo layout raffinato con sistema di sospensioni posteriori Multilink a Z-Axle di chiara derivazione BMW. A livello di motori, MINI Cooper 2024 raddoppia le versioni a listino, offrendo due livelli di potenza, la Cooper E e la Cooper SE. La prima, inedita versione è spinta da un motore anteriore da 184 CV e 290 Nm di coppia, un livello di potenza del tutto paragonabile alla precedente MINI Cooper SE. Le prestazioni dichiarate sono decisamente vivaci, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 7,3 secondi. La batteria, invece, ha una capacità di 40,7 kWh, più generosa della precedente MINI Cooper SE che aveva una batteria da 32,6 kWh, e che consente un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 305 chilometri.

La versione top di gamma tra le Cooper elettriche sarà invece la Cooper SE, che porta potenza, prestazioni e autonomia a livelli mai visti su un’inglesina elettrica. Il motore, infatti, raggiunge i 218 CV, per una coppia di 330 Nm e un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 6,7 secondi. La vera differenza tra Cooper E e Cooper SE è però la batteria, che sulla più potente è di ben 54,2 kWh. Grazie alla capacità decisamente generosa, nel ciclo misto omologativo WLTP la piccola inglesina più potente ha totalizzato un ottimo risultato di 402 chilometri, ottimo tra le piccole. Secondo MINI, poi, non è stato trascurato il classico piacere di guida MINI. Oltre all’aumento della carreggiata e all’adozione di gomme più larghe, che passano da 205 a 225 millimetri, MINI ha dichiarato di aver tarato lo sterzo per donare quel “Go-Kart Feeling” che ha reso celebri le MINI degli ultimi 60 anni, mentre non mancano dei supporti stabilizzatori ad alto precarico sugli assali e una barra duomi anteriore, per garantire precisione di guida e un’alta rigidità torsionale. Sono poi attese in futuro versioni ad alte prestazioni John Cooper Works, sia per la variante a benzina che, e questa sarà una prima volta, per la versione elettrica.

Motore0-100 Km/hVelocità MassimaCoppia Massima
  • Cooper E7,3 secondin.d. km/h290 Nm
  • Cooper SE6,7 secondin.d. km/h330 Nm

Dimensioni MINI Cooper 2024

Se a livello estetico può sembrare tutta un’altra cosa, andando a vedere le dimensioni MINI Cooper 2024 rimane sostanzialmente la stessa vettura di sempre, con ingombri molto contenuti e una spiccata indole da auto cittadina. Le differenze tra i modelli elettrici, prodotti in Cina sulla piattaforma realizzata insieme a Great Wall, e quelli termici prodotti in Inghilterra partono dalle varianti di carrozzeria. Entrambe le “versioni” di MINI Cooper 2024 saranno prodotte in versione tre porte, con dimensioni con differenze apparentemente trascurabili, mentre la versione 5 Porte di MINI sarà proposta unicamente in versione termica, seguendo quindi ciò che abbiamo visto sulla terza generazione di MINI, la F56. Per una cinque porte elettrica bisognerà virare sull’inedito SUV Aceman, il “fratellino” di Countryman. Nel dettaglio, queste sono le dimensioni di MINI Cooper 2024 in versione 3 Porte:

  • Lunghezza 3,86 metri
  • Larghezza n.d. metri
  • Altezza 1,44 metri
  • Passo 2,60 metri

Non abbiamo ancora le dimensioni della variante 5 Porte, ancora inedita così come la versione termica della classica tre porte. Questo perché, in fase di lancio del modello, MINI ha scelto di puntare sulla versione elettrica, aspettando a lanciare sul mercato le versioni termiche in un secondo momento. A livello estetico e dimensionale, nonostante le differenti alimentazioni le due varianti, termica ed elettrica, dovrebbero rimanere pressoché identiche. Si tratta di un risultato davvero complicato da ottenere considerando che sono realizzate su due piattaforme meccaniche differenti.

A livello di design, la nuova MINI Cooper rappresenta un’evoluzione davvero importante dei classici stilemi MINI, allo stesso tempo sia rispettati che ribaltati completamente. MINI chiama questa evoluzione “Charismatic Simplicity“, un linguaggio stilistico che riprende i tratti iconici di MINI, reinventandoli. Il frontale, ad esempio, è inconfondibilmente MINI con i due fari tondi e la grande “bocca” centrale, confermando anche le forme spigolose del paraurti dell’ultimo restyling della terza generazione dell’inglesina.

Alle classiche rotondità delle MINI viste fino ad oggi, però, si affiancano linee più tese, nervature più aggressive e un accenno a linee squadrate e più rigorose. I fari Matrix LED, ad esempio, sebbene siano completamente circolari ospitano al loro interno delle barre orizzontali luminose che cambiano lo sguardo della piccola inglesina. Spiccano, poi, l’assenza dei grandi passaruota gonfi tipici di ogni MINI e, soprattutto, la presa d’aria sul cofano delle Cooper S. Quest’ultima, confermata anche sulla precedente Cooper S elettrica, è in realtà esclusivamente estetica già dalla seconda generazione, la R56, e funzionale solo sulla prima MINI di BMW, la R53 del 2002. La più grande rivoluzione è invece l’adozione di un paraurti tradizionale, che incorpora completamente la mascherina, e di conseguenza di un cofano motore di tipo tradizionale. Addio quindi all’iconico cofano a conchiglia, che sulla prima MINI moderna includeva anche i fari e che, dalla seconda alla terza serie, circondava i gruppi ottici con i classici “buchi” nel cofano anteriore.

Sebbene esteticamente rimanga riconoscibile, la piccola inglese (o meglio, sino-inglese) è molto diversa dal passato, come vediamo anche dal profilo laterale. Come per il cofano “tradizionale”, un’altra componente iconica del design MINI è stata “normalizzata”, ovvero il parabrezza. Da sempre squadrato e con un basso grado di inclinazione, oggi il parabrezza della quarta generazione della compatta inglese diventa molto più tradizionale e inclinato, è più avvolgente e perde quello stile retrò che lo ha accompagnato fino ad oggi.

Questa soluzione regala un look molto più sportivo e filante alla compatta, e ne migliora anche il coefficiente aerodinamico che arriva ad un apprezzabile Cx di 0,28, ma inevitabilmente cambia parecchio il look. Spariscono anche i passaruota in plastica nera, presenti fin dalla presentazione della prima MINI by BMW del 2001 e adottati in diverse occasioni anche dalla MINI originale di Issigonis del 1959. Al suo posto, la fiancata accoglie dei classici passaruota integrati con il resto della fiancata, rendendo indubbiamente più moderna e filante la nuova generazione. Addio anche alle maniglie cromate ispirate alla prima MINI: al loro posto, compaiono le nuove maniglie a filo con la carrozzeria viste su tutte le ultime proposte BMW, iX e X1 in primis.

Rimane, invece, l’iconico tetto piatto e squadrato “separato” visivamente dal resto della carrozzeria da tutti i montanti neri. A livello di cerchi, la Casa inglese non ha esagerato, offrendo disegni con dimensioni comprese tra i 16 e i 18″. Arriviamo così al posteriore, una delle parti più differenti rispetto al passato e che abbandona tutti gli stilemi visti fino ad oggi su una MINI. Addio ai fari squadrati e verticali, sostituiti da una coppia di gruppi ottici triangolari dotati, come i fari anteriori, di tecnologia Matrix LED. Questi sono dotati della firma luminosa che richiama la Union Jack, la bandiera inglese, ma saranno personalizzabili nel layout dal conducente, così come i fari anteriori, un po’ come abbiamo visto su alcuni modelli Audi. Potete vedere le differenti configurazioni nella galleria di immagini di MINI Cooper 2024. I due fari sono uniti da una vistosa barra orizzontale nera, dove spicca il nome Cooper a tutta larghezza, affiancato dal logo S se si tratta di una versione più spinta. Il paraurti posteriore rimane avvolgente e, come lateralmente, abbandona la banda inferiore in plastica, mentre viene enfatizzata una delle caratteristiche estetiche più interessanti della vettura.

Fin dal lancio della prima MINI del 2001, infatti, per dare più presenza alla vettura i designer (Frank Stephenson in primis) avevano ideato un particolare trucco, che risiedeva nella realizzazione di un tetto molto stretto, dei montanti leggermente inclinati e una carrozzeria più larga, con “spalle” prominenti, per massimizzare l’aspetto sportivo della vettura. Questo concetto, sulla MINI Cooper 2024, viene ulteriormente estremizzato, ottenendo un colpo d’occhio ancora più sportivo e prestante. Concludendo con le dimensioni di MINI Cooper 2024, il bagagliaio è leggermente più piccolo della versione uscente: se infatti la F56 precedente ospitava 211 litri di bagagliaio, oggi il vano di carico è da 200 litri, che diventano 800 abbattendo il divano posteriore.

Interni MINI Cooper 2024

Arriviamo così a parlare degli interni della MINI Cooper 2024, che sono estremamente diversi da quelli che abbiamo visto finora sulle MINI più moderne. Definire il nuovo approccio della Casa inglese “minimale” è quasi riduttivo, in quanto l’intera plancia è stata quasi completamente “svestita”, e ridotta a pochissime superfici e ad uno stile pulito e raffinato. La plancia, che è più profonda che in passato per via del nuovo disegno della vettura con un parabrezza molto più inclinato e che aumenta la profondità della plancia, è infatti pressoché nuda, rivestita interamente in tessuto, personalizzabile tra diverse tipologie, priva anche del quadro strumenti. Se infatti a garantire la presenza dell’indicatore della velocità e altre informazioni essenziali ci pensa l’Head-Up Display (ancora dotato dell’aletta mobile di plexiglas e non riprodotto sul parabrezza), tutto, ma proprio tutto è incentrato nel grande display centrale da 9,55 pollici.

Questo è il cuore pulsante dell’abitacolo dell’inglesina, nonché il vero trait-d’union tra questa nuova generazione, così diversa dalle precedenti, e la prima MINI del 1959. La MINI di Issigonis, infatti, era dotata di due tasche in tessuto davanti a conducente e passeggero, di un semplice volante a due razze e, al centro della minimale plancia, un grande strumento circolare con tachimetro al centro e due strumenti aggiuntivi ai lati, e più in basso una piccola plancetta con comandi a bilanciere. Questo stile era stato ripreso dalla prima generazione di MINI by BMW, la R50, che nel 2001 ospitava il tachimetro al centro della plancia, il contagiri dietro al volante (a due razze) e i comandi a bilanciere in basso, anche se i comandi del clima e della radio erano di tipo tradizionale.

Il nuovo abitacolo della quarta serie della compatta britannica porta l’effetto-nostalgia ad un livello superiore, riprendendo totalmente l’impostazione minimale della prima MINI di Issigonis. Il volante, ad esempio, è sempre a due razze (a richiesta si può avere un’originale fascia in tessuto che lo rende visivamente “a tre razze), e ha comandi fisici puliti e non troppo complessi. Al centro, invece, una piccola plancetta ha comandi a bilancieri che si ispirano proprio a quelli della MINI del 1959. Troviamo, ad esempio, il piccolo selettore per il cambio, il tasto d’accensione che riprende proprio quello delle MINI prodotte da BMC negli anni ’50 e ’60, il tasto per regolare il volume e un selettore delle “Experiences”, delle modalità di guida che cambiano totalmente anche il layout del display. Poco più in basso troviamo anche dei tasti fisici, come quello per le luci di emergenza, per lo sbrinamento di parabrezza e lunotto nonché il tasto per richiamare in fretta le telecamere di parcheggio e i sistemi di sicurezza alla guida.

Per il resto, salendo a bordo troviamo diverse superfici in tessuto, come il piccolo bracciolo e i pannelli porta dal disegno pulito ed elegante, mentre a detta di BMW la qualità è ora più alta che mai. Tra le critiche mosse alle MINI del passato c’era proprio quella agli interni, giudicati di qualità non abbastanza alta per il prezzo e il posizionamento dell’automobile. Con l’utilizzo del tessuto, la solita attenzione ai rivestimenti dei sedili e della tappezzeria e questo gusto minimale ma raffinato MINI vuole riportare gli interni della sua piccola ad essere i più raffinati tra le piccole utilitarie. Tra tutti i tessuti personalizzabili dall’acquirente, poi, è da sottolineare come tutti i materiali degli interni della nuova MINI Cooper non siano di derivazione animale, con l’utilizzo della pelle sintetica per sedili e volante.

Non nascondiamoci: il vero punto di svolta degli interni della MINI Cooper 2024 è l’enorme quadro strumenti-schermo dell’infotainment centrale. Con i suoi 9,55 pollici e la sua forma tonda, è il primo schermo completamente tondo utilizzato all’interno di un’automobile. Si chiama MINI Interaction Unit, ed è uno schermo OLED ad altissima risoluzione che rappresenta il centro pulsante di tutte le operazioni dell’automobile. Nella parte alta, infatti, troviamo sempre la velocità dell’auto con, al suo fianco, autonomia residua e marcia inserita, mentre ai lati, ispirati agli strumenti della primissima MINI del 1959, troviamo l’indicatore di potenza erogata a sinistra e la percentuale di batteria a destra. Questo schermo include anche i comandi rapidi per il clima ai lati dello schermo, che con un diametro di 24 cm promette di avere spazio per tutto.

Dalla MINI Interaction Unit passano infatti non solo le informazioni utili per la guida, ma anche l’intrattenimento, la navigazione, la climatizzazione e il settaggio dei sistemi di sicurezza alla guida, nonché le immagini delle telecamere a 360° e molto altro. Alla base di questo fondamentale schermo c’è un sistema operativo inedito e tutto nuovo, chiamato MINI Operating System 9. Al contrario dei “vecchi” sistemi MINI, infatti, questa volta non troviamo un iDrive di BMW “ribrandizzato” e adattato alle piccole inglesine, ma un OS totalmente inedito realizzato sulla base dell’Android Open Source Project AOSP. Dotato di un funzionamento simile a quello degli smartphone, è totalmente utilizzabile tramite il touchscreen ed è completamente personalizzabile nella visualizzazione. Nella galleria trovate infatti alcune delle schermate proposte dalle sette MINI Modes selezionabili a piacere dall’utente che cambiano totalmente la fruibilità del sistema. Nella Personal Mode, ad esempio, è possibile scegliere una foto faccia da sfondo alla modalità, magari del proprio figlio o del proprio cane. Nella modalità Go-Kart, invece, l’attenzione si sposta sulla sportività e sul DNA racing del brand.

Il display e gli interni interni di MINI Cooper 2024 vengono caratterizzati dai colori antracite e rosso, mentre i display analogici specifici per la dinamica di guida completano questa MINI Experience Mode ispirata alla John Cooper Works. Alla Go-Kart Mode si aggiungono anche le Vivid Mode, Core Mode, Green Mode, Timeless Mode, Balance Mode e la già citata Personal Mode. Queste modalità, che vedete nelle loro differenze nella nostra galleria degli interni di MINI Cooper 2024, modificano anche l’illuminazione lounge dell’ambiente, presente dalla plancia ai pannelli porta. Tornando al display OLED, premendo l’indicatore di velocità, appare un tachimetro a tutto schermo, mentre gli altri widget sono visualizzati in miniatura a sinistra e a destra della funzione corrente.

È possibile richiamare e selezionare questi widget scorrendo orizzontalmente verso il centro. Nell’area inferiore del display OLED, invece, ci sono sempre le voci rapide per accedere a Navigazione, Media, Telefono e Clima, che quando richiamate compaiono a tutto schermo “rubando” la scena al resto e diventando a tutto schermo. Tutte le altre funzioni sono accessibili tramite un menu, come su uno smartphone. L’intera impostazione degli interni della MINI Cooper 2024 è molto personale e particolare, e non si può dire che non siano originali. La domanda principale è quella riguardante l’usabilità durante la marcia, che viste le dimensioni relativamente contenute di questo schermo (9,55 pollici) potrebbero rendere complicate alcune operazioni. Di sicuro, comunque, questa soluzione è di grande impatto.

Opinioni MINI Cooper 2024 - Prova su strada

Reinventarsi e cambiare per rimanere fedeli a sé stessi. Questo è il mantra che MINI deve aver usato per la nuova MINI Cooper 2024. Nonostante il mondo si muova in massa verso i SUV (e infatti le nuove Countryman e l’inedita Aceman vanno proprio in questa direzione), per molti c’è ancora posto per una cittadina tre porte sfiziosa, elegante e sportiva. Con questa quarta generazione “moderna”, BMW ha deciso di cambiare le carte in tavole, proponendo due automobili a presidiare lo stesso segmento. Se la versione termica sarà ancora basata sulla piattaforma UKL e condividerà gran parte della sua meccanica con l’attuale MINI F56, la nuova elettrica sarà tutta diversa, realizzata in collaborazione con Great Wall e con una piattaforma dedicata all’elettrificazione. Questo, lo abbiamo già visto dai primi dati omologativi, renderà MINI Cooper 2024 un’elettrica decisamente più versatile e utilizzabile, con un’autonomia che, sulla carta, mette in riga tutte le concorrenti di MINI Cooper 2024. 

Ancora elegante e pulita ma molto più personale e originale di prima, MINI Cooper 2024 ha uno stile esterno che in molti dettagli si uniforma alle automobili più tradizionali, abbandonando alcuni stilemi storici di questo modello in nome di efficienza e razionalizzazione. All’interno, invece, il nuovo schermo OLED è tutt’altro che razionale: riprende lo stile della MINI di Issigonis, ma pone tante domande sulla sua usabilità in marcia. Non vediamo l’ora di provare MINI Cooper 2024, e scoprire come si comporterà questo abitacolo così unico, ma anche di vedere se la prima MINI in joint-venture sarà ancora una vera MINI da guidare, con il suo go-kart feeling e la sua grande agilità. In attesa di provarla su strada, le concorrenti di MINI Cooper 2024 si preparano al suo arrivo, a partire dalla principale antagonista, la FIAT 500e. Attenzione poi alle più “tradizionali” Peugeot e-208, Opel Corsa-e e all’outsider Honda e, così come alle più economiche ma similmente potenti MG 4 e ORA Funky Cat, cugina di MINI in quanto prodotta dal Gruppo Great Wall Motors.