Le monoposto di Formula 1 stanno per entrare in una nuova era tecnica. A raccontare in anteprima alcune delle novità più rilevanti è Kimi Antonelli, giovane talento italiano e già al centro dell’attenzione per il suo futuro nella massima categoria. Intervenuto durante un incontro con la stampa avvenuto nel centro Petronas di Villastellone (TO), Antonelli ha offerto uno spaccato diretto su come cambierà la guida e la strategia con i regolamenti 2026 ormai in via di definizione.
Più leggere, più piccole, con aerodinamica attiva
“Le macchine del 2026 saranno più piccole e leggere rispetto a quelle attuali”, esordisce Antonelli. Ma la vera rivoluzione riguarderà l’aerodinamica: debutterà infatti un sistema attivo sia all’anteriore che al posteriore, che si potrà attivare automaticamente nei rettilinei, là dove consentito. Un cambiamento che promette di incidere sensibilmente sull'efficienza e sulla velocità di punta: “Già solo questo farà tantissimo”, ha sottolineato il pilota.
La sfida dell’elettrico: metà potenza, metà gestione
Il nuovo equilibrio tra motore termico ed elettrico sarà un altro punto cruciale del regolamento: “L’elettrico fornirà il 50% della potenza, ma la capacità della batteria resterà invariata”, spiega Antonelli. Un dettaglio che cambia completamente l’approccio alla guida.
Secondo quanto emerso dalle prime simulazioni, la batteria potrebbe scaricarsi completamente già in un solo rettilineo, come accadrebbe in un circuito ad alta velocità come Monza. “Significa che rischi di ritrovarti con soli 500 CV termici, e la macchina rallenta tantissimo”, spiega. In questo scenario, il ruolo del pilota torna centrale: la gestione dell’energia sarà decisiva.
“Sarà importante anche non andare sempre a fondo sull'acceleratore, soprattutto in certe sequenze di curve. Bisognerà risparmiare per avere energia nei momenti giusti”, ha aggiunto Antonelli.
Regolamento in divenire, ma stile di guida rivoluzionato
Antonelli ha confermato che la FIA continua a lavorare al perfezionamento del regolamento, che ad oggi presenta ancora delle criticità: “Si sono accorti che non è il migliore dei regolamenti. Continuano ad applicare modifiche”. Tuttavia, anche nella forma attuale, è già chiaro che il nuovo stile di guida sarà radicalmente diverso.
La velocità massima, ad esempio, potrebbe essere raggiunta molto prima rispetto al passato: “A Monza, nelle simulazioni, l’abbiamo toccata subito dopo la linea del traguardo”.
I team si preparano con nuovi simulatori
Per adattarsi ai nuovi scenari, i team stanno già prendendo contromisure pratiche. Antonelli rivela che la sua squadra sta valutando l’uso di piccoli simulatori portatili anche in pista, per abituare i piloti al nuovo stile di guida: “Non quelli di fabbrica, che sono troppo grandi, ma più piccoli per allenarci mentalmente”.
Il 2026 rappresenterà una svolta radicale per la Formula 1: nuove tecnologie, più potenza elettrica, ma anche una guida più tecnica e ragionata. “Noi piloti potremo fare davvero la differenza”, conclude Antonelli.