Anche Classe A, e Classe B, nate dalla stessa piattaforma, entrano a far parte del mondo EQ. Per chi fosse poco avvezzo al Marchio creato appositamente da Mercedes per le sue vetture elettrificate, sono già diversi i modelli a farne parte: la regina, per ora, è la nuova EQC, il SUV 100% elettrico che ha inaugurato una nuova era per la Casa di Stoccarda, ma anche le compatte non stanno di certo a guardare.
Per vedere una Classe A completamente elettrica bisognerà ancora pazientare ma è invece realtà la Classe A ibrida plug-in, già rinominata A 250 e, i cui consumi dichiarati sfiorano appena gli 1,5 l/100 km. Se saranno 20 i modelli, entro il 2020, a riportare la sigla EQ sulla loro carrozzeria, della nuova Classe A ibrida plug-in (o A 250 e) sappiamo già anche il prezzo, almeno per il mercato tedesco: 36.943,55 euro, con debutto in concessionaria entro la fine del 2019.
Tra i dati da segnalare la capacità di percorrere fino a 70-75 km in modalità solo elettrica mentre le prestazioni parlano di 450 Nm di coppia e 140 km/h di velocità massima a batterie, per un’accelerazione di 6,6 secondi per coprire lo 0-100 km/h.
Sotto il cofano della Classe A ibrida plug-in il motore è accoppiato al cambio a doppia frizione 8F-DCT, con quest’ultimo accoppiato a un gruppo di trasmissione ibrido compatto che segue gli stessi principi tecnici del componente corrispondente nei veicoli con motore longitudinale. Si tratta di un motore sincrono ad eccitazione permanente con rotore interno. Lo statore è integrato nella scatola del gruppo di trasmissione, mentre nel rotore del motore elettrico è collocata la frizione di innesto del motore; sparisce così il motorino di avviamento.
L’endotermico è il quattro cilindri 1.3 capace di erogare, con l’ausilio del motore elettrico, 218 CV di potenza. L’effetto in accelerazione, promettono in Mercedes, è scattante, come si presta a qualsiasi auto elettrica o elettrificata, mentre la velocità massima arriva fino a 235 km/h.
La batteria ha una capacità di 15,6 kWh e, ovviamente, si carica via cavo. Se collegati a una wallbox di ricarica da 7,4 kW in corrente alternata (CA), Classe A 250 e e gli altri modelli ibridi plug in (A Sedan e B 250 e) si ricaricano da 10% al 100% in un’ora e 45 minuti. In correte continua, il tempo si abbassa a 25 minuti per raggiungere la soglia dell’80%.
E l’autonomia? Considerando il serbatoio pieno e le batterie cariche Mercedes non ha sfortunatamente comunicato uno dei dati più interessanti, servirà un test drive per poterne certificare le performance. Altra novità per gli amanti della tecnica è il terminale di scarico che sbocca sotto il pianale e non arriva a sfociare sotto il paraurti. Il tutto per liberare spazio, sotto i sedili posteriori, per la batteria agli ioni di litio il cui peso sfiora i 150 kg, strategici da portare sull’asse posteriore per bilanciare il peso del motore anteriore. Di conseguenza, nei modelli A 250 e e B 250 e il volume del bagagliaio viene ridotto solo in misura minima rispetto ai modelli affini con motorizzazione non ibrida.
Così come accaduto per le vetture AMG A 35 e A 45, anche la Classe A ibrida plug-in possiede una configurazione dedicata del suo fortunato MBUX: è possibile infatti gestire l’utilizzo di energia in funzione del percorso, chiedere “Hey Mercedes, trova la colonnina di ricarica più vicina” o ancora adottare i nuovi programmi di marcia “Electric” e “Battery Level”. Nella prima modalità, come accade già su EQC, i paddle dietro al volante gestiscono il recupero dell’energia in rilascio (D Auto, D+, D- e D–). Sono disponibili anche i programmi Comfort, ECO e Sport, con i quali il guidatore può dare eventualmente priorità alla guida elettrica, oppure accentuare la dinamica di marcia con la trazione combinata o privilegiare la guida con motore a combustione interna, ad esempio se desidera conservare l’autonomia elettrica.
Sempre per andare incontro al cliente desideroso di entrare in una nuova concezione di utilizzo del suo veicolo, Mercedes mette a disposizione il Mercedes me Charge direttamente sul proprio smartphone per monitorare costantemente la disponibilità di colonnine e inviare il percorso direttamente navigatore. Mensilmente un’unica fattura riporterà il costo di tutte le ricariche effettuate, automaticamente addebitate dopo aver impostato il metodo di pagamento una sola volta.