La Volkswagen Golf, simbolo di equilibrio tra praticità, qualità e prestazioni sin dal suo debutto nel 1974, continua a essere una delle vetture più cercate sul mercato dell’usato europeo. Secondo il Golf Index 2024 di AutoScout24, che analizza i prezzi medi e il potere d’acquisto in Italia, Germania, Belgio, Austria e Paesi Bassi, il modello tedesco è oggi più accessibile rispetto allo scorso anno, ma con notevoli differenze tra i Paesi.
In Italia servono ancora quasi dieci stipendi, ma la situazione migliora
Nel nostro Paese acquistare una Golf di seconda mano richiede in media 9,6 mensilità nette, il dato più alto tra i cinque mercati considerati. Tuttavia, il quadro mostra segnali positivi: rispetto al 2023, gli italiani devono lavorare 1,2 mesi in meno per portarsi a casa la compatta di Wolfsburg. Il prezzo medio è infatti sceso a 16.406 euro, pari a un -8,1% in dodici mesi.
Il calo dei valori non è un fenomeno isolato: in tutta Europa la Golf usata costa meno. Le flessioni più marcate si registrano in Belgio (-13,5%) e Paesi Bassi (-10,9%), mentre la discesa è più contenuta in Germania (-3,5%) e Austria (-3%).
Prezzi e potere d’acquisto: l’Italia resta in coda
L’analisi di AutoScout24 evidenzia come il divario nel potere d’acquisto resti marcato. In Belgio, il Paese più “virtuoso”, bastano 5,7 mensilità nette per acquistare una Golf usata; nei Paesi Bassi servono 6 mesi, in Austria 6,1 e in Germania 8,7.
Il motivo non è solo economico ma anche strutturale. In Germania, ad esempio, il prezzo medio più alto (19.912 euro) riflette la maggiore giovane età del parco auto: quasi il 30% delle Golf in vendita ha meno di un anno, una quota fino a sei volte superiore rispetto a Belgio e Italia. Nel nostro mercato, invece, oltre due terzi delle Golf hanno più di cinque anni, un dato che contribuisce a ridurre il prezzo medio ma anche a evidenziare la mancanza di ricambio nel parco circolante.
Incentivi e nuove abitudini d’acquisto cambiano il mercato
La progressiva diminuzione della domanda per le versioni termiche – complice la spinta verso l’elettrico e l’ibrido – ha inciso sui prezzi dell’usato tradizionale. Gli incentivi statali destinati ai modelli a basse emissioni hanno temporaneamente spostato l’interesse dei consumatori, riducendo la pressione su vetture come la Golf, che continua però a essere una delle più richieste su AutoScout24.
Il Golf Index 2024 mostra inoltre un’evoluzione interessante: dal 2017 a oggi, il prezzo medio della Golf usata è aumentato del 21,4% in Italia e di oltre il 40% nei Paesi Bassi, segno che la compatta di Volkswagen ha mantenuto un valore stabile nel tempo nonostante le oscillazioni economiche e le transizioni tecnologiche.
Usata sì, ma ancora attuale
In Italia, scegliere una Golf di due anni consente di risparmiare circa il 25% rispetto al prezzo del nuovo, senza rinunciare a un’auto attuale per design, dotazioni e qualità percepita. Un dato che conferma come il mercato dell’usato rappresenti oggi una valida alternativa per chi vuole qualità senza affrontare i costi del nuovo, in un contesto in cui il potere d’acquisto resta sotto pressione.