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Meloni attacca Stellantis, la risposta non si fa attendere

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Un attacco a Stellantis è stato sferrato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La Premier ha attaccato in due momenti separati il colosso automobilistico italo-francese dicendo che più che una fusione tra i gruppi FCA e PSA si sarebbe trattato di una vera e propria acquisizione avvenuta da parte dei francesi. Si è instaurato così un botta e risposta tra le parti, con Stellantis che non ha tardato nel cercare di disarticolare l’attacco ricevuto. Scopriamo meglio cosa sta accadendo tra Governo Meloni e Stellantis.

L’attacco di Giorgia Meloni a Stellantis

giorgia meloni

Senza mezzi termini, un po’ come sempre, Giorgia Meloni ha attaccato Stellantis. La numero uno di Fratelli d’Italia e Presidente del Consiglio ha contestato la fusione avvenuta in passato tra FCA e PSA (che ha dato vita a Stellantis) dicendo che si tratta realmente di un’acquisizione avvenuta per mano del gruppo francese e dell’Eliseo ai danni di quello italiano e non di una vera e propria fusione. Giorgia Meloni ha detto:

“Il gruppo FIAT e i marchi italiani collegati rappresentano una parte importante della storia industriale nazionale e un patrimonio che merita la massima attenzione, e questo credo significhi avere anche il coraggio di criticare le scelte del management, come lo spostamento della sede fiscale all’estero, o l’operazione di presunta fusione tra FCA e il gruppo francese PSA che celava in realtà un’acquisizione da parte francese dello storico gruppo italiano tanto che oggi nel cda di Stellantis siede un rappresentante del governo francese, e non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengano conto molto più delle istanze francesi”.

Dichiarazioni forti, alle quali hanno fatto seguito quelle della controparte interessata che ha risposto con un comunicato ufficiale.

Stellantis risponde a Giorgia Meloni con un comunicato ufficiale

Non sono affatto piaciute a Stellantis le parole del primo ministro Giorgia Meloni. L’attacco non è piaciuto ai piani alti del colosso automobilistico. Così Tavares e soci hanno deciso di controbattere le accuse mosse dal capo del Governo diramando un comunicato ufficiale nel quale si apprezzano i numeri della produzione italiana, molta della quale finisce all’estero. Nel dettaglio, si legge:

“Oltre il 63% dei veicoli prodotti lo scorso anno negli stabilimenti italiani di Stellantis sono stati esportati all’estero, contribuendo così alla bilancia commerciale italiana. Lo sottolinea un portavoce di Stellantis Italia, precisando che lo scorso anno sono stati prodotti oltre 752 mila veicoli (auto + veicoli commerciali), in crescita del 9,6% rispetto al 2022, di cui oltre 474 mila sono stati commercializzati all’estero. In particolare, con oltre 85.00 unità prodotte, Mirafiori ha un avuto un export pari al 93%, Cassino, con circa 48.800, del 75%, Pomigliano, con circa 215.000, del 41%, Modena, con circa 1240, del 92%, Atessa, con circa 230.000, dell’85%, e Melfi, con oltre 170.120, del 53%. Stellantis è fortemente impegnata in Italia e lo ha fatto negli ultimi anni. L’azienda ha investito diversi miliardi di euro nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi.

– Melfi [export 53%] diventerà il centro di produzione di auto elettriche di medie dimensioni – STLA Medium

– Cassino [export 75%] si specializzerà nel segmento delle auto elettriche di grandi dimensioni STLA Large

– Termoli è impegnata in una fondamentale riconversione: dalla produzione di motori termici a una gigafactory europea ACC: un investimento da 2,1 miliardi di euro.

– Pratola Serra rafforzerà la sua capacità di fornire il motore B2.2 per coprire il fabbisogno totale di Stellantis.

– Pomigliano [export 41%] ha visto l’arrivo di un prodotto particolarmente competitivo come l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense e la Panda continua a essere un modello vincente, soprattutto grazie alla versione ibrida.

– Atessa [export 85%] produce la maggior parte dei nostri grandi VAN (per Fiat Professional, Citroën, Peugeot Opel, Vauxhall e Toyota), sui quali siamo leader in EE. Atessa è il più grande sito al mondo per la fornitura del segmento Camping car, dove il marchio Fiat è tra i leader con una quota di mercato del 30% in Europa (2023).

– Modena [export 92%] ha la produzione della MC20 e quest’anno verrà creato nello stabilimento di Modena un nuovo reparto di verniciatura chiamato “FuoriSerie”, dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente.

– Cento ha un’importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini.

– Torino [export 93%] Mirafiori: produzione di 500e (FIAT e Abarth), produzione di Maserati Levante, GranTurismo e GranCabrio, Battery Technology Center, The Circular Economy Hub, lo stabilimento eDCT per la produzione di trasmissioni elettriche, grazie alla nostra joint venture con Punch Powertrain. Il nuovo impianto sarà operativo quest’anno. Il grEEn Campus è una nuova applicazione concreta della New Era of Agility a sostegno degli obiettivi Carbon Net Zero”.

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