Tra le mie 5 auto preferite da bambino c’era la Maserati GranTurismo. Per me voleva dire V8, rumore, potenza ed eleganza. Se al me bambino di tanti anni fa avessero detto che nel 2023 la GranTurismo avrebbe avuto in gamma anche una versione 100% elettrica denominata Folgore non ci avrei creduto. Con questa premessa è iniziata la mia prova in anteprima a bordo di una vettura che segna la svolta, seguita a breve da Grecale, nella svolta elettrica del brand fondato nel lontano 1914, a Bologna, da Alfieri Maserati.
Sono passati tanti anni, più di un secolo, e l’elettrificazione è sulla bocca di tutti. Su autoappassionati.it abbiamo già pubblicato le prove di MC20, MC20 Cielo e Grecale, il nuovo D-SUV, mancava solo la GranTurismo. Il viaggio che mi ha visto partire in direzione Modena è stata un’occasione ghiotta, se non ghiottissima, per mettere alla prova e confrontare le due GranTurismo. Sì, perchè se da una parte c’è la potente Trofeo con il V6 Nettuno da 550 CV, ecco la Folgore. In sintesi, ha 761 CV (211 CV in più del V6) frutto dei tre motori elettrici che arrivano a scaricare 400 CV per ruota. La potenza totale installata, però, è di 1.200 CV netti.
Oggi è realtà, trovo la scelta di Maserati di lasciare la scelta al cliente tra termico ed elettrico molto rispettosa. I clienti di Folgore molto probabilmente sono clienti attratti da caratteristiche differenti rispetto al cliente tradizionale del Brand del Tridente.
Ecco perchè con ancora più voglia di sedermi in abitacolo sono pronto a spiegarvi com’è, come va, cosa ha di diverso la Folgore rispetto alle termiche e quanto costa la prima GranTurismo elettrica della storia.
Onestamente si tratta veramente di analizzare pochi, ma significanti, dettagli. Quelli che differenziano le versioni Modena e Trofeo da Folgore. Da dove partire? La calandra è la parte estetica degli esterni che cambia di più. Osservandola da vicino si apprezzano gli inserti nero lucido su una base nero silk leggermente anodizzato. Ripetono la trama nero lucido maniglie (a filo con la carrozzeria), maniglione posteriore, mentre la scritta Folgore, il logo Tridente e le scritte Maserati e GranTurismo sono in dark copper. Colore che caratterizza anche le pinze freno, specifiche per Folgore. Sono specifici anche alcuni splitter e, lo potete apprezzare voi stessi dalla foto qui sopra, i cerchi parzialmente carenati in nero lucido diamantato, sempre con diametro diverso tra anteriore (20″) e posteriore (21″). Anche il diffusore specifico, là dove gli ingegneri hanno potuto riprogettare la zona che non vede la presenza di alcuno scarico, permette di ottimizzare il Cx dell’auto del 7% rispetto a una GranTurismo a benzina. Al fine di ridurre i fruscii all’interno del passaruota, inoltre, troverete un ingresso d’aria specifico tra il paraurti e il passaruota.
Qui la vedete di colore blu scuro metallizzato ma il colore di lancio di GranTurismo Folgore è il Rame Folgore, una tonalità cangiante che racconta bene la metamorfosi Maserati vero la transizione elettrica. Frutto di intensi studi, si tratta di una colorazione che interagisce con la luce; l’ispirazione è arrivata dalla facciata del Guggenheim di Bilbao, in cui i toni caldi del copper delle zone di luce coesistono con le nuance fredde del grigio blu delle zone d’ombra, cromie rese possibili grazie all’uso di pigmenti cangianti.
Veniamo agli interni di Maserati GranTurismo Folgore. Da buona elettrica, non si poteva non tenere conto dell’intero LCA, o Life Cycle Assessment. In altre parole, è stato ampiamente promosso l’uso di materiali sostenibili come l’Econyl, un nylon riciclato ottenuto tramite il recupero, tra l’altro, delle reti dai mari, esempio di circolarità potenzialmente all’infinito della materia. Esteticamente molto opaco, ricorda alla lontana il tessuto di una muta da sub. Pannelli porta e plancia vedono poi l’impiego di pelle stampata “ad alta frequenza”, una lavorazione presa in prestito dalla pelletteria di alta gamma, che Maserati per prima offre su una vettura.
Due le varianti disponibili per gli interni di Maserati GranTurismo Folgore: la variante chiara Ice/Denim, con cuciture Ice e la variante scura, con rivestimenti Neri e cuciture a contrasto in colorazione rame (foto sotto). Inserti Econyl sono inoltre presenti su sedili, soffitto e montanti. Altra primizia mondiale proposta da Maserati sulla sua GT elettrica: sono figli di una innovativa laseratura alcuni rivestimenti di plancia e parte interna delle portiere, parti uniche sul mercato.
Tolti questi particolari, l’impostazione della plancia è esattamente la stessa (cruscotto digitale da 12,2″, display centrale da 12,3″ e comfort display per climatizzatore da 8,8″) con altre piccole variazioni che riguardano l’orologio digitale, a breve vi spiego perchè, e per i diversi indicatori visto che da una parte c’è una batteria e dall’altra un serbatoio di carburante. I sedili presentano un taglio sportivo, senza eccessive esagerazioni, e sono proposti sia davanti sia dietro con la stessa fattura. Passo lungo significa quattro posti veri, certo è che con il sedile impostato sulla mia altezza (supero il metro e 90) non posso dire di essermi trovato realmente comodo seduto dietro.
Il nuovo volante multifunzionale è disponibile in due varianti, dove la Denim è esclusiva per la Folgore. Il riscaldamento del volante è disponibile di serie per GranTurismo Trofeo e GranTurismo Folgore.
Sarebbe riduttivo dire che cambia tutto, ma poco ci manca. Tecnicamente, senza spingerci in discorsi che appassionerebbero il più incallito degli ingegneri, i tre motori elettrici sono completamente disaccoppiati tra loro: i due posteriori, neanche a dirlo, alimentano le ruote posteriori, quello anteriore si occupa di trasferire la coppia sull’assale anteriore. Si tratta di un sofisticato Torque Vectoring, con un comportamento abbastanza simile al più classico dei differenziali a controllo elettronico, dove in questo caso la potenza in gioco è alta ma la regolazione di fino adoperata dalle centraline riesce a rendere l’assetto assolutamente piacevole. Inoltre, dalla Formula E dove Maserati corre ufficialmente deriva la tecnologia SiC (Silicon carbide) per gli inverter.
La vera innovazione, la apprezzate nella foto sopra che mette a confronto una Folgore e una Trofeo sotto il vestito, vede la batteria disposta a T (in Maserati la chiamano T-Bone): il peso viene distribuito principalmente al centro, mentre sotto i sedili posteriori c’è la parte più “massiccia” che ruba qualcosa in termini di bagagliaio. Per quanto riguarda il discorso ricarica, grazie al sistema a 800V (sono in poche a potersene vantare, tra queste Porsche e Tesla) Folgore accetta fino a 270 kW in corrente continua, potendo accumulare 100 chilometri di autonomia in appena 5 minuti. In corrente alternata, è standard la 22 kW. Autonomia dichiarata, da scheda tecnica, pari a 450 km nel ciclo combinato WLTP. Ah già, le batterie. Grazie a questa disposizione, oggi GranTurismo Folgore è l’elettrica più bassa sul mercato.
Non meno importanti, anzi, le prestazioni: Maserati GranTurismo Folgore accelera da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi, raggiunge i 200 km/h in 8,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 325 km/h.
Vi chiederete, giustamente, cosa è rimasto del sound del V6 Nettuno già lontano parente rispetto ai V8 di origine Ferrari della vecchia GranTurismo? Fatte le dovute proporzioni, è stato fatto un lavoro simile a quello svolto da Stellantis con la nuova Abarth 500e, cioè quello di riprodurre il sound non del 6 cilindri Nettuno bensì del V8 della tradizione Maserati. La funzione di “accordatura sonora” è a opera di sofisticati software di trattamento del segnale, a loro volta operanti su diversi sintetizzatori che diffondono il suono attraverso le varie casse presenti sia fuori sia dentro la vettura.
Veniamo alla prova in anteprima della prima, scusate il gioco di parole, GranTurismo elettrica della storia. Saliamo a bordo della Folgore dopo aver guidato la GranTurismo in allestimento Trofeo. Esteticamente le differenze sono minime, sia esternamente sia internamente.
L’orologio digitale, su GranTurismo Folgore è differente dalla versione termica perché nei menù è possibile scegliere di far visualizzare la percentuale di carica della batteria. Sulla GranTurismo Folgore ci sono come per la versione termica le palette al volante che però in questo caso servono a regolare l’intensità della frenata rigenerativa, che tramite il motore anteriore può arrivare fino a 400 kW (544 CV) di potenza. Le modalità di guida, come spiegato pocanzi, sono leggermente differenti su GranTurismo Folgore rispetto a Trofeo: Max Range, GT, Sport, Corsa (con funzioni specifiche dedicate di Max Boost e di Endurance, quest’ultima pensata per mantenere le prestazioni nel corso di diversi giri in pista). La prima, caratteristica e comune su tante elettriche, limita la velocità massima a 130 km/h e riduce sia la risposta del pedale destro sia l’impatto della climatizzazione sul sistema.
I paddle dietro il volante non azionano alcun cambio bensì servono a settare su quattro livelli il recupero energetico.
Come va la Maserati GranTurismo Folgore? Forte, fortissimo. I 761 CV dei tre motori sviluppati da Magneti Marelli e alimentati da una batteria da 92,5 kWh (capacità netta 83 kWh), spingono tanto come su tutte le elettriche e la coppia è straordinaria. L’intelligente scelta dei tecnici Maserati di inserire una batteria a forma di “T”, con la base in linea con l’asse longitudinale della vettura, consente alla GranTurismo Folgore di limitare il fastidioso effetto di rollio tipico delle elettriche in curva e avere un baricentro basso per essere molto agile tra le curve.
La Gran Turismo Folgore è un’auto che si fa apprezzare per la sua intuitività, il piacere di guida tipico delle GT e la sua reattività quando viene impostata in modalità Sport. Nel complesso la vettura è molto ben bilanciata e l’elevata coppia permette di aggredire in modo deciso le curve dei colli modenesi. Unico neo restano i 450 km di autonomia dichiarata, che variano molto in base allo stile di guida e all’utilizzo del clima, soprattutto in questo periodo di caldo estivo.
La Folgore ha 2 motori elettrici posteriori, quindi non c’è il differenziale autobloccante dato che la gestione della trazione tra le ruote è gestita dal già citato torque vectoring, il quale va ad ottimizzare la motricità in uscita di curva e anche la dinamica in inserimento. Tolto il sound del V6 a livello di sensazioni di guida, tra Folgore e Trofeo non c’è una netta differenza. Se proprio vogliamo fare il gioco delle differenze, la GranTurismo Folgore ha una maggiore motricità sul retrotreno rispetto alla sorella benzina.
In definitiva, non c’è una versione migliore, sono anime diverse della stessa forma, la scelta a questo punto spetta solo al cliente; questo era l’obiettivo degli ingegneri Maserati e ci sono riusciti.
Sebbene non sia ancora stato diffuso ufficialmente sul configuratore ufficiale del Tridente, sappiamo che il prezzo di Maserati GranTurismo Folgore ammonta a 261.000 euro, circa 33.900 euro in più rispetto al prezzo della GranTurismo Trofeo. Difficile sapere l’entità sul prezzo finale dei vari optional, visto che non è ancora possibile curiosare nel configuratore. Confrontandola con una diretta concorrente, viene da pensare alla Porsche Taycan Turbo S, quest’ultima viene proposta a poco più di 200.000 euro.
A contribuire al prezzo di Maserati GranTurismo Folgore c’è sicuramente tutta la tecnologia che si nasconde sotto le sue eleganti forme e, non ultimo, a tutta la suite di ADAS tra cui il Maserati Active Driving Assist, il Dynamic Road View ecc. Esclusivi della Folgore sono l’Automatic Battery Preconditioning e DC Booster (impostando la navigazione verso una colonnina, l’auto si prepara per ricevere il massimo della corrente portando a temperatura la batteria), l’EV Routing 2.0 (pianificazione viaggi con soste consigliate per la ricarica) e Dynamic Range Mapping 2.0 (massima distanza percorribile tenendo conto di diversi parametri è proposta sul navigatore). Presenti anche sistemi come il Maserati Guard per prevenire il furto, l’Alexa Home to Vehicle e, non ultimo, il sistema operativo MIA (Maserati Intelligent Assistant).
Quanto costa Maserati GranTurismo Folgore? Si parte da 261.000 euro. Di serie trazione integrale, e tre motori elettrici.
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