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“L’Europa è la chiave del futuro elettrico”: la rivoluzione di BYD raccontata da Stella Li

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Nel corso di un incontro con la stampa internazionale, Stella Li, Executive Vice President di BYD (Build Your Dreams), ha tracciato un quadro chiaro della strategia globale del colosso cinese della mobilità elettrica. Dalle nuove infrastrutture di test all’espansione industriale in Europa, passando per l’evoluzione tecnologica delle batterie e il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle fabbriche: BYD si muove con la sicurezza di chi vuole ridefinire l’automotive contemporaneo.

Un investimento record per il nuovo proving ground

BYD ha recentemente inaugurato un vasto proving ground dotato di piste e aree di test dedicate allo sviluppo dei futuri modelli elettrificati. “Abbiamo investito tra i 30 e i 40 miliardi di dollari in questa struttura, escluso il costo del terreno”, ha spiegato Stella Li. L’impianto, oltre a essere un centro di sperimentazione per i veicoli del marchio, sarà aperto anche al pubblico, con esperienze a pagamento che permetteranno di provare diversi modelli, comprese le sportive elettriche Yangwang U9 e U8. “È come un museo dinamico dedicato alla nostra tecnologia”, ha aggiunto.

Espansione in Europa: Ungheria e Turchia in prima linea

Dopo la conferma della produzione della Dolphin Surf in Ungheria, BYD guarda con decisione alla Turchia, che diventerà un hub strategico per i modelli R2 e R3 con tecnologia DMi. “È il piano attuale, ma restiamo flessibili: BYD adatta la produzione in base alle esigenze di mercato”, ha spiegato Li.

L’obiettivo è ridurre l’impatto dei dazi doganali europei, che oggi pesano fino al 30% sul prezzo delle auto importate dalla Cina. “Preferiamo produrre localmente – ha confermato – ma dobbiamo mantenere la flessibilità tra impianti in Europa, Thailandia e Turchia per servire al meglio i clienti”.

Una rete globale e una strategia “open”

La rete di vendita BYD in Europa continua a espandersi, ma la strategia varia da Paese a Paese. “In Austria abbiamo un partner eccellente come Denzel, mentre in Svizzera gestiamo direttamente le operazioni per avere maggiore controllo sul marketing e sulla crescita del marchio”.

In Regno Unito, BYD punta anche sulle infrastrutture di ricarica: “Abbiamo oltre 200 location pronte per l’installazione di flash charger, grazie a una partnership locale. La politica britannica in materia di elettrificazione è chiara e questo accelera gli investimenti”, ha spiegato Li.

LFP, la batteria del futuro secondo BYD

La manager ha ribadito la fiducia nella tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato), base delle batterie Blade di BYD:

“Crediamo che l’LFP sia il futuro. È la chimica più sicura, più economica e più duratura. Nelle nostre celle testiamo fino a 10.000 cicli di ricarica: significa 30 anni di vita utile.”

Pur riconoscendo che le celle LFP abbiano una minore densità energetica rispetto alle NCM, Li sottolinea come il design strutturale Blade permetta a BYD di ottenere una densità complessiva di pacco superiore e una sicurezza senza pari.

Robot, AI e l’industria del domani

Con quasi un milione di dipendenti, BYD sta investendo massicciamente in automazione e intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza produttiva. “Sviluppiamo internamente i nostri robot industriali e i sistemi di controllo. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dal lavoro umano nelle linee di assemblaggio e nelle attività d’ufficio, incrementando la produttività con l’AI.”

Ricerca locale e design globale

Per avvicinarsi ai gusti dei diversi mercati, BYD sta aprendo un centro di design in Italia e nuove sedi R&D regionali in Europa, America Latina e Medio Oriente. “Vogliamo studiare le esigenze locali: per esempio, in Medio Oriente stiamo sviluppando sistemi di infotainment che permettono di giocare ai videogame utilizzando il volante come controller”, ha raccontato Li.

Verso il motorsport e l’esperienza di guida estrema

L’interesse per il mondo delle competizioni è concreto. “Stiamo valutando il nostro ingresso nel motorsport, ma scegliendo il settore più adatto alla nostra tecnologia,” ha spiegato Li, citando la Yangwang U9 Extreme Edition, un modello che unisce potenza e agilità “in due campionati in uno solo”.

L’impegno per la sostenibilità globale

BYD non è solo un costruttore di automobili. “Siamo un fornitore di soluzioni energetiche complete,” ha ricordato Li. L’azienda è protagonista nei sistemi di accumulo, pannelli solari e veicoli elettrici commerciali, con progetti di elettrificazione urbana in Sud America, Medio Oriente e Africa.
“Nei luoghi dove non esiste nemmeno la rete elettrica, BYD può costruire un ecosistema autosufficiente con pannelli solari, batterie e colonnine di ricarica. È il nostro contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico.”

 “L’Europa è la chiave del futuro elettrico”

Per BYD, il Vecchio Continente non è solo un mercato da conquistare, ma il laboratorio più avanzato per la mobilità sostenibile. “Gli europei credono nella tutela dell’ambiente. Se hanno la possibilità di scegliere un’auto che lo rispetti, lo faranno. È per questo che l’Europa è oggi il nostro mercato più importante,” ha concluso Stella Li.

Gentlemen driver

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Autore
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