Dopo aver svelato, in anteprima assoluta, la one-off SC18 Alston, dedicata a un cliente che si è cucito la supercar su misura grazie alla “cura” di Lamborghini Squadra Corse, il brand del Toro approffitta delle Finali Mondiali in corso a Vallelunga per svelare un altro ambizioso progetto: crescono le dimensioni, aumenta l’altezza da terra ma lo spirito delle competizioni è sempre lì: si tratta della Urus ST-X Concept, la concept dal quale nascerà un monomarca.
Sarà infatti, così come annunciato da CEO Stefano Domenicali, il 2020 l’anno del debutto per il trofeo che, a quanto pare, unirà pista e offroad; i circuiti coinvolti saranno in Europa e Medio Oriente e la FIA, con il supporto della Casa di Sant’Agata sta già organizzando il tutto: il facoltoso cliente, con la passione per la velocità, dovrà solo arrivare in circuito il giorno prestabilito.
Nulla di nuovo pensando ai tanti monomarca di altre case concorrenti, Ferrari Challenge su tutti, peccato che qui si parli di un SUV da competizione al quale sarà addirittura riservato un monomarca, mai successo prima nella storia delle corse.
Rispetto alla Urus di serie la Urus ST-X Concept è stata ridefinita nella meccanica e dotata di tutti gli elementi di sicurezza omologati FIA: rollcage in acciaio, impianto di estinzione e serbatoio FT3. A caratterizzarla esteticamente la livrea verde Mantis matt, con prese d’aria maggiorate sul cofano in carbonio sotto il quale giace il V8 da 650 CV. Rispetto alla Urus la ST-X Concept ha pensato bene di aggiungere un alettone posteriore, gli scarichi che fuoriescono a metà vettura, poco prima delle ruote posteriori.
In altri termini, 25% in meno di peso rispetto a Urus che non fa proprio della leggerezza il suo forte e un telaio molto più rigido, quindi performante, grazie all’inserimento del rollcage integrato.