Supercars e donne. Lamborghini e donne. Nell’immaginario più diffuso questa associazione vede un’auto molto potente, con una linea mozzafiato, la Lamborghini Aventador ad esempio, e un altrettanto bella signorina appoggiata al suo cofano.
C’è anche un altro punto di vista però, meno scontato e se vogliamo più curioso, ma non per questo raro. Le donne ingegnere che lavorano nel settore auto e le donne che comprano supercars.
Le fortunate prime contribuiscono a progettare ciò che le fortunate seconde potranno guidare.
A far parte di questa categoria, delle donne ingegnere c’è la trentenne Bonnie Wade che lavora per il Lamborghini Advanced Composite Structures Laboratory, con sede a Seattle.
In un’interessante intervista rilasciata a Fortune, la giovane dottoranda, racconta di come ci si sente a essere una delle poche donne ingegnere in questo settore così maschile, al lavoro per una delle case produttrici di auto da sogno più note al mondo e dei progetti ai quali sta lavorando.
Sfruttando tecnologie aerospaziali e aeronautiche, il Lamborghini ACSL, con Bonnie Wade e il suo team, è nel pieno dello sviluppo di una nuova fibra di carbonio composita forgiata che sarà utilizzata nella costruzione di pannelli del corpo vettura e altre componenti, anche finiture interne, dei futuri modelli Lamborghini, tra cui il primo SUV della storia della casa del toro, quello conosciuto al momento con il nome di Urus.
Parola d’ordine, leggerezza. “Con lo stesso motore e la stessa potenza, si andrà molto più veloce”, promette Bonnie Wade.
Proprio con la Lamborghini Urus, la casa bolognese punta ad aumentare la sua clientela femminile, che al momento, conta nella rosa degli acquisti delle sue supercars per meno del 8%.
Lamborghini un’auto per mamme e famiglie? Può sembrare strano, ma può darsi. Il CEO della casa di Sant’Agata Bolognese, Stefano Domenicali, ha infatti dichiarato in un’intervista ad Automotive News, come il nuovo SUV Lamborghini, il cui nome non è ancora certo, abbia tra gli obiettivi anche quello di conquistare maggiore clientela femminile, e perché no, con fortunati pargoli al seguito.
Il target di clientela per fasce d’età della Lamborghini Urus sembra essere proprio questo. Uomini e donne, dai 30 ai 45 anni, che necessitano di spazio, per la famiglia o per lo sport, e che vogliono qualcosa di molto esclusivo, senza rinunciare a praticità, comodità e soprattutto a ciò che ha reso le Lamborghini celebri nell’immaginario collettivo: anima sportiva e dinamica.
Insomma, qualcosa di completamente nuovo nella famiglia Lamborghini che contribuirà a portare le vendite totali Lamborghini, si stima, oltre i 7 mila esemplari l’anno entro il 2019.
Un bel traguardo da raggiungere grazie a un SUV, che potrebbe realizzare il sogno di alcuni bambini, e che anche molti di noi avevano: essere portati a scuola a bordo di una Lamborghini.