Arriva alla quarta generazione la nuova Kia Sorento 2021 e si rinnova profondamente, tanto che a vederla accanto alla prima generazione, datata 2002, sembrano due macchine provenire da due mondi diversi. L’ultima evoluzione, che ha debuttato sul finire del 2020 con il motore full hybrid, è stata ora raggiunta dalla versione plug-in Hybrid: 265 CV e fino a 55 km in elettrico con una sola ricarica.
Confermati, sempre di serie, anche i 7 posti, caratteristica che sottolinea una dimensione sicuramente importante ma gestibile in città, grazie ai tanti sistemi di assistenza alla guida proposti da Kia sul suo SUV XL. Si innalza anche la qualità degli interni, che sposano interamente il digitale proponendo un ampio quadro strumenti da 12,3” e due sistemi di infotainment, con il sistema UVO Connect da 10,25” davvero completo di informazioni e offerto con aggiornamenti delle mappe gratuiti per 7 anni.
Tante le novità di Kia Sorento Plug-in Hybrid, già raccontate durante il primo contatto con la versione HEV. Oggi, in questo primo contatto nei dintorni di Milano, ci concentriamo sulle prestazioni del motore ibrido plug-in, che non toglie alcun spazio all’interno dell’ampio, davvero ampio abitacolo, grazie a una piattaforma studiata ad hoc.
Esterni Kia Sorento plug-in Hybrid: quasi 5 metri di auto con il badge “Eco plug-in”
Poco da dire sugli esterni di Kia Sorento plug-in Hybrid, se non segnalare la presenza dello sportellino della ricarica (sulla destra della vettura, sopra il passaruota posteriore) e del badge “Eco plug-in” che richiama la natura green del mastodontico SUV della Casa coreana.
Confermate in toto le dimensioni, generose, che lo rendono un SUV adatto alle famiglie numerose, e la rima calza a pennello. Si parla di 4,81 metri di lunghezza, di 1,70 metri di altezza e 1,90 metri di larghezza. Grandi progressi sul fronte del passo, che con 2,82 metri può ospitare comodamente 5 passeggeri, mentre i due della terza fila sono rivolti più ai bambini ma facilmente reclinabili per ottenere un fondo completamente piatto, sul quale torneremo a breve.
Esternamente poi appare gradevole la firma luminosa sebbene l’impatto visivo sia importante. Kia Sorento, plug-in o full-hybrid che sia, è voluminoso e non fa nulla per nasconderlo. Sulle colorazioni si può scegliere tra 10 tonalità (quella della vettura di queste foto è la Mineral Blue ed è offerta sempre di serie sulla Sorento alla “spina”. I cerchi sono invece da 17” per la HEV e da 19” per la PHEV, senza ulteriori personalizzazioni.
Interni Kia Sorento: tanta tecnologia, ma troppi tasti fisici
Prima di volgere lo sguardo alla plancia, ricchissima sulla versione Evolution da noi provata per queste prime impressioni, apriamo il bagagliaio rimanendo stupiti dalla quantità di spazio disponibile. Si parla di 809 litri di bagagliaio (con l’ultima fila abbassata) e con la seconda fila, scorrevole, completamente portata in avanti. Ci sta davvero di tutto e di più ma anche con la terza fila alzata 175 litri possono bastare per le buste della spesa dopo aver recuperato i bambini a scuola.
Non mancano poi, nel vano bagagli, diversi pulsanti che semplificano il ribaltamento della seconda fila (elettronico), la regolazione della temperatura di A/C per la parte posteriore dell’abitacolo e una presa 12V. Seduti in posizione di guida, regolabile elettricamente e dotata sia di riscaldamento che di ventilazione (a regolazione elettronica tramite un selettore nella parte alta del tunnel centrale), lo sguardo è catturato sia dall’ampio quadro strumenti da 12,3” sia dallo UVO Connect con il suo touchscreen da 10,25” (da 8” sul primo allestimento Business).
La parte a destra del conducente, nella zona del tunnel centrale, si “perde” però in davvero tanti, forse troppi, tasti fisici. Se per alcune concorrenti si sta procedendo veloce verso la completa digitalizzazione, qui ci troviamo di fronte a tante funzioni e altrettante selezioni. Quella della quale dovrete preoccuparvi più spesso, per così dire, è il selettore delle modalità di guida (tre posizioni per la guida normale, Eco, Sport e Smart e tre per la guida “Terrain”, per sfruttare al massimo il 4×4 proposto di serie: Snow – neve, Mud – fango e Sand – sabbia).
Tanti i servizi offerti dal sistema d’infotainment UVO Connect ma, vista la motorizzazione, ci interessava capirne di più sul funzionamento dell’ibrido plug-in sotto il cofano: si può ad esempio settare l’ora di ricarica (farla partire, ad esempio, nelle ore notturne) così come la velocità di quest’ultima (massima, ridotta, minima). Sempre grazie alla tecnologia e al sistema di navigazione si possono poi cercare le colonnine di ricarica sul percorso o nelle vicinanze.
Motore Kia Sorento plug-in Hybrid
Una “prima” per Sorento e per un motore ibrido plug-in: si tratta del T-GDi 1.6 sovralimentato da 180 CV e 265 Nm abbinato a un motore elettrico da 66,9 kW a sua volta alimentato da batterie agli ioni di litio da 13,8 kWh. Ne risulta un totale di 265 CV con 350 Nm di coppia e prestazioni che parlano di 193 km/h (140 km/h in elettrico) e 8,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h. La batteria si ricarica in poco meno di 5 ore dalla classica presa 230 V.
In WLTP Kia dichiara un consumo che può variare tra 1,5 l/100 km a carica piena delle batterie (7,57 a batterie scariche). L’autonomia in modalità completamente elettrica è stata studiata per sostenere il classico percorso casa-lavoro-casa giornaliero e, vista la mole (2.057 chilogrammi in ordine di marcia) se vorrete sfruttare sempre al massimo la Sorento Plug-in Hybrid converrà ricaricarla ogni sera:
Di serie viene infine proposta la trazione integrale AWD che trasferisce la potenza a tutte e quattro le ruote in condizioni di scarsa aderenza. Il cambio è invece una trasmissione automatica a sei velocità, anche se almeno un rapporto in più non avrebbe guastato per la guida in autostrada.
Alla guida della Kia Sorento plug-in Hybrid: in elettrico si viaggia bene in città
Kia Sorento plug-in Hybrid diventa non solo il modello di questo SUV “abbondante” più potente di sempre, ma anche quello in grado di inquinare meno. Detto del motore, 265 CV muovono con disinvoltura le due tonnellate della vettura ma è soprattutto in città che si apprezza la facilità di guida concessa, soprattutto, da uno sterzo piuttosto demoltiplicato ma adatto all’ambito urbano, così come a quello autostradale. Non ci sono le quattro ruote sterzanti, che forse non avrebbero guastato, ma i 4,81 metri di lunghezza si muovono con assoluta destrezza nel traffico cittadino.
Molto utili le telecamere di cui era provvista la versione top di gamma da noi provata. Con una particolare funzione (BVM), su cui torniamo nel capitolo dedicato ai prezzi, viene visualizzato nel quadro strumenti l’immagine della telecamera che permette di vedere cosa avviene sui lati della vettura una volta azionato l’indicatore di direzione, utile anche per notare la presenza di ciclisti.
Nel nostro test per i pochi chilometri percorsi sulla tangenziale Nord di Milano abbiamo trovato un’auto equilibrata gradevolmente assistita dai tanti ADAS a disposizione, sui quali torniamo a breve. In curva invece, quando si vuole alzare un po’ l’andatura, di certo non mancano sia il rollio sia il beccheggio. Forse le sospensioni pneumatiche non avrebbero guastato, penalizzando forse eccessivamente il listino, mentre su Sorento abbiamo un MacPherson all’anteriore e un Multi-Link al posteriore.
Ritirata con il 99% della batteria, la Sorento ricaricabile alla spina segnava 47 km di autonomia in elettrico (512 km totali col pieno di benzina e di energia, come indicato dal quadro strumenti), circa 10 in meno di quelli dichiarati dalla Casa nel ciclo misto WLTP. Vero è che un’andatura particolarmente rilassata, specie in città, può far crescere questo dato fino a 65-70 km, almeno per quanto riguarda la città. Essendo, però, un’auto così spaziosa è difficile immaginarsela solo tra tombini e semafori. Ecco perchè le sue doti da passista si confermano in tanto comfort di guida ma occhio alla batteria. Viaggiando “scarichi” i consumi si alzeranno fino a circa 7 l/100 km. Il pacco batterie, garantito 7 anni/150.000 chilometri al pari del motore e della vettura stessa, è raffreddato con un particolare sistema ad acqua, così da aumentarne l’efficienza.
Nel complesso l’insonorizzazione dell’accoppiata ibrida è soddisfacente e nell’abitacolo si può scegliere di viaggiare con i rumori della natura in sottofondo, richiamabili dal generoso schermo centrale, suoni che possono diventare un piacevole compagno di viaggio. Dicevamo degli ADAS: c’è di tutto di più, con lo Smart Cruise Control con funzione Stop&Go (SSC) e l’Highway Driving Assist (HDA) che garantiscono la guida autonoma di livello 2 già sul primo allestimento.
Prezzi Kia Sorento plug-in Hybrid: si parte da 53.000 euro, più gli incentivi
La gamma completamente elettrificata di Kia Sorento parte da un prezzo di 44.500 euro per la 1.6 T-GDi AT6 2WD, motore full hybrid, mentre il plug-in di questo primo contatto parte da 53.000 euro ma raggiunge i 61.000 euro per la top di gamma Evolution, con una dotazione assolutamente completa, tra cui vanno segnalati l’ampio tetto panoramico apribile elettricamente, i sedili anteriori lato guida regolabili elettricamente e memorizzabili, luce bagaglio LED, pedaliera in alluminio, sedili ventilati e riscaldati, Head-Up Display, sistema audio premium Bose, telecamera 360° settabile su diverse riprese (ottima la qualità video) e ulteriori ADAS quali il Blind Spot View monitor (BVM:sul quadro strumenti virtuale, azionando la svolta per un sorpasso, compare la ripresa di ciò che accade dietro e a lato della vettura) e Parking Collision Avoidance Assist (PCA: utile nei parcheggi a frenare la vettura, durante la retromarcia, se sopraggiunge un veicolo).
commenti
Loading…