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Intervista a Kimi Raikkonen: le sue sensazioni a poche ore dal Gran Premio d’Italia

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Trovarsi di fronte all’ultimo campione del mondo della Ferrari, a uno dei più amati piloti di F1, a, prima di tutto, un vero personaggio, è un’emozione che chi scrive non riesce a descrivere. Ospiti di Alfa Romeo presso il Museo Storico di Arese, dove è stata presentata la livrea speciale con le quali le C38 di Alfa Romeo Racing correrranno a Monza, abbiamo avuto la possibilità di scambiare due parole con il pilota finlandese, uomo simbolo di Alfa Romeo in F1. Ecco la nostra intervista a Kimi Raikkonen, tra sensazioni, speranze e, perchè no, qualche ricordo.

Kimi prima di tutto come sta la tua gamba, dopo i problemi accusati a Spa?

“Molto meglio, non c’è più alcun dolore e sono pronto per scendere in pista”

Siamo alle porte della 90° edizione del Gran Premio d’Italia, il tempio della velocità. Quali sono le tue sensazioni prima di salire in macchina, con una C38 che sembra adattarsi bene ai circuiti veloci?

“Sì, Spa è un po’ differente da Monza come circuito ma abbiamo livelli di downforce abbastanza simili; ciò che mi ha sorpreso della macchina è che se a Monaco siamo andati male abbiamo avuto un buon recupero in circuiti lenti come in Ungheria, a dimostrare il progresso della monoposto”.

A parte il crash con Max Verstappen che ti ha tolto dalla lotta per i punti in Belgio quale pensi che possa essere l’ambizione per questa gara a Monza? L’anno scorso hai ottenuto una fantastica pole con la Ferrari, quest’anno top 10 in qualifica?

“Se possiamo essere nei primi 10, magari approfittando di qualche penalità dei nostri concorrenti diretti, otterremmo già un buon risultato in partenza. Ottimisticamente sarei contento di partire 6°-7°, un buono modo per impostare una gara da terminare a ridosso dei primi davanti al pubblico italiano”.

Danno pioggia per la gara, questo ti preoccupa?

“Beh in questi casi meglio che sia o davvero bagnato o completamente asciutto, anche se le condizioni intermedie sono quelle che creano più spettacolo”.

Qual è il tuo più bel ricordo legato a Monza?

“Sicuramente le pole position che ho ottenuto qui (2005, 2006, 2018) anche se non ho mai ottenuto la vittoria e questo mi manca. Poi l’atmosfera che si crea con i tifosi, qualcosa di davvero particolare”.

Sei contento del rinnovo di Monza in F1 fino al 2024?

“Sì è una cosa molto positiva per il mondo della F1, Monza è la storia della F1”

Sei stato felice dell’accoglienza che ti hanno riservato i tifosi Ferrari giovedì in piazza Duomo? D’altronde sei l’ultimo campione del mondo con la rossa…

“Certo mi ha fatto molto piacere, non si sono dimenticati di me! (ride, ndr) Mi ha fatto piacere ma credo sia stato più bello per loro vedere i piloti sul palco”

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Ultima domanda su tuo figlio, che chiami “Aceman”, e che sembra aver ereditato il DNA per le corse proprio da te. Come sta andando sui kart?

“Come inizio non c’è male. Non ha fatto incidenti, sa cosa sta facendo e, soprattutto, si diverte. Credo sia un buon inizio ma è stata solo la prima volta.

Saresti felice se venisse a dirti papà voglio diventare un pilota?

“Sarei contento per lui se lo vedessi contento di ciò che vuole fare, l’importante è divertirsi”

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