55 anni, una brillante carriera nel mondo dell’automotive, iniziata in Lancia e proseguita, step by step, tra il gruppo Volkswagen e il ritorno, in grande stile, nel ruolo di Senior Vice President del Design Ferrari, un ruolo che ricopre con 2010 e che gli ha permesso di elaborare le forme di tutte le Ferrari dall’F12 fino all’ultima Ferrari, ospite, con lui, del nostro salotto. Lui è Flavio Manzoni, lei è la Ferrari Roma, che abbiamo già messo alla prova nei giorni scorsi.
Nella nostra intervista Flavio Manzoni non si sofferma solo sull’ultima nata della Casa di Maranello, bensì ripercorre le fasi della sua carriera, attraverso aneddoti e ricordi, per illustrare meglio il suo percorso verso il vertice del design automotive. Un punto di arrivo? Sì, ma una continua sfida per eccellere, giorno dopo giorno.
Il suo primo progetto, poi, purtroppo, non concretizzatosi con l’arrivo su strada, è stata la Lancia Fulvia Coupé, cui Manzoni è profondamente legato. Da lì partono i suoi ricordi, attraverso progetti importanti che l’hanno portato a ricoprire un ruolo di prestigio. Nell’intervista abbiamo mostrato a Flavio Manzoni alcune fotografie di auto da lui firmate; ne abbiamo scelte tre, o meglio quattro: la Fulvia Coupé, la Ferrari P80/C e le “Icona”, cioè le Monza SP1 e Monza SP2.
“La Monza SP1 è un concetto di vettura che non esiste più, è una monoposto a uso stradale”
La Ferrari Roma: chi l’ha disegnata ci racconta com’è nata
Con l’ultima sua creatura alle sue spalle, il designer sardo ci guida alla scoperta della GT 2+ di Maranello, una supercar da 620 CV capace di far discutere per le sue forme. Proprio la calandra così particolare e l’addio ai fari tondi al posteriore ci ha spinto a chiedere a Manzoni la ragione di queste scelte.
“Se una vettura non fa chiaccherare non è originale…”
Infine, uno sguardo agli interni, nati seguendo il family feeling, un termine che Manzoni preferisce non usare, perchè “ogni Ferrari è una storia a sè“, ma che sono nati ispirandosi proprio alle Monza, con il concetto di Dual Cockpit.