Inizia nel commovente ricordo del povero Anthoine Hubert questa 64° edizione del Gran Premio del Belgio, con tutti i piloti, F1, F2 e F3, riuniti sulla linea di partenza per l’omaggio allo sfortunato pilota francese, classe 1996, che ieri ha lasciato questo mondo facendo quello che gli piaceva di più, correre. Ricordiamolo così e, come già accaduto in passato nello spietato mondo del motorsport, the show must go on, lo show deve andare avanti, come cantava il grande Freddie Mercury. Ecco a voi il GP del Belgio 2019, con una doppietta Ferrari in qualifica che fa ben sperare per la gara di oggi.
Pronti via e le Ferrari svoltano a La Source e con Hamilton che ha subito ragione di Vettel ponendosi all’interno. Nel frattempo Verstappen scatta male dalla quinta posizione e carambola addosso a Raikkonen, un incidente simile a quanto accadde nel 2016. Verstappen apre il braccetto del tirante dello sterzo e finisce dritto al Raidillon nelle barriere, per la delusione dei tanti tifosi accorsi dall’Olanda solo per lui.
Nel caos guadagna un’immensità di posizioni Norris, quinto, mentre dietro anche Stroll finisce addosso a Ricciardo. Raikkonen si ferma subito per cambiare ala ma i suoi danni sembrano non così lievi. Nel frattempo non ci siamo persi la lotta per la seconda posizione con Vettel che prende la scia di Hamilton e riguadagna la 2° posizione sulla falsariga del sorpasso nel 2018 sul quale costruì la sua ultima vittoria in F1.
Nel frattempo si è fermato Sainz per problemi tecnici. Tutto procede regolarmente nella prima frazione di gara ed è Gasly a fermarsi per il primo pit stop tolti quelli dopo l’incidente al via. Vettel si ferma un giro più tardi anticipando la sosta tra i top team, cercando di cambiare la strategia rispetto al suo compagno di squadra.
Bellissimo, al giro 19, il numero di gara di Hubert, l’omaggio del pubblico che copre con i propri applausi il rumore stesso dei motori ibridi. Scena strappa lacrime per onorare ancora una volta il giovane francese perito ieri in quel terribile incidente.
Leclerc efettua la sua sosta al giro 21/44 e, montando gomma gialla, potrà non fermarsi più fino alla fine. Vettel gli passa davanti ma nulla è deciso in casa Ferrari. Pit stop per Hamilton e Bottas al giro 23 e 24, i due rientrano entrambi in 4° uno dopo l’altro.
Leclerc però sembra essere in grado di rimontare da solo sul compagno di squadra, guadagnando decimi preziosi giro dopo giro. Non serve, però: Vettel viene avvisato via radio di lasciar passare Charles che torna in testa.
Ora Vettel, che appare non in grado di tenere il suo ritmo, sta subendo la rimonta di Hamilton, in modalità hammer time. Una battaglia che dura lo spazio di 2 giri, infatti al giro 32/44 Hamilton è bravo a scendere sotto il secondo e sfruttare il DRS sul Kemmel per tornare in seconda posizione. Ora parte la caccia a Leclerc.
Vettel si ferma per montare gomma rossa e andare all’attacco del giro più veloce. Così facendo sfuma definitivamente la doppietta Ferrari, con il tedesco che finisce quarto, a distanza di sicurezza da un grande, e fortunato, Lando Norris.
Sempre meno giri alla fine e i tifosi Ferrari tremano a vedere la rimonta di Hamilton. Già in Austria Verstappen riuscì a cogliere la vittoria proprio negli ultimi istanti di gara, una seconda volta farebbe decisamente male.
Torniamo davanti, 2,8 secondi, tre giri dalla bandiera a scacchi. Cardiopalma per questo finale del GP Belgio 2019, una gara che potrebbe essere la prima per Leclerc, con la gioia incontenibile dei tifosi Ferrari, così come l’ennesima di quel mastino che è Hamilton.
1 secondo guadagnato in un giro, e manca una tornata. Palpitazioni vere!
Vince CHARLES LECLERC, VINCE CHARLES LECLERC! Grande gara, vissuta fino all’ultimo da campione qual è, una gara determinante per la Ferrari ad appena una settimana dal Gran Premio d’Italia! In Ferrari è nata, definitivamente, una stella. Speriamo che questa sia la prima di tante, per lui, per la Ferrari, per il bene di questo crudele ma bellissimo sport.
Nella fasi finali Giovinazzi, purtroppo, dopo una gara bellissima che lo stava portando dalla 16° alla 9° posizione, è finito fuori a grande velocità a Pouhon, finendo rovinosamente contro le barriere. Non ci voleva…Fermo anche sulla linea del traguardo Lando Norris, ad appena un giro dalla bandiera a scacchi. Grande gara di Albon, la sua prima in Red Bull, che ha terminato quinto.