La gamma Q Audi è l’emblema della trazione quattro, che si traduce in versatilità a sicurezza, cui si abbina da diversi mesi a questa parte, l’elettrificazione dell’offerta.
L’Audi Q5 è il SUV dei quattro anelli più venduto nel mondo, ed essendo la massima espressione della gamma Q è la portabandiera di questa elettrificazione. La Q5 PHEV, infatti, arriva a percorrere fino a 45 km in modalità totalmente elettrica nel ciclo WLTP, mentre l’Audi Q7, protagonista di un vero e proprio restyling di recente, conta su una gamma motori benzina e Diesel mild-hybrid a 48 Volt. Stessa soluzione per l’Audi SQ8 TDI, equipaggiata con il propulsore Diesel più potente sul mercato europeo.
Durante la nostra experience a bordo di alcuni dei modelli più iconici e maggiormente lussuosi della gamma Q Audi, abbiamo guidato proprio questi tre modelli, nel suggestivo scenario delle coste sarde nei dintorni di Capo Spartivento.
Plug-in hybrid e mild-hybrid: i modelli più green della gamma Q Audi
Tornando all’Audi Q5 PHEV, questa è forte di un 2.0 4 cilindri abbinato a un propulsore elettrico del tipo sincrono a magneti permanenti. Proposta in due versioni, la Q5 TFSI e quattro S tronic può contare, nella variante “55”, su di una potenza complessiva di 367 CV e una coppia di 500 Nm, mentre nella variante “50” vengono erogati 299 CV e 450 Nm. La variante 55 TFSI e scatta da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi e percorre fino a 47 km/litro.
Il picco di coppia è disponibile già da 1.250 giri/min, mentre l’accumulatore agli ioni di litio ha una capacità di 14,1 kWh e la potenza massima di ricarica è di 7,4 kW. Tra i plus tecnici legati all’elettrificazione del modello e volti a rafforzare la versatilità tipica di Audi Q5 spiccano il recupero dell’energia derivato da Audi e-tron, prima vettura totalmente a zero emissioni della Casa dei quattro anelli, e il predictive efficiency assist. Q5 è anche mild-hybrid a 12 Volt per i 2.0 TDI, declinati in tre livelli di potenza – 136, 163 e 204 CV – che si affiancano al 2.0 benzina, la 45 TFSI quattro S tronic 245 CV MHEV 12V già in gamma.
Pur potendo contare su propulsori differenti – V6 turbo Diesel e benzina di 3 litri con potenze da 231 a 340 CV per Audi Q7, V8 4.0 biturbo Diesel a doppia sovralimentazione da 435 CV per Audi SQ8 TDI – i SUV full size dei quattro anelli si avvalgono anch’essi del sistema mild-hybrid a 48 Volt che, nell’esercizio di marcia reale, può ridurre i consumi fino a un massimo, rispettivamente, di 0,7 e 0,5 litri ogni 100 chilometri.
La rete di bordo a 48 Volt del mild hybrid vede l’alternatore-starter azionato a cinghia (RSG), collegato all’albero motore, recuperare fino a 8 kW di potenza nelle fasi di decelerazione. Energia che viene immagazzinata in una specifica batteria agli ioni di litio da 0,5 kWh, da cui viene successivamente veicolata ai dispositivi integrati nella rete di bordo.
Qualora il conducente rilasci il pedale dell’acceleratore a velocità comprese tra 55 e 160 km/h, Audi Q7 e Audi SQ8 TDI sono in grado di avanzare per inerzia “in folle” o di veleggiare a motore spento per un massimo di 40 secondi. Non appena il conducente preme nuovamente l’acceleratore, l’RSG riavvia il motore in modo più rapido e progressivo rispetto a un motorino di avviamento tradizionale. La modalità start/stop è attiva già a partire da 22 km/h.
Audi SQ8 TDI, come detto, ha un V8 da 435 CV e una coppia di 900 Nm da 1.250 a 3.250 giri/minuto. Valori che consentono al SUV coupé dei quattro anelli di passare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h.
Italy, land of Q(uattro): trazione e sicurezza
Sin dal 1980, anno del debutto della coupé Audi quattro, icona sportiva del Brand, la trazione integrale quattro è uno dei pilastri tecnici delle vetture dei quattro anelli. In special modo della gamma Audi Q, il cui nome s’ispira alla tecnologia 4WD di Ingolstadt. Con la Audi Q5 TFSI e, questa trazione per la prima volta viene abbinata all’azione di un motore elettrico. Tale sistema vede la catena cinematica operare in modo particolarmente efficiente, attivando la ripartizione della coppia al retrotreno solo quando necessario e seguendo una logica d’intervento sia reattiva sia predittiva.
In termini di motricità e comportamento dinamico non viene vi è differenza rispetto ai sistemi permanenti, tra i quali spicca la variante appannaggio di Audi Q7 e Audi SQ8 TDI. Entrambi i SUV full size vedono agire il differenziale centrale autobloccante meccanico quale “cuore” del sistema quattro. In condizioni ordinarie, la ripartizione della coppia tra assale anteriore e assale posteriore avviene secondo il rapporto 40:60. Qualora necessario, il sistema distribuisce in modo variabile la spinta privilegiando l’assale con la migliore motricità. In funzione dei frangenti di guida, fino a un massimo del 70% all’avantreno e fino all’85% al retrotreno.
E a proposito di Land of quattro, durante la nostra experience siamo passati dal candore delle Saline Conti Vecchi, nell’assolata provincia di Cagliari, al verde della macchia mediterranea, dal blu intenso del Mediterraneo occidentale al rosa dei fenicotteri che svernano sull’isola. Una Sardegna dai mille volti che ha messo alla prova la versatilità e le performance di Audi Q5, Audi Q7 e Audi SQ8 TDI, vetture high-end della gamma Q Audi.
Pacchetti Audi Outdoor: vantaggio Cliente sino al 20%
Dal mese di marzo arrivano anche i pacchetti Audi Outdoor, rappresentati da tre diversi kit di accessori originali, offerti come pacchetto a listino al momento della configurazione dell’auto e forieri sia di un vantaggio cliente fino al 20%, sia della garanzia, della progettazione e del montaggio Audi.
I kit, dedicati a tutte le vetture della gamma Q Audi, condividono una serie di accessori quali i tappetini in gomma anteriori e posteriori, antiscivolo e antitaglio, il box pieghevole da bagagliaio (da 32 litri), ideale per riporre piccoli oggetti, anche bagnati, le barre portacarico in lega leggera, per i modelli che non le prevedano già di serie e, nel caso dei SUV con motorizzazioni TDI e TFSI, il guscio impermeabile per il vano di carico.
A questa dotazione standard si aggiunge, in funzione dei desideri del Cliente, il portabici al tetto oppure il portasci o, come ulteriore alternativa, il box da tetto. Il kit portabici in alluminio anodizzato, nello specifico, è esente da fruscii aerodinamici e in grado di ospitare due biciclette dal peso massimo di 20 kg ciascuna, mentre il box da tetto ha una capacità di 360 litri, è impermeabile e porta sino a 75 kg.