Agile, scattante, divertente tra le curve: nel suo piccolo estrema. Queste sono gli aggettivi giusti per la più piccola e pepata di casa DS, la DS3 Performance.
Il suo punto di forza è il connubio tra eleganza, versatilità e la tanta potenza generata dal 1.6 litri da 208 CV, stretto parente di quello che equipaggia la Peugeot 208 GTi. Vediamo come si è comportata nella nostra prova su strada.
Design muscoloso ed elegante
Da fuori notiamo subito il carattere sportivo che, come nella precedente DS3 Racing, la distingue dalle gemelle DS3 meno performanti. Doppio scarico specifico, carreggiate ampliate, cerchi in lega da 18’’ diamantati neri, pinze dei freni anteriori nero lucido e logo specifico con i colori di DS Performance, sono gli elementi che saltano subito all’occhio.
Il frontale è composto dalla calandra verticale a forma esagonale con il profilo cromato che si allunga verso i proiettori e verso i fendinebbia a LED attraverso due ali, le nuove doppie Wings.
La DS3 Performance si fa subito notare per i proiettori ottici anteriori, ottimi compagni di viaggio, che combinano la tecnologia LED e Xeno, e anche grazie alla firma luminosa di quelli posteriori, che creano un effetto tridimensionale molto appagante a livello estetico.
Nuovi anche paraurti e minigonne specifici che rendono la carrozzeria ancora più dinamica. La fiancata è caratterizzata da linee morbide ma allo stesso tempo muscolose, arricchite dalle nervature dei passaruota, dal disegno della linea di cintura a “pinna di squalo” e dal tetto, in contrasto con il colore della carrozzeria, che termina nell’elegante spoiler posteriore.
A differenza delle altre DS3 gli abbinamenti di tinte della carrozzeria e del tetto si riducono a cinque, esclusiva la tinta “Black Special” che enfatizza l’atteggiamento sportivo del veicolo, con una carrozzeria di colore Black Mat in contrasto con il tetto Gold.
All’interno i passeggeri anteriori sono accolti da sedili avvolgenti in pelle, tessuto e Alcantara con poggiatesta integrato e logo DS Performance sullo schienale. La qualità che ritroviamo nell’accostamento di materiali differenti e la “cura al dettaglio” sono quelli giusti e confermano l’esclusività di casa DS nel segmento.
La plancia risulta ben strutturata: il grande schermo Touch Pad 7 pollici e la sola presenza dei tasti per la chiusura centralizzata e per le frecce di emergenza le conferiscono un carattere simmetrico ed elegante. In compenso i comandi del volume e del menu sono nascosti nel tunnel centrale dietro al cambio, scomodi da raggiungere per il conducente, un piccolo neo in un sistema di infotainment veloce e di facile utilizzo. Le mappe sono chiare, la navigazione è abbastanza precisa e, in alternativa, si può optare per le mappe del nostro smartphone grazie alla compatibilità con Apple Car Play e Android Auto attraverso il cavo USB.
Lo spazio per i passeggeri posteriori è ristretto a causa del tetto spiovente e dei sedili anteriori sportivi, risultando adatto a percorsi di breve durata. Il vano bagagli, con i suoi 285 litri, si posiziona ai vertici della categoria e sottolinea l’anima bivalente dell’auto, ovvero coniugare prestazioni e versatilità.
Alla guida della DS3 Performance 1.6 litri da 208 CV: divertirsi con stile
La formula è semplice: 1.250 kg spinti da 208 cavalli e 300 Nm di coppia. Se questi dati non bastassero a stupirvi, aggiungiamo il differenziale autobloccante Torsen e una gommatura firmata Michelin Pilot SuperSport, in misura di 205/40, montata su appariscenti cerchi da 18 pollici.
Già dai primi chilometri alla guida della DS3 Performance acquisiamo il giusto feeling con la vettura. Il merito è attribuito ad uno sterzo dalla giusta “consistenza”, preciso, che regala il giusto feedback con l’asfalto e al propulsore che, nonostante la cavalleria, risulta elastico nel salire di giri. Questa progressività è apprezzabile soprattutto tra le curve, dove un comportamento nervoso sarebbe più complicato da gestire. Superati i 3.000 giri il carattere diventa rabbiosamente sportivo, basti pensare che servono solo 6,5 secondi per raggiungere i 100 km/h con un allungo fino a 230 km/h. Insomma, basta un attimo di distrazione e si è già oltre i limiti concessi dal codice della strada.
Per assicurare maggiore motricità e tenuta di strada, l’auto è stata equipaggiata di serie con il prestigioso differenziale meccanico a slittamento limitato di tipo Torsen che aiuta a scaricare a terra tutti i 300 Nm di coppia. Ottimo anche l’assetto dell’auto – meno estremo della cugina 208 GTI by PS – e il suo comportamento tra le curve che permette di affrontare tratti misti ad andatura sostenuta, con poco impegno da parte del guidatore.
Unico particolare non convincente che segnaliamo in una vettura dall’anima così Racing è la presenza di una leva del cambio dalla corsa lunga che non facilità la rapidità nei cambi marcia più sportivi e, qualche volta, tende a impuntarsi tra una cambiata e l’altra.
La DS3 Performance non dimentica le sue origini di versatile e modaiola cittadina avvicinandosi, con una guida “leggera”, ai 15 km/l.
Prezzo e concorrenti
La DS3 Performance ha un prezzo di attacco di 27.150 € e offre una dotazione pressoché completa. Se aggiungiamo gli equipaggiamenti che caratterizzano l’esemplare da noi provato, il prezzo lievita di circa 2.000 €, avvicinandosi a quota 30.000 euro.
La rivale diretta è sicuramente la connazionale Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport, anch’essa equipaggiata con il propulsore 1.6 THP da 208 cv, ma caratterizzata da una diversa mappatura. Nel segmento delle compatte “vitaminizzate” ritroviamo anche la Ford Fiesta ST (la nostra prova della ST200), la Abarth 595, la Renault Clio RS e l’Audi S1.
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