Roma ha fatto da cornice a un evento che unisce tradizione, eleganza e tecnologia tricolore. Un video pubblicato sulla pagina Instagram
Veicoli d’Emergenza ha catturato l’attenzione degli appassionati di motori e forze dell’ordine: protagonista, una coppia d’eccezione formata dalla
Maserati MCPura e dall’
Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio del
Nucleo Radiomobile dei Carabinieri (
consegnate di recente da Stellantis), riprese in movimento su una strada della Capitale durante la
presentazione ufficiale del Calendario dell’Arma 2026.
Il breve filmato — divenuto virale in poche ore — mostra le due supercar in configurazione operativa, con livrea istituzionale, lampeggianti e dotazioni d’emergenza, in un raro momento di transito urbano. Una scena che sintetizza l’immagine di un’Arma moderna, legata alla propria storia ma attenta all’innovazione e alla rappresentanza del “Made in Italy” nel mondo.
L’eccellenza italiana al servizio dello Stato
La Maserati MCPura, con il suo motore V6 Nettuno da 630 CV e la scocca in fibra di carbonio, è oggi uno dei simboli dell’ingegneria sportiva italiana. Utilizzata per servizi speciali e cerimoniali, rappresenta il vertice della tecnologia e delle prestazioni firmate Maserati. Accanto a lei, l’ultima versione della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, da tempo in dotazione al Nucleo Radiomobile, incarna la potenza e la precisione dinamica della casa del Biscione, spinta dal V6 biturbo da 520 CV.
La presenza congiunta di questi due modelli non è casuale: il Calendario Storico dei Carabinieri 2026 celebra proprio il valore dell’eccellenza italiana — meccanica, umana e istituzionale — raccontando il legame tra tradizione e progresso, tra tutela del territorio e innovazione.
Il fascino delle auto speciali dei Carabinieri
Non è la prima volta che l’Arma affianca il proprio nome a vetture d’eccezione: dalla storica Ferrari 250 GTE del 1962 alla Lamborghini Gallardo per i servizi di rappresentanza, fino alle recenti lotus Evora e Giulia Quadrifoglio adattate per impieghi operativi o cerimoniali.
La MC20 e la Giulia Quadrifoglio, viste nel video girato a Roma, rinnovano questa tradizione, dimostrando che la bellezza e la tecnologia italiane possono convivere con la disciplina e il rigore delle istituzioni.