Arriva dalla Francia (fonte Auto Moto) una notizia di quelle che da una parte fanno sorridere ma dall'altra esattamente l'opposto, pensando a cosa sarebbe potuto succedere. L'accaduto a Nizza, nei giorni scorsi, dove un settantenne è stato fermato dalla polizia a bordo della sua
Ferrari lanciata a 220 km/h. Fin qui tutto bene, o quasi, perchè il tratto sul quale viaggiava l'anziano transalpino imponeva un limite di 110 km/h, esattamente la metà.
Gli agenti, prontamente intervenuti, hanno fatto una scoperta sorprendente: al volante c’era, per l'appunto, un attempato appassionato. L’uomo, con aria tranquilla e quasi spavalda, si è giustificato con poche parole: "Volevo godermi la mia Ferrari". Da appassionati quali siamo è facile comprendere il fascino di schiacciare l’acceleratore su un’auto Made in Maranello, ma è altrettanto chiaro che certe emozioni andrebbero vissute in pista e non sulle strade pubbliche, dove i rischi sono altissimi.
Il “piacere proibito” del settantenne è durato pochissimo. La Ferrari è stata immediatamente sequestrata, così come la patente di guida. Ma non è tutto: ora l’uomo dovrà affrontare un procedimento in tribunale per eccesso di velocità, con conseguenze legali che potrebbero rivelarsi molto pesanti.
Questa vicenda ricorda un concetto tanto semplice quanto spesso dimenticato: tutte le auto, anche quelle dei vostri e nostri sogni, devono sottostare alle regole della strada. Tolta la disavventura del ferrarista, o ex, è giusto riflettere sui possibili guai che si creano. Per tutto il resto...c'è la pista.