Redazione Kilobit
AutoTorino, uno dei più grandi concessionari automobilistici in Italia, ha aperto una nuova filiale BYD a Milano in via Cassinis. Questa è la seconda sede milanese dedicata al nuovo rivale di Tesla. Un altro passo significativo che contribuisce a rinsaldare la presenza di BYD in Italia e in Europa.
Vediamo com’è questa nuova filiale, cosa è successo all’apertura e cosa potrebbe comportare.
AutoTorino crea un nuovo centro di mobilità sostenibile
La nuova filiale si sviluppa su più livelli, con uno interamente dedicato all’innovazione e alla mobilità elettrica. Qui si può esplorare l’intera gamma BYD, tra cui l’ Atto 3, la Han, la SEAL e la Dolphin.
La filiale non offre solo la vendita di veicoli. Infatti offre anche servizi di assistenza e manutenzione, garantendo un supporto completo ai clienti.
Eventi di inaugurazione e nuovi modelli
Per celebrare l’apertura, AutoTorino ha organizzato una serie di eventi. Tra questi spicca l’anteprima nazionale del nuovo SUV sportivo elettrico/plug-in Seal U. Presso lo showroom di Piazza Duomo per l’occasione ci sono stati DJ set e degustazioni di cocktail.
L’impegno di AutoTorino per la mobilità sostenibile
Mattia Vanini, vicepresidente del Gruppo AutoTorino, ha sottolineato come questa apertura sia un tassello fondamentale nella loro strategia di espansione:
“Con questa nuova sede continuiamo a espandere la nostra presenza a Milano, dove meno di un anno fa inauguravamo il primo showroom in Piazza Duomo. Il nostro impegno rimane quello di facilitare la mobilità, sempre attenti all’evoluzione del panorama automotive e al benessere delle comunità locali”.
Cosa comporta l’apertura di una nuova filiale BYD?
L’apertura di una filiale BYD da parte di AutoTorino diventa anche un tratto del quadro che dipinge l’espansione strutturata e competitiva di BYD in Europa.
Infatti, con i piani di rinnovo della mobilità in tutte le città europee, il marchio cinese si sta piazzando specialmente in Olanda, in Irlanda e a Londra. L’apertura di un secondo concessionario nella città motore economico d’Italia è senza dubbio un segnale chiaro dell’intenzione europea di scegliere sempre di più l’innovativo marchio cinese.
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