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Audi RS 6 Performance: prova in anteprima, motore, prezzo

Tempo di lettura: 6 minuti

Definirla iconica è dire poco. Il suo futuro sarà elettrico? Probabilmente sì, ecco perché ci siamo goduti a fondo un’occasione d’oro, quella di provare quella che potrebbe essere a tutti gli effetti l’ultima Audi RS 6 termica, l’ultima di una stirpe che dura da quattro generazioni e che è arrivata al massimo della sua forma con l’ultima RS 6 Performance, la station wagon di serie più veloce sul pianeta. Provarla sul Col de Turini, teatro di mille sfide al confine tra Francia e Italia, ha aggiunto quel pepe per rendere questo primo contatto qualcosa di davvero particolare. 

Partiamo, però, dai freddi numeri. Rispetto a una RS 6, l’Audi RS 6 Performance aggiunge 30 CV al suo V8 TFSI biturbo che guadagna, non meno importanti, 50 Nm di coppia per un totale di 850 Nm che sono davvero tanti, fidatevi. I tecnici Audi hanno affinato un pacchetto che definire già praticamente perfetto appare quasi scontato. C’è il 48V, tanto che incredibilmente questo motore è considerato ibrido, senza dimenticare la tecnologia di disattivazione dei cilindri che permette di risparmiare (!) un po’ di carburante, circa un litro ogni 100 chilometri. 

L’Audi RS 6 Performance, inoltre, è dotata di un allestimento full optional e gode di una diminuzione di peso importante: se da sola guadagna 25 chilogrammi rispetto a una RS 6, gli ottimi freni carboceramici fanno guadagnare ulteriori 34 chilogrammi oltre a rendere instancabile le frenate della RS 6 Performance anche su un percorso quanto meno tosto come il famoso colle alpino. Ricerca della leggerezza, sempre sinonimo di prestazioni, che passa anche dai nuovi cerchi da 22 pollici a 5 razze a Y, anche loro responsabili di circa 20 chilogrammi risparmiati rispetto a cerchi più convenzionali. 

Motore Audi RS 6 Performance: V8 così non ne faranno più

Per definire la nuova Audi RS 6 Performance la più potente di sempre è significativo il lavoro svolto dai tecnici del reparto RS di Ingolstadt sul noto 8 cilindri che da anni alimenta la leggenda. Crescendo di 30 CV (totale 630 CV) e di 50 Nm di coppia (totale 850 Nm) l’Audi RS 6 Performance guadagna 0,2 decimi di secondo accelerando da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e raggiungendo una velocità massima di 305 km/h. Risultati che migliorano il motore di Audi RS 6 Performance che è stato affinato anche sulla parte elettronica, non ultima la presenza del mild hybrid a 48V. Il merito principale va, però, ai due turbo più grossi e con aspirazione migliorata.

Ottimo il cambio tiptronic a otto rapporti, dove gli innesti sono diventati più rapidi rispetto alla RS 6. Infine, la trazione integrale quattro con differenziale centrale autobloccante ripartisce la coppia in modalità standard 40:60, con questa distribuzione che può raggiungere l’85% al retrotreno disattivando i controlli. C’è un secondo differenziale, di serie su RS 6 Performance, il cui compito è ripartire la coppia tra le ruote posteriori, che guadagnano la sterzata in controfase entro una certa velocità migliorando, e non di poco, l’agilità di una vettura che sembra viaggiare sui binari. 

Detto del peso, a vuoto la RS 6 Performance pesa 2.075 chilogrammi, c’è infine lo sterzo integrale dinamico che è sinonimo di minimo sforzo alle basse velocità e di quella giusta consistenza al crescere dell’andatura. Sono di serie le sospensioni pneumatiche adattive RS che, con il sistema Dynamic Ride Control riescono a compensare rollio e beccheggio agendo idraulicamente sulle barre. Due le modalità di guida, noi abbiamo guidato quasi sempre con la prima, che si alternano a quella denominata Auto: RS1 e RS2, attivabili semplicemente da un tasto sul volante e ampiamente configurabili. Un’auto così potente ha bisogno di freni all’altezza e l’impianto carboceramico montato su Audi RS 6 Performance non fa certo eccezione: davanti abbiamo dischi da 440 millimetri di diametro, dietro da 370 millimetri: insieme fanno risparmiare 34 chilogrammi rispetto a dischi in acciaio ben meno performanti.

Su e giù per il Col de Turini, stressando l’auto con frequenti accelerazioni fuori dai tornati e altrettanto frequenti frenate, questo impianto è risultato praticamente perfetto, e instancabile. Tanto vale, quindi, optare per l’assetto Dynamic Plus che l’impianto frenante carboceramico lo comprende di serie e porta la velocità massima da 280 km/h ai 305 km/h sopra citati. Numeri da supercar? Assolutamente sì, peccato che siamo di fronte a un’auto che è assolutamente indicata per una famiglia grazie alle sue dimensioni (è lunga 4,99 metri, ma sembra di guidare un’auto più corta grazie alle ruote posteriori sterzanti) e all’immenso bagagliaio di cui dispone (565 litri). Un oggetto unico, che già ci manca. 

Prova in anteprima Audi RS 6 Performance: su e giù per il Col de Turini, che emozioni

Prima di raccontarvi le nostre sensazioni di guida, un cenno a quanto è cambiata fuori la nuova RS 6 Performance. Sì, perché prima di accomodarsi e spingere forte su quel pedale è doveroso fermarsi e osservarla con dovizia di particolari. Innanzitutto le carreggiate sono aumentate di 4 centimetri, che non sono pochi. Di serie vengono proposti i gruppi ottici LED Audi Matrix HD con spot laser, fari che in condizioni notturne aumentano del doppio la portata degli abbaglianti. Ultimo particolare, anche questo più apprezzabile dopo il tramonto, la proiezione del logo “RS Performance” all’apertura delle portiere al posto del convenzionale logo “Audi Sport”. 

Nuovi anche i pacchetti RS grigio, rosso e, questa è una novità, il blu che viene ripreso anche dalla trama in carbonio in abitacolo davvero spettacolare. Non cambia l’equipaggiamento degli interni di Audi RS 6 Performance con il display centrale MMI da 10,1 pollici che ben si combina all’Audi virtual cockpit plus da 12,3 pollici. Venuto il tempo di sedersi in abitacolo e azionare quel V8 che è già leggenda, la prima sensazione è di essere avvolto dal comfort. Certo, l’auto è bassa e guai se non lo fosse, i SUV lasciamoli pure da parte per una volta. C’è quel carbonio con inserti blu che trasuda arroganza ma tutto è ben organizzato e la qualità premium Audi è letteralmente a portata di mano. In modalità Auto, se non Efficiency, la nuova Audi RS 6 Performance è sì arrogante ma non esagera, non ti fa perdere la testa. Anche il sound è contenuto, grazie alla chiusura delle valvole. Salendo e poi scendendo da Sanremo al Col de Turini si percepisce in fretta, specie una volta smessa l’autostrada, su che auto abbiamo avuto la fortuna di sederci. C’è il V8 che spinge forte, sempre, ma c’è anche un assetto che tra quattro ruote sterzanti e Dynamic Ride Control perdona tutto e ti lascia sempre incollato alla strada, restituendo una sensazione di estrema sicurezza che non ti permette di accorgerti quanto stai andando forte, eppure quel tachimetro è lì, digitale, davanti ai tuoi occhi. Non possiamo dimenticare le Continental SportContact 7 da 285/30 di serie che aiutano ad incollarla all’asfalto.

Difetti? Il peso c’è, qualcuno potrebbe dire che sullo scatto una e-tron GT RS elettrica la batte in scioltezza e ciò risponde al vero. Il coinvolgimento che restituisce la RS 6 Performance, oggetto da collezione, è però ineguagliabile. C’è il sound, specie aprendo le valvole in modalità RS, c’è un allungo che è spaventoso e c’è uno sterzo che è definibile alla stregua di “perfetto”. Impressionante è la sensazione di velocità che restituisce la vettura specie su una strada stretta come quella che abbiamo affrontato nel nostro primo contatto. 

Dopo questo saliscendi, la foto qui sopra ne è la perfetta dimostrazione con i classici tornanti stretti che non hanno affatticato l’ingresso in curva della RS 6 Performance, a meno di arrivare un po’ lunghi in ingresso dovendo forzare l’ingresso. Sono le curve, perchè è scontato dire che sul dritto 630 CV bastano e avanzano per andare forte se non fortissimo, a sorprendere su questa super station wagon all’ennesima…potenza.

Una stabilità impressionante che induce un tranquillizzante senso di estrema sicurezza. E poi, tornando, in autostrada, si apprezza a velocità da codice la disattivazione dei cilindri che qualcosa cambia a livello di consumi ma non troppo. Un’auto per famiglia capace di trasformarsi, appena la strada lo consente, in un qualcosa che non ha paragoni nel mondo dell’auto. La futura BMW M5 Touring dovrà davvero essere perfetta per batterla, e non è detto che sarà così.

Prezzo Audi RS 6 Performance: quanto costa rispetto a una RS 6?

Il prezzo di Audi RS 6 Performance parte da 148.900 euro, contro i 138.750 euro della RS 6. Non è un’edizione limitata, ma è comunque destinata a diventare un’instant classic. Va detto che la versione che vedete in queste foto, che è anche quella che abbiamo provato in anteprima, partiva da 199.085 euro. Merito dell’aggiunta di optional quali la vernice Blu Ascari metallizzato, dell’assetto sportivo RS Plus con Dynamic Ride Control e di altri optional quali il pacchetto Design RS Blu plus e del carbonio opaco/nero. La lista è lunga, e alza il prezzo di circa 50.000 euro. Altri equipaggiamenti a richiesta sono l’Head-up Display, l’impianto di scarico sportivo RS, i sedili anteriori sportivi RS con rivestimenti in pelle Valcona e il tetto panoramico apribile in vetro. Anche i carboceramici si pagano a parte.

Quanto costa la nuova Audi RS 6 Performance? Parte da 148.900 euro ma, anche attrezzandola a dovere dalla lista optional, e raggiungendo di conseguenza i 200.000 euro, è un’auto destinata a mantenere piuttosto bene il suo valore. La prevendita di Audi RS 6 Performance si è aperta nel dicembre 2022 e le consegne sono partite nel mese di settembre 2023, con l’arrivo delle prime unità prodotte nello stabilimento Audi di Neckarsulm.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: Audi

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