Tornano gli incentivi auto 2025: fino a 11.000 euro per chi rottama, ma c'è un problema

Attualità
20 maggio 2025, 11.40
incentivi auto 2024
Dopo mesi di attesa, il governo rilancia il piano incentivi auto: quasi 600 milioni di euro saranno destinati a una nuova campagna di rottamazione per favorire l’acquisto di vetture elettriche. Un'importante novità per il mercato dell’auto in Italia, che arriva dalla revisione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ma che – almeno per ora – si scontra con la lentezza burocratica e l’incertezza dei tempi.

Il nuovo piano incentivi: cosa prevede

Secondo la proposta approvata il 19 maggio dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi, e in attesa del via libera definitivo da Bruxelles, il nuovo schema prevede la sostituzione di 39.000 veicoli a combustione interna con auto elettriche entro il 30 giugno 2026. Le risorse provengono dai fondi originariamente destinati all’installazione di colonnine di ricarica, obiettivo che si è rivelato irrealizzabile per mancanza di adesioni nei bandi.
L’ammontare degli incentivi auto 2025 potrebbe variare sensibilmente in base al reddito e al tipo di richiedente, almeno secondo quanto ricostruiscono i colleghi di Repubblica:
  • Fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro;
  • Fino a 9.000 euro per chi rientra nella fascia fino a 40.000 euro;
  • Fino a 20.000 euro per le piccole imprese che vogliono sostituire veicoli da lavoro, con una copertura del 30% del prezzo di listino.
Tuttavia, non sono ancora chiari i criteri definitivi, i limiti di prezzo dei veicoli acquistabili, né la data esatta in cui entrerà in vigore la nuova campagna.

Rischio effetto-attesa sul mercato

La mancanza di dettagli concreti rischia di rallentare ulteriormente le vendite nel breve periodo. Come già avvenuto in passato, l’attesa per i nuovi incentivi può congelare le immatricolazioni, con i potenziali acquirenti che preferiscono rimandare l’acquisto in attesa di condizioni migliori.
Non solo: se l’approvazione da parte della Commissione Europea dovesse subire ulteriori ritardi, si rischia di compromettere anche la credibilità di un piano che, almeno sulla carta, potrebbe dare nuova linfa al mercato delle auto elettriche in Italia.

Perché gli incentivi sono fondamentali

Il settore auto italiano ha bisogno di una spinta, soprattutto in ambito elettrico. I numeri delle vendite di veicoli a batteria sono ancora molto bassi rispetto al resto d’Europa, complici prezzi elevati, infrastrutture di ricarica insufficienti e scarso supporto fiscale.
La revisione del PNRR rappresenta dunque un’occasione decisiva per ridare slancio alla transizione ecologica nel settore automotive. Ma per trasformare le buone intenzioni in risultati concreti, serviranno chiarezza, tempi certi e comunicazione efficace.

Il tempo stringe

Gli incentivi auto 2025 rappresentano una svolta potenziale per chi desidera passare a un’auto elettrica, con contributi fino a 11.000 euro. Ma l’attesa per l’approvazione definitiva e la mancanza di dettagli concreti potrebbero minarne l’efficacia. Il tempo stringe, e la mobilità sostenibile non può più aspettare.
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