Alfa Romeo non ha alcuna intenzione di restare ancorata alla nostalgia. I suoi 115 anni di storia sono il trampolino per rilanciarsi verso un futuro ambizioso e ad alte prestazioni. Lo ha raccontato chiaramente
Santo Ficili, amministratore delegato del Biscione, in una lunga intervista a
Strade e Motori su Radio 24. Un dialogo appassionato che ha messo in luce la visione di un marchio pronto a scrivere nuove pagine nel mondo dell’automobile.
Un patrimonio storico che guarda avanti
“Abbiamo 115 anni di storia, ma non ci crogioliamo nel passato: partiamo da lì per costruire il nostro futuro”, spiega Ficili. Un’eredità fatta di modelli iconici come Giulietta, Spider, Duetto e Alfetta, ancora oggi celebrati dai più di 300 club ufficiali sparsi in tutto il mondo. E proprio questo legame globale è uno degli asset chiave nella strategia di Alfa Romeo: essere un marchio italiano riconoscibile ovunque, con un DNA sportivo e passionale, ma accessibile.
La ricetta Alfa: stile, dinamica e qualità
Ficili è netto nel definire le tre colonne portanti del brand: “Disegno italiano, piacere di guida e qualità”. E su quest’ultimo punto insiste in modo particolare, rivolgendosi direttamente alla rete di concessionari e agli impianti di produzione: la sfida non è solo emozionale, ma anche industriale.
Junior trascina il marchio
A trainare il presente commerciale di Alfa Romeo è senza dubbio la nuova Junior. Lanciata nel 2024 tra le polemiche sul nome, la compatta del Biscione ha già conquistato oltre 43.000 ordini nel mondo, con un mix di vendite elettrico attorno al 16%, e punta al 20% entro fine anno. “Sta andando molto bene, meglio delle nostre aspettative. È una vettura che parla ai giovani, ma piace anche agli Alfisti della prima ora”.
Le vendite globali del marchio sono in crescita del 20% rispetto al 2024, un risultato incoraggiante in un panorama automotive ancora incerto. Ma l’Italia resta un nodo cruciale, soprattutto sul fronte dell’elettrificazione: “Siamo indietro rispetto al Nord Europa, ma è normale: serve tempo per accompagnare i clienti nella transizione. I nostri concessionari giocano un ruolo fondamentale”.
Il futuro: nuove Giulia e Stelvio, ma con calma
I modelli di punta attuali – Giulia e Stelvio – continuano a performare bene e resteranno in gamma ancora per qualche tempo. Ma i riflettori sono puntati già sui loro successori: “Stiamo preparando un piano per la loro sostituzione”, rivela Ficili. Secondo le indiscrezioni, la nuova generazione di Giulia arriverà prima del 2028, seguita dal nuovo Stelvio. In mezzo ci sarà spazio per aggiornare anche la Tonale, mentre la Junior si consoliderà come modello d’ingresso per i nuovi clienti del marchio.
Ritorno alle corse? “Nulla è escluso”
La parte finale dell’intervista è forse la più suggestiva. Alfa Romeo potrebbe davvero tornare in pista? Dopo la conclusione della partnership con Sauber in Formula 1, qualcosa si sta muovendo. “Abbiamo una grande storia nel racing. Non ci poniamo limiti. Sky is the limit, come dicono gli inglesi”, commenta Ficili, lasciando aperta più di una porta a un ritorno del Biscione nelle competizioni. Rally? Endurance? Formula E? Per ora solo suggestioni, ma non è più un tabù.