Il 23 giugno 2025 ha segnato una svolta per
Stellantis.
Antonio Filosa, manager italiano di lungo corso, ha preso ufficialmente le redini del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra PSA e FCA, succedendo a Carlos Tavares. Un passaggio di testimone che va ben oltre il cambio di nome sulla porta: si tratta di un cambiamento di rotta, che guarda con decisione verso l’America e prevede una gestione più snella e pragmatica.
Una nomina che sa di strategia
Filosa, 51 anni, è un veterano del mondo Fiat, entrato nel gruppo nel 1999. Dopo aver ricoperto incarichi di crescente responsabilità in America Latina e poi alla guida del marchio Jeep negli Stati Uniti, nel 2023 è stato nominato responsabile dell'intera area delle Americhe. Una traiettoria che lo ha reso il profilo ideale per guidare Stellantis in una fase delicata, segnata da margini in calo, problemi qualitativi, tensioni sulle catene logistiche e una crescente dipendenza dai profitti nordamericani.
La sua designazione è anche un segnale chiaro: sebbene l’Europa resti il primo mercato in termini di volumi, il baricentro economico e decisionale del gruppo si sta spostando progressivamente verso l’America del Nord.
Una nuova squadra per un nuovo corso
Nei primissimi giorni da CEO, Filosa ha già imposto il suo stile: squadra più compatta, linee decisionali semplificate. L’organigramma centrale è stato drasticamente ridotto da 33 a 12 membri, con solo quattro riporti diretti. Una mossa che mira a velocizzare le decisioni e ad allontanarsi dal modello fortemente centralizzato dell’era Tavares.
Due nomi storici escono di scena: Maxime Picat, responsabile acquisti ed ex candidato alla successione, e Béatrice Foucher, a capo del planning prodotto. Il primo è già dato come possibile futuro numero uno di Renault. Restano invece al loro posto figure chiave come Doug Ostermann (CFO) e Ned Curic (CTO), mentre Jean-Philippe Imparato continuerà a guidare l’area Europa allargata e le principali marche del Vecchio Continente, compresa Maserati. Una scelta che sembra voler mantenere un presidio strategico sul fronte europeo, pur in un contesto di crescente americanizzazione.
Detroit come centro nevralgico
Filosa manterrà anche la guida dell’area Nord America, continuando a risiedere a Detroit. Il doppio incarico – CEO globale e responsabile di regione – è inusuale, ma altamente simbolico: Jeep, Dodge e Ram restano le colonne portanti della redditività di Stellantis, e la prossimità operativa al loro cuore pulsante appare una priorità.
In un contesto macroeconomico incerto e crescenti spinte protezionistiche, la scelta di ancorare la leadership in territorio statunitense si traduce in una garanzia di continuità e pragmatismo. A Filosa il compito di gestire questo doppio asse, evitando che l’orientamento verso l’Ovest si traduca in un disimpegno europeo.
Nuova era, nuove sfide
L’eredità di Carlos Tavares è ingombrante: è lui l’artefice della fusione tra PSA e FCA e del risanamento che ne è seguito. Ma la fase di integrazione è ormai alle spalle, e Stellantis deve ora affrontare una realtà diversa: competizione globale serrata, transizione elettrica costosa, incertezze geopolitiche e tensioni interne al gruppo.
Antonio Filosa entra in scena in un momento critico, ma con un mandato chiaro: semplificare, concentrare e riorientare Stellantis verso una gestione più efficace e orientata ai mercati chiave, primo fra tutti quello nordamericano.