Nasce la fabbrica del futuro a Orbassano: Mole Urbana riporta il design italiano a costruire automobili

Attualità
07 novembre 2025, 12.46
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Lo stabilimento da 7 milioni di euro segna il ritorno del Made in Italy produttivo. Presentata la gamma 2025: dodici modelli elettrici modulari, 100% italiani e pronti a cambiare la mobilità urbana.
L’Italia torna a costruire automobili. È stato inaugurato oggi il nuovo stabilimento Mole Urbana, progetto fondato dal designer e imprenditore Umberto Palermo, che segna il passaggio da un’idea visionaria a una realtà produttiva concreta. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, CDP Venture Capital, Regione Piemonte, Regione Marche, Finpiemonte e numerosi partner industriali.
L’inaugurazione non è solo la nascita di una fabbrica, ma l’affermazione di un nuovo paradigma della manifattura italiana: una visione in cui mobilità elettrica, design e cultura industriale tornano a fondersi nel segno del Made in Italy di sostanza.

Dal sogno al fare: il design torna a produrre

Per Palermo, Mole Urbana rappresenta il passaggio “dal frutto all’albero”: la creazione di un ecosistema capace di generare valore economico, sociale e creativo.
Il nuovo impianto di Orbassano, nato dalla rigenerazione di un sito industriale degli anni ’60, è un esempio concreto di rinascita produttiva.
Oggi, 10.000 metri quadrati di amianto sono stati sostituiti da 10.000 metri quadrati di pannelli solari, simbolo di una fabbrica leggera, sostenibile e trasparente.
Il piano industriale, da 7 milioni di euro, mira a un modello produttivo flessibile e a basso impatto energetico, in cui artigianalità e innovazione convivono.
“Solo un’industria che sa essere trasparente, leggera e autoironica può generare fiducia. E solo dove c’è fiducia può nascere futuro”, ha dichiarato Umberto Palermo durante l’inaugurazione.

La gamma Mole Urbana 2025: dodici modelli per una nuova mobilità elettrica

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Dalla fabbrica di Orbassano prende vita una famiglia di dodici modelli modulari interamente progettati e costruiti in Italia, con una filiera nazionale al 99%.
Le vetture Mole Urbana sono pensate per la mobilità cittadina e professionale, unendo estetica, funzionalità e sostenibilità reale.
Tutte le versioni condividono la piattaforma space-frame in acciaio inox AISI 304, batterie al litio ferro-fosfato (LiFe PO4) con sistema swapping, ricarica domestica o CCS, sospensioni indipendenti e freni a disco.

Le protagoniste della nuova era Mole Urbana

  • Lavoro 1 / Lavoro 2 / Lavoro 3 – Veicoli elettrici ultracompattti per logistica e servizi urbani, con carico fino a 450 kg e autonomia ottimizzata per le brevi percorrenze.
  • Romantica e Romantica Cabrio – Due posti dallo charme rétro, ispirati alla Dolce Vita, con dettagli sartoriali e anima elettrica.
  • Scuter Quattro – Quadriciclo leggero che unisce libertà da scooter e sicurezza automobilistica.
  • Sport GT – Versione ad alte prestazioni con ricarica rapida a 380 V e look sportivo.
  • Corriera e Torpedo – Micro-shuttle e cabriolet urbane per il turismo e la mobilità condivisa.
  • Pitbull – L’urban off-road compatto con sospensioni indipendenti e pneumatici maggiorati.
  • Quattroposti – La microcar familiare per la mobilità urbana e lo sharing elettrico.
Tutti i modelli misurano circa 3,3 metri di lunghezza per 1,3 di larghezza, garantendo massima compattezza, sicurezza e agilità nel traffico cittadino.

Malya: la keicar italiana che guarda oltre la città

Durante l’inaugurazione è stata presentata anche Malya, il nuovo concept che estende la visione Mole Urbana oltre i confini urbani.
Lunga 3,8 metri e larga 1,6, Malya è una keicar all’italiana, capace di ospitare fino a cinque persone e affrontare anche tratti autostradali.
Realizzata con processi di estrusione e piegatura dell’alluminio, Malya incarna l’idea di mobilità sostenibile, accessibile e autenticamente italiana.

Una fabbrica di luce e bellezza

All’interno dello stabilimento, le opere in vetro del maestro Antonio Perotti trasformano gli spazi produttivi in un ambiente luminoso e simbolico. La trasparenza e la bellezza diventano così parte integrante del processo industriale, a conferma della filosofia Mole Urbana: costruire fiducia attraverso il design e la cultura del fare.
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