In questi giorni il tema degli incentivi auto per il
rilancio del settore e per il rinnovamento del parco circolante è al centro del
dibattito mediatico. Per alcuni operatori del settore l’ecobonus previsto
nel caso di acquisto di vetture con emissioni di CO2 al di sotto di 60 g/km,
come le auto elettriche e alcune ibride, potrebbe non essere sufficiente a far
ritornare il settore ai livelli pre-Covid-19.
Tanti si domandano se l’ampliamento degli incentivi auto anche
ad altri segmenti e motorizzazioni di nuova generazione ma con livelli di CO2
un po’ più alti possa spingere realmente la domanda. Il Centro Studi di
AutoScout24 ha condotto una ricerca sui propri utenti, il
17% del campione
che ha dichiarato di non voler acquistare una vettura entro l’anno potrebbe
cambiare idea se solo ci fossero
incentivi auto adeguati per l’acquisto di
una vettura nuova e ben il
31% si orienterebbe su una di seconda mano e con una classe di emissione recente qualora gli incentivi fossero previsti
anche per questa tipologia di vettura.
Quali sono gli incentivi auto che farebbero cambiare
idea? In assoluto si posiziona al primo posto quello prettamente economico,
indicato dal 69% degli intervistati, seguito dall’incentivo legato alla
riduzione delle tasse, come il bollo (26%). Numeri importanti che
potrebbero realmente dare una spinta al settore nella fase delicata del post
lockdown, dato che sette su dieci avrebbe un budget di spesa di oltre 10mila
euro, e per quasi un quarto (23%) supererebbe i 25mila euro.
La ricerca ha posto l’attenzione anche sugli elementi a cui
consumatori prestano maggiore attenzione prima di acquistare una vettura. Il
concetto di “reputazione digitale” e “rating” si confermano elementi
fondamentali in grado di influenzare la scelta degli italiani, dato che oltre
la metà valuta prima di tutto la recensione on-line sull’auto e il 28% quella
sul rivenditore.
“La ricerca di AutoScout24 ha confermato come gli incentivi
possano essere uno strumento utile per spingere le vendite e supportare il
rilancio del settore, un comparto chiave per il nostro Paese - afferma Sergio
Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24 - L’auto, da sempre espressione di
libertà e autonomia, si conferma parte importante della vita tutti i giorni e
il mezzo che più di altri verrà utilizzato nei prossimi mesi per i propri
spostamenti. Se da un lato l’interesse per l’acquisto di una vettura nuova o
usata resta alto, dall’altro si vede come incentivi adeguati possano realmente
convincere anche i più scettici a sostituire l’auto con modelli più recenti,
con benefici in termini di ringiovanimento del parco circolante italiano e
maggiore sicurezza per gli automobilisti.
Un mercato, che se correttamente incentivato, darebbe un’ulteriore spinta
alla ripresa del settore visto che oltre il 75% degli intervistati che ha
acquistato negli ultimi 5 anni un’auto nuova o usata si è rivolto ai
rivenditori.”