Il nuovo CEO di Renault: “L’Europa deve abbassare il prezzo delle elettriche”

Attualità
16 settembre 2025, 11.55
renault 5 e tech 23
La rivoluzione elettrica passa anche dal portafoglio. È questo il chiaro avvertimento lanciato dal nuovo amministratore delegato di Renault, François Provost, durante il Salone di Monaco 2025. Per il manager francese, nominato da poche settimane alla guida del gruppo, il futuro dell’auto a batteria non potrà reggersi soltanto sugli obiettivi normativi fissati dall’Unione Europea: la vera sfida sarà rendere l’auto elettrica accessibile a tutti.

Continuità con la Renaulution, ma con nuove priorità

Provost, che raccoglie il testimone di Luca de Meo – artefice del piano Renaulution – ha confermato la linea di continuità per il marchio. «La nostra missione principale resta rafforzare e rinnovare la gamma in Europa», ha spiegato, ricordando il ruolo delle due divisioni strategiche: Ampere per l’elettrico e Horse per le motorizzazioni termiche.
Ma la sua visione introduce anche un cambio di passo: ridurre drasticamente i tempi di sviluppo di nuovi modelli, con l’obiettivo di portarne alcuni sul mercato in meno di due anni. Una strategia resa necessaria dall’offensiva cinese, che sta aggredendo l’Europa con veicoli elettrici competitivi e a basso costo.

Il nodo dei prezzi: «Così la transizione si ferma»

Il nuovo CEO Renault è stato diretto sul tema più delicato: il prezzo. «Finché le auto elettriche resteranno troppo care, la transizione sarà lenta e rischieremo persino di emettere più CO₂ del necessario», ha sottolineato.
Secondo Provost, l’Europa non deve limitarsi a fissare la scadenza del 2035 per l’addio ai motori termici, ma deve semplificare il quadro regolatorio e adottare una vera neutralità tecnologica, così da favorire produzioni più economiche. Renault, dal canto suo, continuerà a lavorare sulla riduzione dei costi industriali per contenere i prezzi finali, un impegno che riguarda direttamente la catena di fornitura e l’efficienza produttiva.

Concessionari e clienti al centro della strategia

Oltre alla questione economica, Provost ha voluto rassicurare anche la rete di distribuzione Renault, sottolineando come i concessionari restino «parte integrante dell’esperienza cliente» e debbano essere coinvolti nella trasformazione in corso. Un segnale forte in un momento in cui molte case automobilistiche stanno valutando nuovi modelli di vendita diretta, ridimensionando il ruolo delle reti tradizionali.

Non solo elettrico: anche la Formula 1 resta strategica

Il neo-AD non ha evitato neppure il tema più sportivo e simbolico: la Formula 1. Dopo le difficoltà recenti del team Alpine, Provost ha confermato la presenza della scuderia nella massima serie, ricordando che dal 2026 correrà con motori Mercedes. «Non siamo ancora pronti a vincere, ma abbiamo basi solide e partner affidabili», ha dichiarato.

L'Europa deve agire, ma anche la Case automobilistiche

Con questa prima uscita pubblica, François Provost ha tracciato con chiarezza la rotta: Renault non vuole inseguire i volumi a tutti i costi, ma rendere l’elettrico realmente accessibile alla classe media europea. Non è solo compito dell'Europa aggiungiamo noi, ma questo aumento folle dei prezzi degli ultimi anni non colpa esclusivamente delle amministrazioni pubbliche, una buona dose è stata data dalle Case auto, che devono contenere i costi in ogni maniera possibile.
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