Stanno per iniziare le procedure di collaudo per il nuovo
Ponte di Genova, che sostituisce il viadotto Morandi, crollato il 14 agosto
del 2018. Nonostante i diversi proclami, provenienti principalmente dallo
scorso governo Lega-5 Stelle circa la revoca della concessione ad Autostrade
per l’Italia, per il momento il nuovo Ponte di Genova rimarrà sotto la gestione
della società della famiglia Benetton.
La comunicazione arriva da una lettera inviata dal Ministro
delle Infrastrutture Paola De Micheli al commissario per la
ricostruzione Marco Bucci (sindaco di Genova), in vista delle ultime procedure,
che verranno eseguite da Autostrade. La conferma arriva anche dalla voce della
stessa ministra durante un intervento in radio, nel quale afferma “il nuovo
Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade”, ma ha anche aggiunto che “sulla
vicenda c'è ancora l'ipotesi di revoca”.
La scelta permette di ottimizzare i tempi e riaprire il nuovo
Ponte di Genova il prima possibile, senza ulteriori sprechi di energie, ma non
è escluso che arrivi un commissariamento dell’amministrazione che ha seguito e segue
l’infrastruttura o direttamente la revoca, per la quale il Governo non si vuole
ancora sbilanciare.