Nella sua
prima intervista televisiva da CEO di Stellantis, Antonio Filosa sceglie un messaggio diretto e pragmatico. Ai microfoni di
Cinque minuti, il manager ribadisce un concetto chiaro:
“Il problema non sono i costruttori cinesi, ma le regole irrealistiche imposte dall’Unione Europea”.
Un avvertimento preciso, che arriva mentre Stellantis accelera sul piano industriale italiano e rilancia gli investimenti negli stabilimenti nazionali.
“L’Italia non si tocca”: produzione e investimenti per 8 miliardi complessivi
Filosa ha smentito categoricamente ogni voce di riduzione delle attività in Italia, annunciando nuovi modelli e investimenti record. A Melfi, partirà la produzione della nuova Jeep Compass, mentre a Mirafiori debutterà la FIAT 500 ibrida già dal prossimo mese.
Nel solo primo anno del piano industriale Italia, Stellantis investirà 2 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno 6 miliardi di acquisti da fornitori italiani, per un impatto diretto sull’economia nazionale stimato in oltre 8 miliardi.
“Il nostro impegno con l’Italia non è in discussione. È un Paese chiave nella strategia globale di Stellantis e continuerà a esserlo”, ha dichiarato Filosa.
Regole europee troppo rigide: “Così si rischia di soffocare la competitività”
Il CEO ha poi confrontato le politiche industriali europee con quelle statunitensi:
“Negli Stati Uniti abbiamo investito 13 miliardi di dollari in quattro anni, perché la nuova amministrazione ha dimostrato pragmatismo e capacità di adattamento. In Europa, invece, le normative ambientali e industriali restano troppo rigide, mettendo in difficoltà i costruttori e la filiera.”
Un messaggio che suona come un invito a rivedere le strategie europee sulla transizione energetica, spesso accusate di eccessivo idealismo. “Il rischio più grande – ha sottolineato Filosa – non viene dai marchi cinesi, ma da Bruxelles, dove decisioni irrealistiche rischiano di compromettere l’intero sistema produttivo europeo”.
Torino resta la capitale dell’innovazione Stellantis
L’intervento di Filosa ha voluto anche valorizzare il ruolo strategico dell’Italia all’interno del gruppo:
“A Torino abbiamo uno dei più grandi centri di design automobilistico al mondo, con 3.500 ingegneri e designer che creano veicoli per tutti i mercati globali.”
Un messaggio di orgoglio industriale e di fiducia nelle competenze italiane, in netta discontinuità con il pessimismo espresso in passato da Carlos Tavares, che aveva ipotizzato una progressiva erosione del mercato europeo a favore dei costruttori asiatici.
Rilancio concreto: a Melfi e Mirafiori riparte la produzione
La conferma di Filosa arriva in un momento chiave per Stellantis: lo stabilimento di Melfi torna a pieno regime dopo mesi di incertezze, mentre Mirafiori si prepara alla produzione della Fiat 500 Hybrid, destinata a rafforzare l’offerta elettrificata del gruppo.
Segnali concreti che, secondo il CEO, testimoniano la fiducia nel sistema industriale italiano e l’intenzione di farne il motore della ripartenza europea.
“Se l’Europa avrà il coraggio di correggere la rotta, potremo tornare protagonisti grazie a ciò che ci distingue: design, tecnologia e capacità di innovare.”