Dopo l’uscita a sorpresa di
Luca de Meo, che ha lasciato
Renault a metà luglio per assumere la guida del gruppo Kering, la casa francese non ha perso tempo. E' stato appena annunciato ufficialmente
il nuovo direttore generale, dopo la chiusura dei mercati: si tratta di
François Provost, ex responsabile acquisti e affari pubblici del gruppo.
Un ingegnere atipico ma ben radicato nel mondo Renault
Classe 1969, laureato all'École Polytechnique e membro del prestigioso Corps des mines, François Provost ha un profilo tecnico e istituzionale molto apprezzato. Dopo una prima esperienza al Ministero dell’Economia, è entrato in Renault nel 2002 e ha ricoperto ruoli di vertice in diversi Paesi, tra cui Portogallo, Russia, Corea e Cina. Questa esperienza internazionale lo ha reso una figura chiave nel percorso di rilancio industriale intrapreso dal gruppo.
Dal 2020 lavora a stretto contatto con de Meo, contribuendo al piano strategico Renaulution, che ha portato alla presentazione di 22 nuovi modelli e a un forte riposizionamento globale del brand.
Continuità nella discontinuità
La nomina di Provost è un segnale di continuità strategica, ma anche di attenzione alla sostenibilità e alla competitività del gruppo in un contesto complesso. Non è un volto mediatico, ma un uomo di dossier, determinato, riservato e orientato ai risultati.
"Eravamo troppo centrati sull’Europa. Ora stiamo andando verso l’internazionalizzazione", ha dichiarato di recente a margine di un incontro con la stampa, confermando la linea avviata sotto de Meo.
In qualità di capo degli acquisti, Provost ha promosso nuovi modelli di collaborazione con i fornitori, privilegiando relazioni di lungo periodo rispetto alla mera compressione dei costi. In piena crisi delle catene di approvvigionamento, ha saputo mantenere la stabilità industriale puntando su un approccio win-win.
Attenzione al mercato e alla geopolitica
Provost è anche molto attento al quadro regolatorio europeo e al rischio crescente della concorrenza cinese. Ha infatti più volte sottolineato la necessità di proporre veicoli accessibili, anche nel segmento elettrico, per evitare una fuga di clienti verso brand esteri:
"Serve un’offerta decente per difendere l’industria europea", ha dichiarato, riferendosi implicitamente alla pressione delle normative UE e all’arrivo massiccio di EV low-cost dalla Cina.
Non va dimenticato, infine, il suo ruolo chiave nella gestione di dossier delicati come la Fonderie de Bretagne, salvata da una possibile chiusura e poi rilanciata attraverso una cessione mirata.
Un segnale chiaro: Renault si prepara al dopo de Meo
Renault ha già avviato una riorganizzazione interna in vista della nomina di Provost: Jean-André Barbosa ha preso in carico la divisione affari pubblici, liberando Provost per il nuovo ruolo.
François Provost ha commentato: «È con orgoglio e gratitudine che accolgo questa nomina. Ringrazio il nostro Presidente Jean-Dominique Senard ed il Consiglio di Amministrazione per la fiducia che mi stanno dimostrando. Il mio pensiero va in particolare ai team del Gruppo che mi hanno affiancato in questi 23 anni. Ci metterò tutta la mia energia e passione per contribuire, insieme ai nostri 100.000 dipendenti nonché ai concessionari, fornitori e partner, allo sviluppo del Gruppo, fiore all'occhiello dell'industria francese da 127 anni. Renault Group può contare su solide basi sostenute da team impegnati, una splendida gamma di prodotti, Marche forti ed un innovativo modello organizzativo. Tutti elementi che si riveleranno preziosi per accelerare la nostra trasformazione in un contesto sempre più impegnativo per il settore. Potete contare sul mio impegno e la mia determinazione per scrivere insieme la prossima pagina della nostra storia.»