C’è una gran bella notizia per i possessori di motori PureTech

Attualità
27 maggio 2025, 11.32
motore 12 puretech
Stellantis ha appena annunciato una mossa strategica che potrebbe cambiare il rapporto di fiducia con migliaia di clienti in Europa. Dopo anni di segnalazioni, critiche e richiami legati alla seconda generazione dei motori PureTech, il gruppo automobilistico estende in modo straordinario la copertura di garanzia per tutti i modelli dotati di questo propulsore. Anche quelli costruiti dopo la data limite inizialmente fissata.
Ma cosa significa, concretamente, questa novità per chi guida un’auto con motore PureTech? E perché Stellantis ha deciso di agire proprio ora?

Una seconda chance per il motore più discusso del gruppo

Dal 2014, milioni di automobilisti hanno guidato vetture del gruppo Stellantis (Peugeot, Citroën, Opel, DS, Fiat) dotate del piccolo motore 1.2 PureTech. Ma i modelli con distribuzione a cinghia in bagno d’olio hanno dato filo da torcere a molti proprietari: cinghie deteriorate prematuramente, problemi di consumo d’olio, danni anche gravi al motore.
Fino a oggi, la garanzia speciale si fermava ai motori prodotti fino a giugno 2022, data in cui erano state introdotte modifiche tecniche (cinghia rinforzata, nuova segmentazione, separatore d’olio). Ma con un mercato sempre più competitivo e la reputazione da riconquistare, Stellantis ha deciso di fare di più.

Cosa cambia davvero: garanzia estesa fino alla fine della produzione

Con il nuovo annuncio, tutti i motori PureTech di seconda generazione saranno coperti dalla garanzia speciale fino a fine 2025, indipendentemente dalla data di produzione. Questo riguarda in particolare le unità ancora in commercio su modelli come Peugeot 208 e 2008 1.2 100 CV.
Non si tratta solo di una copertura estesa, ma anche di un gesto forte: Stellantis accetta ora la responsabilità dei difetti di fabbricazione, a patto che l’auto sia stata mantenuta correttamente, con tagliandi effettuati presso la rete ufficiale o dimostrabili tramite fatture valide.
L'iniziativa comprende anche una piattaforma di indennizzo per i clienti già colpiti e si affianca a una garanzia fino a 10 anni o 180.000 km, una delle più generose mai offerte dal gruppo.

Il futuro sarà a catena (non più a cinghia)

La soluzione definitiva? Stellantis sta convertendo l’intera gamma PureTech alle versioni con catena di distribuzione, già presenti sulle nuove generazioni ibride. Una risposta tecnica, ma anche simbolica, per mettere fine a uno dei problemi più gravi della sua storia recente.
Nel frattempo, però, l’azienda rimane oggetto di un’azione legale collettiva, promossa da un legale francese a nome di numerosi clienti danneggiati. Una partita legale ancora aperta, nonostante i passi avanti.

E per chi compra un usato?

Grazie a questa estensione, anche chi acquista oggi una vettura PureTech usata può contare su una maggiore serenità, a patto che l’auto sia documentata. L’importante sarà sempre seguire con precisione i tagliandi, usare lubrificanti approvati e controllare lo stato della cinghia.
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