“Ai clienti non interessa più nulla del motore dell’auto”: parola di Ford

Attualità
18 giugno 2025, 10.52
ford mustang gtd nurburgring 3
Una Mustang V8 non fa più battere il cuore dei clienti europei. E secondo Ford, è un segnale chiaro: il motore non è più protagonista. Ma davvero non ci importa più di cosa c'è sotto il cofano?
C’è stato un tempo in cui la prima domanda davanti a un’auto nuova era: “Che motore monta?”. Oggi, per molti, la risposta più importante è: “Ha Android Auto?” oppure “Quanto consuma in elettrico?”. A dirlo non sono solo le tendenze di mercato, ma direttamente Ford. Durante la conferenza Bernstein, il vicepresidente John Lawler ha affermato senza mezzi termini che il legame tra automobilisti e motori termici si sta dissolvendo.
“I clienti di oggi non guardano più a cilindrata, coppia o potenza come facevano trent’anni fa”, ha dichiarato Lawler. E a confermarlo ci sono le scelte di acquisto: la maggior parte dei clienti vuole un’auto ben connessa, comoda, tecnologica e – soprattutto – a prova di normative ambientali.
John_Lawler ford
Il fascino delle prestazioni “vecchia scuola” pare quindi un ricordo. Un caso esemplare è la Mercedes-AMG C63: da un V8 adrenalinico è passata a un quattro cilindri ibrido, più potente sulla carta ma meno emozionante per gli appassionati. Il risultato? Un'accoglienza tiepida, nonostante le performance.
Anche Ford vive questo paradosso: da un lato la mitica Mustang GT da 5,0 litri, vera icona del marchio, dall’altro la sua difficile collocazione sul mercato europeo, dove tasse e restrizioni ambientali colpiscono i motori più “romantici”. E mentre la passione per i motori ruggenti arretra, avanzano crossover e SUV che si vendono per comfort, spazio a bordo e tecnologia, non certo per il sound allo scarico.

La vera domanda è: il motore è davvero diventato un dettaglio secondario?

Per molti sì. Ma non per tutti. Esiste ancora una nicchia di appassionati, anche se sempre più ristretta, che chiede emozione, meccanica e personalità. È a loro che si rivolgono le nuove sportive ibride – come la futura Honda Prelude – o i progetti di motori ICE alimentati a carburanti sintetici e idrogeno, su cui Toyota continua a investire.
Forse la passione per i motori non è morta: si sta semplicemente trasformando. Riuscirà a ritrovare una nuova voce tra silenziatori attivi, boost elettrici e tecnologia pulita?
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