Affondata un'altra nave piena di auto: oltre 3.000 sono finite in mare, danni per mezzo miliardo

Attualità
30 giugno 2025, 14.57
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Il cargo è colato a picco al largo dell'Alaska dopo un incendio: persi veicoli elettrificati di GWM e Chery. Ma il conto finale è destinato a salire
Un altro disastro navale colpisce l’industria automobilistica globale. La nave cargo Morning Midas, proveniente dalla Cina e diretta in Messico, è affondata al largo delle coste dell’Alaska il 23 giugno dopo aver preso fuoco tre settimane prima. A bordo trasportava 3.159 veicoli nuovi, in gran parte di marchi cinesi come Great Wall Motor (GWM) e Chery, inclusi centinaia di modelli ibridi e circa 70 auto elettriche.
Secondo le prime stime di Anderson Economic Group, il valore complessivo del carico andato perduto si aggira intorno a 120 milioni di dollari. Ma l’impatto economico complessivo potrebbe toccare i 559 milioni, includendo bonifica ambientale, operazioni di salvataggio e danni indiretti alla filiera logistica.

Un’altra tragedia del mare per l’auto globale

Il caso della Morning Midas si aggiunge a una preoccupante serie di incidenti simili: prima di lei, la Felicity Ace nel 2022 e la Fremantle Highway nel 2023 hanno causato la perdita di circa 11.000 veicoli in totale, per un danno economico complessivo di oltre 1,8 miliardi di dollari.

Secondo il gestore della nave, Zodiac Maritime, il primo fumo è stato avvistato nei pressi di un ponte che trasportava veicoli elettrificati. Le cause precise del rogo restano tuttora da accertare.

A bordo erano presenti 22 membri dell’equipaggio, tutti evacuati in sicurezza subito dopo lo scoppio dell’incendio, il 3 giugno. Dopo diversi tentativi falliti di domare le fiamme, l’unità è stata lasciata alla deriva fino all’inabissamento definitivo.

Oltre il danno economico: le conseguenze ambientali

L’incidente della Morning Midas non riguarda solo la perdita materiale del carico. Come già accaduto nei casi precedenti, il vero problema sarà ora gestire le conseguenze ambientali e le ripercussioni economiche locali.
Secondo Anderson Economic Group, le voci di costo più rilevanti includono:
  • Interventi della Guardia Costiera statunitense;
  • Bonifiche ambientali e rimozione di carburanti e materiali pericolosi;
  • Impatti sul settore della pesca locale e sulle comunità costiere;
  • Mancati guadagni per porti, operatori logistici e rivenditori coinvolti nella catena di distribuzione.

Veicoli elettrificati sotto i riflettori

Il fatto che l’incendio sia partito da un ponte che ospitava veicoli elettrici e ibridi riaccende il dibattito internazionale sulla sicurezza del trasporto marittimo di batterie ad alta tensione. In particolare, le batterie agli ioni di litio possono generare incendi difficili da contenere se soggette a cortocircuiti o danni meccanici.
Le autorità marittime stanno analizzando le procedure di stivaggio e i protocolli di sicurezza legati al trasporto di veicoli elettrici, settore in forte crescita e oggi sotto osservazione.

Un colpo per l’export cinese di auto

Tutti i veicoli a bordo erano prodotti da costruttori cinesi destinati all’export verso l’America Latina. Si tratta quindi di una perdita strategica per l’industria automobilistica cinese, che negli ultimi mesi ha intensificato la propria presenza in mercati extra-europei.
Anche se i numeri sono inferiori rispetto ai carichi della Felicity Ace (334,5 milioni $ di valore) e della Fremantle Highway (302,6 milioni $), il danno è rilevante per l’immagine dei brand e per le catene di approvvigionamento globali.

Una crisi ricorrente e sottovalutata

Il caso della Morning Midas evidenzia ancora una volta la vulnerabilità della logistica internazionale di veicoli, soprattutto in un’epoca in cui le auto elettrificate stanno diventando la norma. Con l’intensificarsi dei flussi navali tra Asia, Europa e Americhe, sarà fondamentale rivedere standard di sicurezza, tracciabilità e gestione del rischio legati al trasporto marittimo automotive.
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