Dopo anni di elettrico “obbligato” e risultati commerciali lontani dalle aspettative,
Abarth sembra pronta a riportare il rombo sotto il cofano. Una svolta clamorosa, confermata dalle parole del manager Stellantis Thorel, che ha aperto uno spiraglio al ritorno di una
Abarth 500 termica. Non un semplice esercizio di stile, ma un progetto concreto, con un candidato a diventare il cuore pulsante della nuova generazione: il
1.3 turbo FireFly da 180 CV prodotto a Termoli.
Un motore che potrebbe segnare la rinascita dello Scorpione e che apre nuovi scenari tecnici e industriali per il modello più iconico del brand.
Perché Abarth vuole tornare al termico (e perché ora)
Il mercato ha parlato chiaro: la 500e Abarth non ha conquistato il pubblico. Prestazioni sì brillanti, ma limitate dal peso, dall'autonomia e da un carattere che i puristi non hanno apprezzato fino in fondo. La community dello Scorpione, si sa, chiede un’auto elaborabile, personale, rumorosa e soprattutto con un motore che “respiri”.
E Stellantis lo sa bene. Da qui l’idea di ridare alla 500 Abarth ciò che le è sempre appartenuto: un powertrain termico con potenza importante e margini di tuning.
Il candidato ideale: il 1.3 FireFly Turbo da 180 CV
Scartato il modesto 1.0 FireFly (sia aspirato da 65 CV sia turbo ormai dismesso) e archiviata l’ipotesi – poco gradita ai fan – di adottare un propulsore PureTech, resta un’unica soluzione logica e tecnicamente valida: il 1.3 turbo 4 cilindri FireFly da 180 CV della famiglia GSE.
Perché è perfetto per Abarth
- Potenza elevata: 180 CV su un’auto di queste dimensioni riporterebbero la 500 Abarth ai livelli emozionali della storica 595/695.
- Architettura a 4 cilindri, preferita dai puristi per fluidità e sound.
- Affidabilità e margine di elaborazione: il motore è già noto per la sua robustezza e per la capacità di gestire incrementi di coppia.
- Produzione italiana: Termoli potrebbe diventare la “fabbrica dei motori Abarth”.
Un mix ideale per convincere i clienti più esigenti, quelli per cui la 500 Abarth deve essere cattiva e non un semplice esercizio di design.
Termica sì, ma con ibridazione leggera: l’opzione MHEV 12V
Resta un punto fondamentale: le emissioni. Con le normative sempre più stringenti, immaginare una 500 Abarth solo benzina è difficile.
La soluzione più credibile, secondo quanto trapelato, è portare il 1.3 FireFly a una configurazione MHEV 12V, con:
- motore elettrico integrato nel cambio;
- piccola batteria sotto il sedile;
- supporto alla coppia ai bassi regimi;
- consumi ed emissioni ridotti senza snaturare la natura della vettura.
Una configurazione inedita, che renderebbe questo 1.3 un’esclusiva Abarth, almeno all’inizio.